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innovazioni processuali

scalabilità

FAB (Faber Academy Box) è un incubatore specializzato nell’innovazione

sociale situato nel centro di Pordenone, che si pone al servizio della coope- razione e della comunità nel suo insieme. Si caratterizza come luogo d’innovazione in risposta alle richieste, ai bisogni e ai temi emergenti nei territori locali, dove la qualità diventa una componente relazionale e motiva- zionale fondamentale. FAB è anche luogo di contaminazione tra soggetti diversi, il cui obiettivo principale è la costruzione di opportunità per tutte le persone escluse dal mondo del lavoro o precarie che abbiano immaginato e ideato soluzioni innovative per tutta una serie di bisogni della collettività. Il progetto FAB nasce nel 2012 come idea della Cooperativa Itaca, attiva da oltre vent’anni nel territorio friulano, con lo scopo di intervenire operativa-

mente sulle tematiche dell’inserimento lavorativo, dello sviluppo economico e della coesione sociale scommettendo su saperi e potenzia-

lità diverse espresse da soggetti precari o in condizioni di lavoro provvisorie e instabili. Quello che Itaca mira a costruire, tramite lo sviluppo di FAB, è un nuovo modello di comunità sociale, adatto a sostenere le sfide contempora- nee poste dalla situazione e dal contesto economico attuale. Quindi FAB si pone come un modello inclusivo e aperto a tutti gli interessati, fondato sulla valorizzazione delle caratteristiche che rendono unico ciascun essere umano, mirando, in ultima analisi, a favorire un effettivo progresso sociale delle comunità locali.

Il progetto FAB si rivolge a tutte le professionalità, non solo a soggetti appartenenti al mondo del sociale, strutturandosi come luogo di elaborazio- ne e sviluppo progettuale, rivolto a soggetti interessati a sviluppare gli aspetti sociali e relazionali dei propri progetti e delle proprie idee. I progetti ricercati/sostenuti sono quindi quelli maggiormente in grado di trasformarsi in impresa e costruire occupazione effettiva nel tempo. Per questo motivo vengono innanzi tutto analizzati e valutati nel dettaglio gli aspetti relativi alla fattibilità commerciale e al business plan di ciascuna proposta. Le idee vengono così valorizzate a partire dalla sostenibilità delle proposte e dall’efficacia delle risposte ipotizzate ponendosi come possibili soluzioni

per bisogni critici emergenti nelle comunità di riferimento che non vengano attualmente soddisfatti dal soggetto pubblico. La ricerca viene

quindi indirizzata verso i problemi concreti e urgenti per i quali la comunità necessita di una soluzione, attraverso il coinvolgimento di diversi stakehol-

der locali; ciò caratterizza la struttura di FAB come elemento di incontro con

il territorio e le sue criticità e i suoi bisogni. Il processo che si viene a costitu- ire in questo modo (proposte per imprese sociali che rispondano a necessi- tà di comunità e territori locali) è denominato “restituzione al territorio”. Le idee che vengono ricercate sono, in particolar modo, quelle in grado di promuovere e riattivare l’attenzione verso i beni comuni, in grado di genera- re risorse aggiuntive che provino a reinterpretare luoghi, spazi, servizi e risorse con modalità innovative e virtuose. Fondamentale è il ruolo svolto dalle nuove tecnologie, viste come possibilità di un concreto miglioramento della qualità della vita, e dei servizi in generale, in un’ottica di ottimizzazio- ne e risparmio delle risorse (in particolar modo, quelle pubbliche).

Il fine ultimo di FAB è quindi la ricerca di idee e progetti in grado di generare considerevoli impatti ed esternalità positive sulla comunità interessata

FAB, Pordenone

incubatore specializzato nell’innovazione sociale

dall’iniziativa progettuale, attraverso il coinvolgimento di diversi interlocutori. Lo spazio risponde alle necessità e ai bisogni dei fruitori caratterizzandosi per una struttura estre- mamente flessibile e modulare, sostenibile e attenta alle esigenze delle persone che accoglierà, in grado di favorire e incentivare sviluppi creativi.

Lo spazio è stato progettato in collaborazione con architetti e designer della rete internazionale di The Hub. Sono state progettate postazioni di lavoro personalizzate per gli utenti, spazi per riunioni e meeting e luoghi adatti a ospitare momenti di cowor- king. Come detto in precedenza, lo spazio è localizzato nel centro storico di Pordenone e si caratterizza per una buona accessibilità e per la vicinanza a diversi servizi di interesse urbano. Il funzionamento della struttura è legato alla partecipazione, da parte dei soggetti interessati, a The Village Academy, periodo di formazione intensiva e di supporto, durante il quale viene sviluppata la strategia comunicativa di ciascun progetto e si acquisiscono strumenti tecnici e relazionali in grado di aumentare l’efficacia e l’impatto delle idee selezionate. In questo modo si struttura un modello di sviluppo

imprenditoriale e di empowerment individuale volto al raggiungimento di finalità di carattere collettivo e sociale attraverso le attività d’impresa. Al momento

dell’ingresso in The Village Academy, a ogni candidato vengono associate molteplici figure di facilitazione e supporto, quali un coordinatore (congiunzione tra lo spazio e il contesto, riferimento per la gestione operativa, l’organizzazione e la comunicazione), un coach (supporto individuale e di gruppo) e un mentor (esperto con competenze ed esperienze specifiche legate al settore di riferimento dell’idea imprenditoriale). Inoltre viene predisposta la possibilità, per chi non risiede a Pordenone, di ottenere supporto economico per vitto e alloggio, possibile grazie al coinvolgimento dei partner progettua- li.

