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coordinatore

dalle sentenze alla ricostruzione della responsabilità dello psichiatra: evidenze italiane

A. Siracusano, L.T. Marsella, V. Magni, M. Ribolsi, A. Eramo, V. Marino

Dipartimento di Neuroscienze, Università Tor Vergata di Roma

Le controversie medico-legali in psichiatria stanno acquisen- do negli ultimi decenni un ruolo sempre più importante. Ad oggi, di fatto la psichiatria contemporanea deve fronteggiare numerose richieste: richieste dalle organizzazioni dei pazienti, richieste di bilancio dai governi regionali e nazionali, richieste di tipo politico. In risposta a queste forze esterne, la psichia- tria si è adattata ad adottare una strategia di tipo difensivo, con l’evidente rischio di perdere la propria identità. Secondo vari studi condotti negli Stati Uniti, le cause prevalenti di controver- sie a carico degli psichiatri sono date da “trattamenti scorretti” (37%), “suicidio o tentativi di suicidio” (17%), “reazione av- versa a farmaci” (14%). Curiosamente, una “diagnosi scorretta” è solo al quarto posto (4%) (Simon et al, 2009). La Cattedra di Psichiatria dell’Università di Tor Vergata, in collaborazione con quella di Medicina Legale, sta conducendo una indagine volta all’inquadramento di tale problematica. Obiettivo di tale relazione è illustrare i dati ottenuti e stimolarne la discussione, al fine di promuovere strategie volte, attraverso una maggiore tutela degli operatori dei servizi di salute mentale, a una miglio- re qualità del lavoro effettuato con i pazienti.

Crollo di relazioni sentimentali e comportamenti criminali V. Volterra, V. Visca

Bologna, Trento

In questi ultimi anni i delitti interfamiliari e soprattutto di coppia hanno superato in Italia quelli della criminalità organizzata. Le vittime sono soprattutto donne implicate in un rapporto fondato sul possesso da parte del partner come una sorta di proprietà intangibile e non su un accordo che si rinnova finché entrambi lo trovano fertile e considerano la relazione dialogo, rispetto e tolleranza e non rapporto tra chi domina e chi è sottomesso e non riesce ad accettare l’ idea di diventare un “ex”. Da qui le reazione di gelosia, rabbia, stalking e violenza fino all’omicidio nei confronti di chi dimostra di non essere un oggetto e non accetta un copione fallimentare.

Vengono illustrate le forme e le declinazioni della gelosia, la sua escalation dissociale, i fattori di rischio di un comportamen- to criminale sia sul piano epidemiologico, sia con esemplifica- zioni di tipo psichiatrico forense.

work give the subspecialty three uniquely defined character- istics: (a) specific clinical subject matter and management considerations; (b) intimate relationship with legal constructs and concepts covering areas in criminal law, civil law and knowledge of mental health legislation, and (c) complex set of relationships with social systems, which obliges knowledge of interactions among three distinctive systems - medicine, jus- tice and corrections.

This presentation will enlarge and examine theoretical con- cepts that form the foundations of Forensic Psychiatry.

suicide risk assessment and malpractice prevention P.J. Resnick

Department of Psychiatry, Case Western Reserve University, Cleveland

The objectives of this presentation are to improve suicide risk assessment skills, increase psychiatrists’ understanding of their liability for completed suicides, and identify malpractice pre- vention strategies. About 5% of suicides occur in psychiatric hospitals. In the United States, more than 50% of psychiatric in-patient suicides result in a lawsuit. The standard for mal- practice requires a psychiatrist to exercise, in both diagnosis and treatment, that reasonable degree of knowledge and skill which is ordinarily possessed and exercised by other members of his profession in similar circumstances.

Although depression predicts suicidal ideas, anxiety and poor impulse control predict actual suicide attempts. Of persons with suicidal ideas, 26% go to develop a suicidal plan. Seven- ty-two percent of persons with a suicidal plan go on to make a suicide attempt. I will review the risk factors and protec- tive factors for suicide and how to document a suicide risk assessment. The adversarial relationship between the suicidal patient and the psychiatrist will be emphasized. I will explain the malpractice implications of failing to read suicide notes. Finally, participants will learn to document suicide risk fac- tors, protective factors, and the risks and benefits of a psychi- atric hospital admission.

hood are also found to modify risk for depression onset, course, severity and associated suicidality. A pivotal question, however, is how does childhood adversity influence the risk – many years later – of suicidal behavior? Another important question is what are the molecular mechanisms that are involved in this process? Dr. Turecki will address these questions during his presentation. He will present data from his group’s studies focusing on the role of DNA methylation on specific gene systems in the hippocam- pus and discuss behavioral changes that may be associated with these epigenetic changes. In addition, he will present data from a recent genome-wide methylation analysis and characterize differential methylation associated with childhood adversity. The findings to be presented are consistent with results from animal studies, which have recently given us important insight into some of the epigenetic processes that modify behavior and result from early social environmental experiences. These results will be discussed in terms of a general conceptual framework for the understanding of suicide risk.

