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creazione valore sociale diretto

creazione valore sociale indiretto

sostenibilità economica

miglioramento sociale nel

contesto territoriale

innovazioni processuali

scalabilità

si aspetti, in particolare per il rapporto instaurato tra le attività dell’associazione e il lavoro svolto dalla commissione incaricata della riqualificazione del quartiere Belle de

Mai. La commissione ha infatti riconosciuto la presenza artistica come agente indispen-

sabile per lo sviluppo urbano del quartiere, elemento chiave dal quale partire per la valorizzazione degli spazi pubblici riconoscendo l’importanza della mixitè funzionale e spaziale sia esistente che potenziale. Il processo di riqualificazione del quartiere deve anche fondarsi su innovazioni nel rapporto tra soggetti pubblici e privati e sulla defini- zione di programmi di attività sportive e culturali direttamente rivolti agli abitanti del quartiere. Il lavoro svolto dalla commissione per la riqualificazione del quartiere si è caratterizzato come elemento in grado di facilitare e mediare il rapporto tra l’associazi- one Friche, con le relative istanze in materia culturale e artistica di livello locale, e l’amministrazione pubblica con i suoi obiettivi di rigenerazione di un’area degradata e depressa del proprio territorio. Artisti e operatori culturali vengono visti come soggetti rilevanti e fondamentali nel processo di rinnovamento urbano del quartiere dando un nuovo significato e ruolo alla Cultura, non più come “eccezione” ma come processo economico in grado di generare impatti positivi. La cultura viene infatti intesa, dallo spazio e dai soggetti coinvolti nel progetto Friche, non solo come fattore ed elemento di sviluppo economico (in quanto esistono un mercato e una domanda di cultura), ma anche come elemento di valorizzazione sociale (in quanto le finalità culturali sono in grado di generare impatti positivi per la società). Per questi motivi, il progetto Friche si è posto come obiettivo l’ampio coinvolgimento delle diverse popolazioni residenti nel quartiere e, in generale, nella città.

A partire da quanto affermato in precedenza, lo spazio Friche si caratterizza come un luogo di vita e di diffusione di pratiche sociali, contraddistinto da una visione economica non produttivista ma legata allo sviluppo di istanze e tematiche di miglioramento per la società, quali la generazione di occupazione in diversi mestieri (tecnici, esperti di comu- nicazione, manutenzione, artisti, architetti). Oltre a essere uno spazio culturale rivolto al quartiere e al mondo, Friche è soprattutto una comunità di professionisti, che stanno sperimentando e rivedendo il concetto di produzione artistica nella direzione di innova- re i metodi, i processi e le sperimentazioni estetiche, sociali ed economiche.

La maggior parte della struttura dell’ex Manifattura Tabacchi è di proprietà del Comune di Marsiglia, che ha stipulato con l’associazione Friche (dal 2007 SCIC, Società Coope-

rativa a Interesse Collettivo), un contratto di affitto gratuito della durata di 45 anni, a

condizione che all’interno dello spazio fossero sviluppate attività rivolte al quartiere e alle comunità locali. Oltre alla Città di Marsiglia, altri enti locali (Consiglio Regionale Provenza) e nazionali (Ministero della Cultura) sono proprietari e cofondatori dello spazio. Dal punto di vista gestionale e amministrativo, le attività di Friche sono coordi- nate da un Consiglio di Amministrazione dello spazio, dove trovano rappresentanza i principali partner del progetto, siano essi soggetti culturali, artistici, committenti o istituzioni pubbliche. Questi soggetti e queste organizzazioni si configurano come

cogestori della struttura; a essi si aggiungono partner di natura privata, il cui obiettivo

è lo sviluppo equilibrato e socialmente sostenibile del territorio e del quartiere. Le attività sviluppate annualmente dallo spazio hanno un costo di circa 11,5 milioni di euro, che viene coperto con risorse pubbliche (Comune di Marsiglia, Ministero dell'Educazio- ne della Provenza), e sponsorizzazioni private, in particolare da parte di istituzioni e fondazioni bancarie della regione (Caisse d’Epargne, Caisse des Depots) o di grandi gruppi industriali francesi (Galeries Lafayette).

