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Imprese sociali, associazioni e soggetti no-profit, organizzazioni informali, compagnie private

2.2 INTRODUZIONE ALLO STUDIO DELLE BUONE PRATICHE

2.2.3 Indicatori per la valutazione

Una volta presentato il processo di selezione delle esperienze approfondite, il passaggio successivo è stato predisporre e individuare criteri e indicatori significativi per valutare le pratiche descritte. Dal paragrafo precedente è emerso come, anche nel processo di descrizione e approfondimento delle esperienze, tre fossero i principali focus di interesse su cui concentrare l’attenzione. Questi tre focus riguardano infatti gli aspetti di innovazione sociale di ciascuna esperienza, le sue relazioni con i contesti locali e la sua dimensione spaziale.

Queste caratteristiche cruciali da approfondire nelle diverse pratiche, che saranno descritte nel prossimo capitolo, devono essere studiate a partire da indicatori e criteri che ne permettano un’efficace valutazione di matrice essenzialmente comparativa rispetto alle altre esperienze selezionate. Senza dilungarsi ulteriormente, sono già state presentate le ragioni e le difficoltà di un approccio di tipo quantitativo al processo di valutazione delle esperienze di innovazione sociale, processo che quindi ha privilegiato la presa in considerazione di aspetti di matrice qualitativa.

Le difficoltà emerse nell’individuazione di indicatori condivisi per la valutazione di queste tipologie di spazi e pratiche hanno comportato la necessità, nel processo di ricerca, di strutturare un percorso interpretativo soggettivo, volto a cercare, individuare e poi valutare l’incidenza di alcuni aspetti e dimensioni, ritenuti indispensabili e caratterizzanti delle diverse esperienze pratiche di innovazione per la società. Questo processo interpretativo ha preso avvio a partire dall’approfondimento di documenti e rapporti[29] elaborati da alcune delle organizzazioni e dei soggetti leader sul tema in

campo europeo (Avanzi, Hub Milano, Nesta, The Young Foundation, Tepsie), che hanno permesso di individuare alcune linee guida e questioni cruciali da considerare nel processo valutativo. A partire da questi elementi, si è passato a indagare le differenze emergenti all’interno delle diverse esperienze prese in considerazioni per capire come i singoli aspetti potessero trovare declinazione e avessero incidenza all’interno del campionario di pratiche eterogenee considerate. Attraverso lo sviluppo di questo procedimento si è arrivati a individuare sei elementi identificativi (affrontati tuttavia con approcci e modalità differenti all’interno delle diverse pratiche) che potessero guidare il processo di valutazione delle esperienze e degli spazi di innovazione sociale. La scelta di questi sei elementi, successivamente utilizzati come indicatori e criteri nel processo di valutazione delle esperienze, permette infatti un’interpretazione e un confronto qualitativamente rilevanti delle diverse esperienze prese in esame. In particolare, attraverso l’utilizzo di questi indicatori si è cercato di comprendere l’incidenza, le forme e le strategie adottate all’interno di ciascuna esperienza riuscendo quindi a cogliere e comprendere le complessità, le differenze e i molteplici aspetti significativi di ciascuna pratica approfondita.

È utile ribadire ancora una volta come la scelta di utilizzare questi specifici indicatori come strumento valutativo sia assolutamente soggettiva e arbitraria e, come tale, passibile di critiche e di diverse interpretazioni. La selezione dei criteri considerati può contribuire attivamente ai processi di riflessione e valutazione delle esperienze, facendo emergere quegli aspetti e quelle caratteristiche che rendono le pratiche innovative e rilevanti per gli approcci perseguiti, in riferimento agli obiettivi di questo documento di tesi.

Vista la tendenziale generalità del significato degli indicatori selezionati, si è reso necessario proporre una loro interpretazione dettagliata, che permettesse di comprenderne gli aspetti ricercati, utili per un procedimento di confronto efficace tra le diverse esperienze. L’interpretazione proposta è strumentale alla valutazione degli aspetti ritenuti significativi all’interno di ciascuna esperienza, in particolare all’approfondimento degli elementi e delle condizioni che hanno permesso la diffusione di approcci socialmente innovativi all’interno di contesti urbani, locali e di quartiere.

Entrando nel dettaglio dei sei indicatori (e delle conseguenti interpretazioni) presi in considerazione per strutturare il processo di valutazione delle esperienze studio, verranno considerati e valutati per ciascuna esperienza gli ambiti e gli aspetti relativi a:

29 In particolare si è fatto riferimento a: Zanoni D., Pacchi C., Masetti-Zannini A., Social Innovation Workshops - Rapporto finale, 2013; Murray R., Caulier-Grice J., Mulgan G., The Open Book of Social Innovation - The Young Foundation, Nesta, 2010; Danish Technological Institute, Social Innovation in Local Government, 2013

- Creazione di valore sociale diretto, intendendo con ciò la capacità dell’esperienza di costruire, supportare o predisporre la nascita, lo sviluppo e l’applicazione di nuove idee (servizi, prodotti, modelli) con una forte finalità sociale e in grado di generare impatti positivi per la collettività, fornendo soluzioni esplicite a domande insoddisfatte da parte della pubblica amministrazione e/o del mercato;