il suicidio e il confine con psicopatologia M. Pompili

Dipartimento di Neuroscience, Salute Mentale e Organi di Senso, Servizio per la Prevenzione del Suicidio, Ospedale Sant’Andrea, Sapienza Università di Roma

Notoriamente il suicidio è associato con elementi psicopato- logici e un gran numero di lavori scientifici ormai usualmente citati nella letteratura internazionale riportano che il 90% di coloro che commettono il suicidio è alle prese con un distur- bo psichiatrico. Fin dai tempi ormai remoti e nel seicento con Burton si afferma l’idea che è la psicopatologia a causare il sui- cidio e poi Esquirol sancirà questa associazione riportando che il suicidio non è altro che un sintomo della malattia mentale. Eppure un crescente numero di contributi segnala che il suicidio non è esclusivamente relegato nella psichiatria. Piuttosto è una dimensione che può abbracciare elementi psicopatologici ma affiora le sue radici in un contesto più vasto, più complesso e variegato. Non solo le evidenze dell’epigenetica riportano che le esperienze infantili avverse sono capaci di alterare il delicato equilibrio di risposta allo stress e la capacità di far fronte a eventi avversi tramite processi biochimici che impediscono la normale espressione genica. Oltre a questo vie è l’esperienza clinica. L’au topsia psicologica si focalizza su quello che è l’elemento mancante, ossia il defunto, e sul ruolo e sull’intenzione del sog- getto in relazione alla decisione di porre fine alla sua esisten- za. Tale tecnica introdusse l’elemento psicologico nello studio del suicidio. Nel condurre le autopsie psicologiche ci si rende conto che questi soggetti erano profondamente afflitti da una condizione di miseria umana che gli impediva un’esistenza tol- lerabile. Vivevano alle prese con una sofferenza estrema, senza

Hikikomori ovvero l’harakiri del self

M. di Giannantonio

Dipartimento di Neuroscienze e Imaging, Università “G. D’Annunzio” di Chieti

La diffusione di una rete planetaria di comunicazione, quale Internet, ha ridotto le barriere spazio-temporali tra gli individui consentendo una comunicazione in tempo reale e aprendo a una nuova concettualizzazione dell’idea di tempo, dello spazio, del territorio, del corpo, dell’incontrarsi e del luogo. A proposito della diffusione di internet si parla, quindi, di una vera e propria rivoluzione della percezione spaziale e temporale e della crea- zione di una “realtà altra” che può considerarsi de-spazializzata, de-temporalizzata e decorporeizzata. Se, infatti, il rapporto con lo spazio è stato storicamente caratterizzato per l’immediatezza dell’esperienza attraverso la presenza spaziale fisica, “lo spazio contemporaneo viene vissuto prevalentemente a livello cognitivo su registro del simbolico; tende cioè a modificarsi il rapporto con il contesto sociale e nello specifico tendono a scomparire gli elementi di natura materiale che lo costituiscono: lo spazio si astrattizza, si generalizza, si virtualizza …” (Boccia-Artieri 1998) e dunque smette di essere lo spazio della “gettatezza” della “manipolabilità” e dunque dell’esistenza autentica (M. Hei- degger). Accade così che l’utente della rete, naufrago volontario del cyberspazio, vede deformato il proprio “modello fenomenico del Sé” e cioè l’immagine interna del proprio corpo: ricettacolo e sorgente di ogni relazione autentica. Non è pertanto difficile figurarsi come l’angoscia del “sentire di non sentire”, connessa alla solitudine irriflessiva di incontri decorporeizzati negli spazi virtuali e di un continuo essere trascinati all’esterno di noi stessi, con l’urlo che proviene dalle viscere per spazi interni che non ci sono concessi, per un “me stesso” che ci è impedito, per un sé che si scinde e si frantuma. Siamo fissati, legati indissolubilmente a una non accettazione di una perdita, la perdita di una vita che vuole essere vissuta in relazione con l’Altro.

early life adversity, epigenetic changes and suicidal behavior

G. Turecki

McGill Group for Suicide Studies, Department of Psychiatry, McGill University

Among factors associated with early adversity, childhood abuse and neglect are one of the strongest predictors of major depression and suicidality. Childhood sexual abuse, in particular, is associated with earlier age of onset of depression, chronic course and more severe depressive outcome. Moreover, history of childhood sexual abuse increases the odds of suicidal behavior up to 12 times. Although less consistently, physical abuse and neglect in child-

saBato 18 FeBBraio 2012 - ore 11.40-13.40

Sala tiziano

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