Le attività dello spazio Friche si sviluppano su un duplice livello, principalmente verso Il progetto Friche la Belle de Mai prende avvio ufficialmente nel 1992 con la

progressiva dismissione e la successiva chiusura della Manifattura Tabac- chi costruita nel 1848 e situata nel quartiere Belle de Mai di Marsiglia, quar- tiere caratterizzato dalla presenza di numerose problematiche sociali. A partire da quell’anno un gruppo di artisti locali si attiva per recuperare parte della struttura da destinare alla promozione di un progetto culturale

rivolto al quartiere, il progetto Friche. Inizia con queste modalità il dibattito

interno al quartiere e alla città circa il futuro della struttura. Nel periodo 1992-1997 il Comune nomina un’apposita commissione, presieduta dall’architetto Jean Nouvel, incaricata di sviluppare il progetto per il futuro dell’area dell’ex Manifattura Tabacchi; il progetto Friche trova in questo modo inserimento all’interno del piano complessivo di riqualificazione dell’area.

L’ex Manifattura Tabacchi si estende su una superficie di oltre 12 ettari, all’interno dei quali ha sede il centro culturale Friche che occupa un’area di circa 45.000 m2, di cui 25.000 destinati direttamente al servizio della città e del quartiere. Il centro culturale si caratterizza per una spiccata multifun-

zionalità, evidente nei diversi spazi progettati al suo interno: sei studi di

registrazione, un bar/ristorante, una dance hall, tre sale per attività teatrali, una galleria per esposizioni artistiche, diciotto laboratori per artisti, moltepli- ci spazi per associazioni e spazi multiuso (esibizioni, performance, labora- tori), un asilo nido per i bambini del quartiere, un mercato agricolo, aree giochi.

L’ex Manifattura Tabacchi, oggi chiamata semplicemente Friche, è diventa- ta quindi nel tempo un centro culturale, contenitore creativo per il quartiere, fondato sulla condivisione di informazioni e conoscenze di sviluppo sociale, economico e urbano, rivolte principalmente al quartiere Belle de Mai. Le finalità che hanno guidato questa trasformazione sono la creazione di un

polo locale e internazionale (la duplice scala è un elemento fondamentale

del progetto) per gli artisti e per il quartiere in generale. Il progetto Friche è stato fondato a partire da tre principi fondamentali: la necessità di interna- zionalizzazione delle attività locali, il ruolo formativo ed educativo per la sensibilizzazione verso le attività culturali e la valorizzazione dei processi creativi e artistici come opportunità per lo sviluppo del territorio. Le attività che si svolgono presso il centro sono strettamente legate ai principi fondan- ti del progetto, pur appartenendo a diverse aree tematiche, quali creazione artistica e artigianale, produzione culturale, diffusione e comunicazione dei saperi. I dispositivi utilizzati per promuovere e sviluppare innovazione culturale, e ampliare gli impatti delle attività promosse da Friche sono diver- si, da una piattaforma di sviluppo multimediale, culturale ed educativo, a laboratori di architettura, urbanistica e paesaggio, fino a un centro per lo sviluppo di progetti creativi e sociali.

Oggi l’organizzazione comprende una cinquantina di addetti operanti in diversi settori culturali, dalle compagnie artistiche ad artisti indipendenti, fino a organizzazioni di servizio e formazione nel campo delle arti contem- poranee (teatro, musica, cinema, video).

Dal punto di vista processuale, l’iniziativa Friche risulta innovativa per diver-

i territori e quartieri di riferimento, ma mantenendo attivo un focus d’attenzi- one verso contesti, progetti e processi globali. Questi due livelli non sono in contrapposizione, ma si configurano come complementari, conciliando

esigenze dei territori locali con processi e tendenze innovative globa- li. In particolare, il rapporto attivato tra Friche, il quartiere e i territori limitrofi

ha portato alla nascita e allo sviluppo di diversi eventi e iniziative volti a migliorare la qualità della vita nel quartiere; a titolo esemplificativo si posso- no citare i servizi educativi e formativi attivati, le figure di mediazione coinvolte, lo sviluppo dei CUCS (Contrats urbains de cohésion sociale - Contratti Urbani di Coesione Sociale), la promozione di progetti e processi partecipativi con la cittadinanza (Quartiers créatifs, Si j’étais Jorge…), la predisposizione di attività ed eventi gratuiti per le comunità locali. Diverse sono poi le azioni trasversali attivate dallo spazio con il quartiere di riferimento, i suoi abitanti, la forte struttura associativa presente, cercando il coinvolgimento e la contaminazione tra soggetti appartenenti a diversi mondi e portatori di molteplici competenze. Le attività di livello globale attivate dal centro culturale sono numerose e comprendono oltre 200 collaborazioni con artisti, operatori culturali e istituzioni estere operanti nei campi dello sviluppo locale artistico e culturale, con particolare riferimento alle arti contemporanee. Oltre la metà dei soggetti residenti presso lo spazio è coinvolta in progetti internazionali (coproduzione, distribuzione, residence); sono state avviate attività con oltre 40 Paesi per lo sviluppo della cooperazione internazionale, della condivisione e dello scambio di competenze, e della costruzione di network culturali internazionali.