- Creazione di valore sociale indiretto, cioè capacità dello spazio/soggetto analizzato di coinvolgere i destinatari e i fruitori dell’esperienza, di rapportarsi in modo positivo e costruttivo con la collettività e le comunità locali, di valorizzare elementi di empowerment, di promuovere cooperazione, azioni di network e collaborazioni innovative tra attori e soggetti diversi (pubblico, privato, no-profit, società civile);

- Sostenibilità economica, riferendosi al modello gestionale ed economico impostato dalle diverse esperienze per permetterne il funzionamento efficace ed efficiente, e al grado di autosufficienza economica delle iniziative e delle attività promosse dal soggetto analizzato. L’innovazione deve essere in grado eventualmente di collocarsi sul mercato e autofinanziarsi grazie ai ricavi generati dalle attività. All’interno di questa categoria vengono presi in considerazione anche eventuali investimenti e finanziamenti di natura pubblica, in particolare nelle fasi di avvio dello spazio/soggetto;

- Miglioramento sociale nel contesto territoriale, facendo riferimento alla capacità delle esperienze analizzate di produrre risultati e impatti positivi, rivolti al contesto territoriale in cui trovano insediamento. Questi esiti e miglioramenti possono essere sia di natura relazionale (capacità di creare network, collaborazioni e coproduzioni con soggetti locali), sia attività, iniziative, progetti direttamente destinati e orientati verso il contesto territoriale e le comunità locali di riferimento. Si intende perciò valutare l’impatto esercitato, in uno specifico contesto, da innovazioni che si strutturino come positive per la società e che accrescano le possibilità di azione della società stessa. In particolare, più inclusivo sarà il processo di coinvolgimento delle comunità locali, più elevato sarà il potenziale impatto delle pratiche innovative sul contesto sociale; - Innovazioni processuali, intendendo con ciò la capacità, da parte delle pratiche e dei soggetti considerati, di strutturare nuovi modelli e meccanismi di coinvolgimento della cittadinanza, di interazione e relazione con i soggetti pubblici e istituzionali e di allargamento delle reti decisionali a livello urbano. Si intende perciò approfondire, nelle pratiche considerate, la predisposizione di modalità inedite di intervento in grado di costruire percorsi di attivazione nelle comunità locali e di coinvolgere soggetti pubblici, e non pubblici, in processi finalizzati al perseguimento di obiettivi di interesse collettivo in senso ampio;

- Scalabilità, cioè la capacità dell’esperienza approfondita di allargare le proprie reti relazionali, di espandere e diffondere gli impatti positivi generati, all’interno del medesimo contesto o in diversi contesti territoriali, pur mantenendo centrale il focus originario, le finalità di miglioramento sociale e il rapporto costruito con il contesto urbano e locale. Le strategie attuabili per scalare e diffondere gli impatti generati possono far riferimento ad azioni di scambio (di competenze, conoscenze, esperienze, personale), di allargamento di reti (interne ed esterne), di ampliamento dei processi di governance (orizzontale e verticale).

Per ciascuno degli indicatori presentati e selezionati per guidare il processo di valutazione delle esperienze, è stata proposta una valutazione sintetica, in grado di mostrare l’incidenza e la rilevanza (bassa, media, alta) che i diversi indicatori e dimensioni rivestono all’interno delle esperienze considerate. Il percorso così strutturato si muove oltre la semplice descrizione delle pratiche approfondite, andando a indagare l’incidenza delle diverse dimensioni all’interno delle esperienze studiate. La funzione degli indicatori di valutazione diventa qui strumentale alla costruzione di un processo comparativo, in grado di evidenziare dinamiche e tendenze comuni, all’interno delle diverse esperienze, e dei rispettivi contesti urbani.

Non solo, l’utilizzo degli indicatori di valutazione permette di indagare, oltre agli esiti e outcome generati, alcune dimensioni critiche di sviluppo (economiche, sociali, processuali) emergenti nelle diverse esperienze. Queste dimensioni critiche permettono di approfondire alcune leve di sviluppo, portando all’emersione di dinamiche e tendenze d’innovazione sia internamente alle specifiche esperienze, sia più in generale nei contesti sociali (intesi in senso ampio), istituzionali ed economici alla scala urbana.

Il processo di valutazione delle esperienze selezionate sarà quindi orientato verso l’individuazione di dimensioni significative da tenere in considerazione, per lo sviluppo delle successive parti di questo documento; in particolare sarà interessante osservare la rilevanza di alcuni aspetti (economici, sociali, locali) nelle diverse esperienze, sia dal lato pratico e operativo, sia dal lato processuale. Orientato in questo modo, il percorso di valutazione ambisce ad approfondire il ruolo e gli impatti generati, e generabili, da spazi eterogenei di innovazione sociale, all’interno di contesti locali e urbani.

In quest’ottica il riconoscimento di aspetti rilevanti e dimensioni critiche ricopre una funzione strumentale, volta alla comprensione di quali siano gli elementi in grado di generare considerevoli effetti sui percorsi di sviluppo delle diverse pratiche. In particolare sembra interessante muoversi, nelle successive parti di questo documento, verso l’approfondimento del campo di possibili relazioni e sovrapposizioni, tra pratiche socialmente innovative e inediti percorsi di policy urbane.

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