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Verbi indicanti uno stato inerente e verbs of appearing and disappearing

ETÀ ARCAICA (VIII-VI a.C.)

Capitolo 4 Composti sigmatici deverbali e tematici con SM verbale (-ος, ον) in età arcaica 1 Composti sigmatici deverbal

1.2 Verbi di percezione e attività mentale

1.4.1 Verbi indicanti uno stato inerente e verbs of appearing and disappearing

Vi sono vari composti sigmatici ricavati da verbi che indicano uno stato (mentale o fisico) o una particolare condizione del loro referente (soggetto del verbo): da πρέπω ‘essere visibile, distinguersi’ si hanno ἀπρεπής ‘sconveniente’ (avv. in Hymn.Herm.272), ἀριπρεπής ‘molto distinto, ben visibile’ (Od.8.176, Il.6.377), ἐκπρεπής ‘distinto, eminente’ (Il.2.483, in seguito anche ‘conveniente’) e µεταπρεπής ‘che si distingue, splendido’ (Il.18.370)41, mentre dalla radice di φαίνοµαι deriva τηλεφανής ‘che appare da lontano, visibile da lontano’ (Od.24.83), di cui si è sottolineata la connessione con l’aor. forte ἐφάνην42. Collegabile a una forma di aor. forte (ἐµάνην) è anche γυναιµανής ‘pazzo per le donne’ (detto di Paride in Il.3.39, ma interpretato come causativo ‘che fa impazzire le donne’ da Esichio)43, mentre al tema verbale (stativo) βαρη- (cfr. il part.perf. βεβαρηώς) è forse riconducibile οἰνοβαρής ‘pesante per il vino, appesantito dal vino’ (Il.1.225)44.

Sempre uno stato è indicato da ἐπιδευής ‘mancante’ (Il.9.225, Od.4.87, Hes.Th.605, cfr. ἐπιδεής)45 e dai composti in -εικής (ἔοικα < ‘sembrare’: perfetto stativo), come ἀεικής ‘sconveniente, indegno’ (Il.1.456, Od.24.250)46, ἐπιεικής ‘adatto, appropriato’ (Il.23.246,

Od.12.382) e µενοεικής ‘conforme al desiderio, gradevole’ (Il.9.90, Od.20.391), con PM

sostantivale (< µένος)47. Si possono infine ricordare θυµηδής ‘gradito all’animo, piacevole’ (Od.16.389, < ἁνδάνω o ἦδος/ἡδύς) e, sebbene si tratti di un possessivo, µελιηδής ‘dolce come il miele’ (Il.4.346, Od.21.293)48.

41 Cfr. anche αὐτοπρεπής ‘che brilla di luce propria’, v.l. in Hymn.Herm.86.

42 Tradizionalmente considerato uno stativo, valore contestato per esempio da García Ramón 2014, pp.172-4, il quale

sostiene che è il tema del presente ad avere valore stativo (‘be visible’), mentre l’aoristo esprime l’ingresso nello stato. Per la derivazione verbale del SM -φανής vd. anche Blanc 1987, p.319.

43 Sui composti in -µανής (anche nelle epoche successive) vd. Blanc 1987, pp.305-7. L’autore nota una corrispondenza

semantica diretta tra il SM -µανής (nei significati di ‘affolé par’, ‘qui affole de’, ‘qui abonde en’) e la radice *µαν- del verbo µαίνοµαι. Lazzeroni 1997a, p.60 attribuisce a µαίνοµαι un valore stativo ‘essere in stato di agitazione mentale’. Vd. anche García Ramón 2014, secondo il quale ἐµάνην, le cui attestazioni sono postomeriche, costituisce l’aoristo intransitivo (con valore ingressivo: ‘entrare in uno stato’) di µαίνοµαι “in the specific (stative) reading ‘be mad’” (p.178). Lo studioso inoltre sottolinea il carattere inagentivo che, almeno in greco classico, questo verbo assegna al soggetto, “prototypically passive as experiencer” (p.176). In Omero coesistono significato inagentivo (‘to be furious’) e agentivo (‘to conceive an ardent desire’) del verbo.