Dal 2007 l’associazione che gestisce lo spazio Friche ha dovuto modificare la propria forma giuridica, trasformandosi in SCIC (Société Coopérative

d’Intérêt Collectif - Società Cooperativa a Interesse Collettivo), più adatta

alle necessità odierne della struttura, in particolare per il rapporto con gli

stakeholder coinvolti, Nonostante questo indispensabile cambiamento, si è

cercato tuttavia di mantenere e confermare l’ideale democratico e parteci- pativo per la gestione degli spazi e dei progetti sviluppati da Friche.

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Friche la Belle de Mai, Marsiglia

Contenitore creativo per un quartiere degradato

Friche la Belle de Mai

dove: Marsiglia, Francia

cosa: Centro Culturale per la

rigenerazione di un quartiere

degradato, e per la promozione di

istanze artistiche e culturali in

ambito locale

quando: dal 1992

risultati:

creazione valore sociale diretto

creazione valore sociale indiretto

sostenibilità economica

miglioramento sociale nel

contesto territoriale

innovazioni processuali

scalabilità

si aspetti, in particolare per il rapporto instaurato tra le attività dell’associazione e il lavoro svolto dalla commissione incaricata della riqualificazione del quartiere Belle de

Mai. La commissione ha infatti riconosciuto la presenza artistica come agente indispen-

sabile per lo sviluppo urbano del quartiere, elemento chiave dal quale partire per la valorizzazione degli spazi pubblici riconoscendo l’importanza della mixitè funzionale e spaziale sia esistente che potenziale. Il processo di riqualificazione del quartiere deve anche fondarsi su innovazioni nel rapporto tra soggetti pubblici e privati e sulla defini- zione di programmi di attività sportive e culturali direttamente rivolti agli abitanti del quartiere. Il lavoro svolto dalla commissione per la riqualificazione del quartiere si è caratterizzato come elemento in grado di facilitare e mediare il rapporto tra l’associazi- one Friche, con le relative istanze in materia culturale e artistica di livello locale, e l’amministrazione pubblica con i suoi obiettivi di rigenerazione di un’area degradata e depressa del proprio territorio. Artisti e operatori culturali vengono visti come soggetti rilevanti e fondamentali nel processo di rinnovamento urbano del quartiere dando un nuovo significato e ruolo alla Cultura, non più come “eccezione” ma come processo economico in grado di generare impatti positivi. La cultura viene infatti intesa, dallo spazio e dai soggetti coinvolti nel progetto Friche, non solo come fattore ed elemento di sviluppo economico (in quanto esistono un mercato e una domanda di cultura), ma anche come elemento di valorizzazione sociale (in quanto le finalità culturali sono in grado di generare impatti positivi per la società). Per questi motivi, il progetto Friche si è posto come obiettivo l’ampio coinvolgimento delle diverse popolazioni residenti nel quartiere e, in generale, nella città.

A partire da quanto affermato in precedenza, lo spazio Friche si caratterizza come un luogo di vita e di diffusione di pratiche sociali, contraddistinto da una visione economica non produttivista ma legata allo sviluppo di istanze e tematiche di miglioramento per la società, quali la generazione di occupazione in diversi mestieri (tecnici, esperti di comu- nicazione, manutenzione, artisti, architetti). Oltre a essere uno spazio culturale rivolto al quartiere e al mondo, Friche è soprattutto una comunità di professionisti, che stanno sperimentando e rivedendo il concetto di produzione artistica nella direzione di innova- re i metodi, i processi e le sperimentazioni estetiche, sociali ed economiche.

La maggior parte della struttura dell’ex Manifattura Tabacchi è di proprietà del Comune di Marsiglia, che ha stipulato con l’associazione Friche (dal 2007 SCIC, Società Coope-

rativa a Interesse Collettivo), un contratto di affitto gratuito della durata di 45 anni, a

condizione che all’interno dello spazio fossero sviluppate attività rivolte al quartiere e alle comunità locali. Oltre alla Città di Marsiglia, altri enti locali (Consiglio Regionale Provenza) e nazionali (Ministero della Cultura) sono proprietari e cofondatori dello spazio. Dal punto di vista gestionale e amministrativo, le attività di Friche sono coordi- nate da un Consiglio di Amministrazione dello spazio, dove trovano rappresentanza i principali partner del progetto, siano essi soggetti culturali, artistici, committenti o istituzioni pubbliche. Questi soggetti e queste organizzazioni si configurano come

cogestori della struttura; a essi si aggiungono partner di natura privata, il cui obiettivo

è lo sviluppo equilibrato e socialmente sostenibile del territorio e del quartiere. Le attività sviluppate annualmente dallo spazio hanno un costo di circa 11,5 milioni di euro, che viene coperto con risorse pubbliche (Comune di Marsiglia, Ministero dell'Educazio- ne della Provenza), e sponsorizzazioni private, in particolare da parte di istituzioni e fondazioni bancarie della regione (Caisse d’Epargne, Caisse des Depots) o di grandi gruppi industriali francesi (Galeries Lafayette).

Le attività dello spazio Friche si sviluppano su un duplice livello, principalmente verso Il progetto Friche la Belle de Mai prende avvio ufficialmente nel 1992 con la

progressiva dismissione e la successiva chiusura della Manifattura Tabac- chi costruita nel 1848 e situata nel quartiere Belle de Mai di Marsiglia, quar- tiere caratterizzato dalla presenza di numerose problematiche sociali. A partire da quell’anno un gruppo di artisti locali si attiva per recuperare parte della struttura da destinare alla promozione di un progetto culturale

rivolto al quartiere, il progetto Friche. Inizia con queste modalità il dibattito

interno al quartiere e alla città circa il futuro della struttura. Nel periodo 1992-1997 il Comune nomina un’apposita commissione, presieduta dall’architetto Jean Nouvel, incaricata di sviluppare il progetto per il futuro dell’area dell’ex Manifattura Tabacchi; il progetto Friche trova in questo modo inserimento all’interno del piano complessivo di riqualificazione dell’area.

L’ex Manifattura Tabacchi si estende su una superficie di oltre 12 ettari, all’interno dei quali ha sede il centro culturale Friche che occupa un’area di circa 45.000 m2, di cui 25.000 destinati direttamente al servizio della città e del quartiere. Il centro culturale si caratterizza per una spiccata multifun-

zionalità, evidente nei diversi spazi progettati al suo interno: sei studi di

registrazione, un bar/ristorante, una dance hall, tre sale per attività teatrali, una galleria per esposizioni artistiche, diciotto laboratori per artisti, moltepli- ci spazi per associazioni e spazi multiuso (esibizioni, performance, labora- tori), un asilo nido per i bambini del quartiere, un mercato agricolo, aree giochi.

L’ex Manifattura Tabacchi, oggi chiamata semplicemente Friche, è diventa- ta quindi nel tempo un centro culturale, contenitore creativo per il quartiere, fondato sulla condivisione di informazioni e conoscenze di sviluppo sociale, economico e urbano, rivolte principalmente al quartiere Belle de Mai. Le finalità che hanno guidato questa trasformazione sono la creazione di un

polo locale e internazionale (la duplice scala è un elemento fondamentale

del progetto) per gli artisti e per il quartiere in generale. Il progetto Friche è stato fondato a partire da tre principi fondamentali: la necessità di interna- zionalizzazione delle attività locali, il ruolo formativo ed educativo per la sensibilizzazione verso le attività culturali e la valorizzazione dei processi creativi e artistici come opportunità per lo sviluppo del territorio. Le attività che si svolgono presso il centro sono strettamente legate ai principi fondan- ti del progetto, pur appartenendo a diverse aree tematiche, quali creazione artistica e artigianale, produzione culturale, diffusione e comunicazione dei saperi. I dispositivi utilizzati per promuovere e sviluppare innovazione culturale, e ampliare gli impatti delle attività promosse da Friche sono diver- si, da una piattaforma di sviluppo multimediale, culturale ed educativo, a laboratori di architettura, urbanistica e paesaggio, fino a un centro per lo sviluppo di progetti creativi e sociali.

Oggi l’organizzazione comprende una cinquantina di addetti operanti in diversi settori culturali, dalle compagnie artistiche ad artisti indipendenti, fino a organizzazioni di servizio e formazione nel campo delle arti contem- poranee (teatro, musica, cinema, video).