44 Vd. Meissner 2006, p.184 e p.190 e Tucker 1990, p.61; SM in -βαρής ha anche χαλκοβαρής ‘pesante di bronzo’

(Il.15.465, Od.21.423), epiteto di δόρυ e di ἰός. All’interno di questo gruppo possono essere collocate anche le due forme in -πληθής (‘essere pieno di’) οἰνοπληθής ‘ricco di vino’ (Od.15.406) e περιπληθής ‘molto popoloso’ (Od.15.405), per le quali Blanc propone una derivazione verbale (e non dal sost. πλῆθος), oltre ἀστεµφής ‘fermo, solido’ sul quale vd. Blanc 1994; lo studioso sostiene la derivazione dalla radice *stembh- (la stessa alla base delle forme sanscrite in stambh-); piuttosto che postulare l’esistenza di un sost. n., questa forma va preferibilmente considerata deverbale (< *στέµφω o στέµφοµαι ‘fixer, soutenir’). Secondo Beekes s.v. il PM può essere sia copulativo (‘stamped tight’) sia privativo, mentre il SM può essere ricondotto sia a una base nominale (*στέµφος) sia verbale (*στέµφω ‘to press, stamp’), entrambe non attestate in greco.

45 Lehmann 1991, p.226 include ‘lack’ e ‘need’ tra i verbi esprimenti possessive relationships. 46 Dal V a.C. anche αἰκής (forse già presente nell’avverbio omerico αἰκῶς, vd. Blanc 1987, p.354). 47 ἀεικής, ἐπιεικής hanno ampia diffusione anche nelle epoche successive.

48 La derivazione di νωθής ‘lento, tardo’ da ὠθέω, riportata tra le varie tipologie proposte anche in Beekes s.v., è

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In genere, il valore stativo del verbo base è incompatibile con un significato passivo nell’aggettivo, tranne nel caso di τηλεφανής, che può indicare qualcosa che ‘si mostra’ (intransitivo) e ‘è visibile’ (da altri, quindi passivo) da lontano, duplicità resa possibile dall’alternanza causativa φαίνω ‘mostrare’/φαίνοµαι ‘apparire, mostrarsi, essere visibile’49.

1.4.2 Physiological processes involving organic entities

I composti ricavati da verbi che indicano delle attività connesse al corpo o al mondo vegetale (physiological processes involving organic entities) sono costituiti dalla forma singola φιλοµµειδής ‘che ama sorridere’ (µειδιάω, ma forse possessivo, attestato in Od.8.362, Il.3.424, Cypr.fr.5, Hes.Th.989), da δισθανής ‘morto due volte’ (Od.12.22; ἔθανον indica al contempo “il momento del mutamento dinamico e la condizione dell’essere morto”)50 e dai derivati di τρέφω ‘nutrire, allevare’, medio-passivo ‘crescere’, caratterizzati dall’elevata presenza di PM sostantivali. Hanno come PM un prefisso o un aggettivo εὐτρεφής ‘ben nutrito’ (Od.9.425, ma in Thphr.CP1.18.1 ‘nutriente’), ζατρεφής ‘ben nutrito, robusto’ (Il.7.223, Od.4.451) e ἀπαλοτρεφής ‘nutrito delicatamente’ (Il.21.363). Un sostantivo in funzione agentiva è invece presente in διοτρεφής ‘allevato da Zeus’ (Il.2.196, Hes.Th.82) mentre con valore di Meta/Fine in κηριτρεφής ‘nato per la sventura’ (Hes.Op.418): la diversità delle funzioni dei PM si accorda con il differente valore del SM, rispettivamente passivo e intransitivo. Sempre un sostantivo, ma indicante un’entità naturale, si trova in ἀνεµοτρεφής ‘allevato o nutrito dal vento’ (Il.15.625), ἁλιοτρεφής ‘allevato in mare’ (Od.4.442, anche se propriamente si tratta di un aggettivo, vd. nn.51 e 52) e ὑδατοτρεφής ‘nutrito dall’acqua’ o ‘che cresce in acqua’ (Od.17.208, ‘qui se nourrit d’eau’)51. Le forme in -τρεφής52, dunque, sono spesso interpretabili sia come intransitive sia come passive, a seconda che si selezioni l’accezione intransitiva (‘crescere’) o transitiva (‘nutrire, allevare’) del verbo base, il quale presenta alternanza causativa. Questi composti pertanto costituiscono un gruppo opportuno per la nascita e la diffusione di un valore passivo per le forme sigmatiche.