Dal punto di vista processuale, l’iniziativa Friche risulta innovativa per diver-

i territori e quartieri di riferimento, ma mantenendo attivo un focus d’attenzi- one verso contesti, progetti e processi globali. Questi due livelli non sono in contrapposizione, ma si configurano come complementari, conciliando

esigenze dei territori locali con processi e tendenze innovative globa- li. In particolare, il rapporto attivato tra Friche, il quartiere e i territori limitrofi

ha portato alla nascita e allo sviluppo di diversi eventi e iniziative volti a migliorare la qualità della vita nel quartiere; a titolo esemplificativo si posso- no citare i servizi educativi e formativi attivati, le figure di mediazione coinvolte, lo sviluppo dei CUCS (Contrats urbains de cohésion sociale - Contratti Urbani di Coesione Sociale), la promozione di progetti e processi partecipativi con la cittadinanza (Quartiers créatifs, Si j’étais Jorge…), la predisposizione di attività ed eventi gratuiti per le comunità locali. Diverse sono poi le azioni trasversali attivate dallo spazio con il quartiere di riferimento, i suoi abitanti, la forte struttura associativa presente, cercando il coinvolgimento e la contaminazione tra soggetti appartenenti a diversi mondi e portatori di molteplici competenze. Le attività di livello globale attivate dal centro culturale sono numerose e comprendono oltre 200 collaborazioni con artisti, operatori culturali e istituzioni estere operanti nei campi dello sviluppo locale artistico e culturale, con particolare riferimento alle arti contemporanee. Oltre la metà dei soggetti residenti presso lo spazio è coinvolta in progetti internazionali (coproduzione, distribuzione, residence); sono state avviate attività con oltre 40 Paesi per lo sviluppo della cooperazione internazionale, della condivisione e dello scambio di competenze, e della costruzione di network culturali internazionali.

Dal 2007 l’associazione che gestisce lo spazio Friche ha dovuto modificare la propria forma giuridica, trasformandosi in SCIC (Société Coopérative

d’Intérêt Collectif - Società Cooperativa a Interesse Collettivo), più adatta

alle necessità odierne della struttura, in particolare per il rapporto con gli

stakeholder coinvolti, Nonostante questo indispensabile cambiamento, si è

cercato tuttavia di mantenere e confermare l’ideale democratico e parteci- pativo per la gestione degli spazi e dei progetti sviluppati da Friche.

si aspetti, in particolare per il rapporto instaurato tra le attività dell’associazione e il lavoro svolto dalla commissione incaricata della riqualificazione del quartiere Belle de

Mai. La commissione ha infatti riconosciuto la presenza artistica come agente indispen-

sabile per lo sviluppo urbano del quartiere, elemento chiave dal quale partire per la valorizzazione degli spazi pubblici riconoscendo l’importanza della mixitè funzionale e spaziale sia esistente che potenziale. Il processo di riqualificazione del quartiere deve anche fondarsi su innovazioni nel rapporto tra soggetti pubblici e privati e sulla defini- zione di programmi di attività sportive e culturali direttamente rivolti agli abitanti del quartiere. Il lavoro svolto dalla commissione per la riqualificazione del quartiere si è caratterizzato come elemento in grado di facilitare e mediare il rapporto tra l’associazi- one Friche, con le relative istanze in materia culturale e artistica di livello locale, e l’amministrazione pubblica con i suoi obiettivi di rigenerazione di un’area degradata e depressa del proprio territorio. Artisti e operatori culturali vengono visti come soggetti rilevanti e fondamentali nel processo di rinnovamento urbano del quartiere dando un nuovo significato e ruolo alla Cultura, non più come “eccezione” ma come processo economico in grado di generare impatti positivi. La cultura viene infatti intesa, dallo spazio e dai soggetti coinvolti nel progetto Friche, non solo come fattore ed elemento di sviluppo economico (in quanto esistono un mercato e una domanda di cultura), ma anche come elemento di valorizzazione sociale (in quanto le finalità culturali sono in grado di generare impatti positivi per la società). Per questi motivi, il progetto Friche si è posto come obiettivo l’ampio coinvolgimento delle diverse popolazioni residenti nel quartiere e, in generale, nella città.

A partire da quanto affermato in precedenza, lo spazio Friche si caratterizza come un luogo di vita e di diffusione di pratiche sociali, contraddistinto da una visione economica non produttivista ma legata allo sviluppo di istanze e tematiche di miglioramento per la società, quali la generazione di occupazione in diversi mestieri (tecnici, esperti di comu- nicazione, manutenzione, artisti, architetti). Oltre a essere uno spazio culturale rivolto al quartiere e al mondo, Friche è soprattutto una comunità di professionisti, che stanno sperimentando e rivedendo il concetto di produzione artistica nella direzione di innova- re i metodi, i processi e le sperimentazioni estetiche, sociali ed economiche.

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