Sempre all’ambito della crescita attengono i composti in -φυής, per esempio εὐφυής ‘che cresce bene, ben sviluppato’ (Il.4.147, 21.243) ed εὐρυφυής ‘che cresce vastamente, sviluppato’ (Od.4.604), αὐτοφυής ‘che cresce da sé’ (Hes.Th.813) e προσφυής ‘che cresce sopra; congiunto, fissato’ (Od.19.58); se queste forme sono compatibili per significato con una derivazione verbale (< φύω), molti aggettivi appartenenti a questa classe, interessata nelle epoche successive da uno sviluppo notevole, si spiegano meglio come possessivi (< φυή), p.es. ἀνθρωποφυής ‘di natura umana’53.

Un processo fisico (‘crescere’) è indicato anche dai due composti in -θηλής (< τέθηλα) attestati nell’epica arcaica, ἐριθηλής ‘che fiorisce molto, lussureggiante’ (Il.10.467, Hes.Th.30) e νεοθηλής

49 Per la metafora ‘essere visibile’ = ‘esistere’ (EXISTENCE IS VISIBILITY) vd. Luraghi 2014b, p.119.

50 Vd. Napoli 2006b, p.189. Si può ricordare all’interno di questo gruppo anche ὑγιής ‘sano, in salute’, il cui SM è da

connettere a *gwih

3- ‘vivere’ (cfr. ἐβίων), mentre il PM sarebbe l’esito di *h1su- (cfr. εὐ-), con ὑ- anziché εὐ- a causa

della perdita di una laringale nel composto. Questo composto, che risulta una forma non trasparente e analizzabile dai parlanti, è attestato per la prima volta in Il.8.524, verso ritenuto spurio da Aristarco, ma compare anche nella lirica arcaica (p.es. Solone, Teognide). Come osserva Meissner 2006, p.204 “the s-stem can hardly be original here”. Su questa forma vd. Meissner 2006, pp.203-5, Blanc 1987, p.343 e Beekes s.v.

51 Secondo la traduzione di Blanc 1987, p.265. Per la presenza del PM ὑδατο- anziché ὑδρο- e di ἁλιο- anziché ἁλι- vd.

Blanc 2008, pp.237-8 (resa necessaria dal ritmo).

52 Vd. Jouanna-Boudon Millot 2008, n.4 p.71: “À ces composés (i.e. δονακοτρόφος, λωτοτρόφος, χλοεροτρόφος) en -

τροφος au sens actif correspond et s’oppose une série de composés en -τρεφής de sens passif où les plantes poussent grâce à l’eau ou grâce à la terre” e “on comparera les composes en -τρεφής de sens passif où le prémier élément désigne l’élément naturel qui donne naissance à un être vivant”.Tuttavia, nulla vieta di pensare che il valore di queste forme potrebbe essere anche ‘che cresce/cresciuto grazie a’.

Secondo Blanc 1987, p.264 in ἁλιοτρεφής il PM è costituito dall’aggettivo ἅλιος in funzione appositiva, e quindi il composto avrebbe il significato di ‘nourri marin’ (> ‘nourri dans la mer’); ἀπαλοτρεφής ‘nourri de façon qu’il soit bien teindre’ costituirebbe invece la nominalizzazione di un’espressione del tipo *ὃς ἔτραφε ἀπαλός, in cui l’aggettivo è complemento predicativo del soggetto.

53 Secondo Blanc 1987, p.341 il SM -φυής è sempre di origine verbale; di conseguenza, ἀνδροφυής andrebbe tradotto

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‘che germoglia da poco, appena fiorito’ (Il.14.347, Hes.Th.576). Accanto a essi va ricordata la presenza di due forme derivate dalla stessa radice ma con differente grado apofonico, ἀµφιθαλής ‘che fiorisce da entrambi i lati’ (Il.22.496) e προθαλής ‘che cresce presto’ (Hymn.Dem.241); la quantità breve di /a/ rende la derivazione di queste forme compatibile sia dal tema dell’aoristo (ἔθαλον) sia dal sostantivo neutro θάλος ‘germoglio’54.

Va infine ricordato il gruppo costituito dalle forme in -γενής, già molto numerose (tra 15-20 composti), il cui SM può essere posto in relazione sia al sostantivo (γένος) sia al verbo (γενέσθαι)55; all’origine come bahuvrihi si lega probabilmente la varietà di elementi che compaiono come PM, tra cui particolarmente frequenti sono i sostantivi in funzione di complemento di stato in luogo (p.es. Θηβαιγενής ‘originario di Tebe’, Κυπρογενής ‘nato a Cipro’) o di origine/provenienza (p.es. ∆ιογενής ‘nato da Zeus’, χαµαιγενής ‘nato dalla terra’)56.