La rete di partnership di FAB è estremamente articolata e comprende una Direzione Strategica (Coop. Itaca; DOF consultino), Partner di Comunità (Comune e Provincia di Pordenone), Partner sostenitori (Fondazione CRUP), Partner scientifici (AICCON,

Università di Trento) e Partner artistici (DMAV, Social Art Ensemble).

The Village Academy si struttura quindi come un percorso di prima selezione e valida-

zione delle proposte progettuali pervenute alla struttura FAB. Le sei proposte che passano la prima selezione e poi la partecipazione trimestrale al programma The

Village Academy verranno ulteriormente selezionate per individuare infine le tre idee

imprenditoriali che meglio rispondono all’idea di impresa a forte impatto sociale a cui mira FAB. Questi tre progetti verranno effettivamente incubati, aiutati e supportati nell’espressione del massimo potenziale d’impresa delle loro idee.

Infine è interessante sottolineare l’importante ruolo svolto nel processo dagli stakeholder territoriali e locali, i quali saranno coinvolti direttamente nello sviluppo dei progetti dopo la prima valutazione strategica degli stessi, in modo da assicurare e migliorare l’effettivo impatto territoriale di questi progetti e queste proposte.

Fonti: i-fab.it

FAB (Faber Academy Box)

dove: Pordenone, Italia

cosa: incubatore specializzato

nell’innovazione sociale, al

servizio della cooperazione e

della comunità

quando: dal 2012

risultati:

creazione valore sociale diretto

creazione valore sociale indiretto

sostenibilità economica

migliormaneto sociale nel

contesto territoriale

innovazioni processuali

scalabilità

FAB (Faber Academy Box) è un incubatore specializzato nell’innovazione

sociale situato nel centro di Pordenone, che si pone al servizio della coope- razione e della comunità nel suo insieme. Si caratterizza come luogo d’innovazione in risposta alle richieste, ai bisogni e ai temi emergenti nei territori locali, dove la qualità diventa una componente relazionale e motiva- zionale fondamentale. FAB è anche luogo di contaminazione tra soggetti diversi, il cui obiettivo principale è la costruzione di opportunità per tutte le persone escluse dal mondo del lavoro o precarie che abbiano immaginato e ideato soluzioni innovative per tutta una serie di bisogni della collettività. Il progetto FAB nasce nel 2012 come idea della Cooperativa Itaca, attiva da oltre vent’anni nel territorio friulano, con lo scopo di intervenire operativa-

mente sulle tematiche dell’inserimento lavorativo, dello sviluppo economico e della coesione sociale scommettendo su saperi e potenzia-

lità diverse espresse da soggetti precari o in condizioni di lavoro provvisorie e instabili. Quello che Itaca mira a costruire, tramite lo sviluppo di FAB, è un nuovo modello di comunità sociale, adatto a sostenere le sfide contempora- nee poste dalla situazione e dal contesto economico attuale. Quindi FAB si pone come un modello inclusivo e aperto a tutti gli interessati, fondato sulla valorizzazione delle caratteristiche che rendono unico ciascun essere umano, mirando, in ultima analisi, a favorire un effettivo progresso sociale delle comunità locali.

Il progetto FAB si rivolge a tutte le professionalità, non solo a soggetti appartenenti al mondo del sociale, strutturandosi come luogo di elaborazio- ne e sviluppo progettuale, rivolto a soggetti interessati a sviluppare gli aspetti sociali e relazionali dei propri progetti e delle proprie idee. I progetti ricercati/sostenuti sono quindi quelli maggiormente in grado di trasformarsi in impresa e costruire occupazione effettiva nel tempo. Per questo motivo vengono innanzi tutto analizzati e valutati nel dettaglio gli aspetti relativi alla fattibilità commerciale e al business plan di ciascuna proposta. Le idee vengono così valorizzate a partire dalla sostenibilità delle proposte e dall’efficacia delle risposte ipotizzate ponendosi come possibili soluzioni

per bisogni critici emergenti nelle comunità di riferimento che non vengano attualmente soddisfatti dal soggetto pubblico. La ricerca viene

quindi indirizzata verso i problemi concreti e urgenti per i quali la comunità necessita di una soluzione, attraverso il coinvolgimento di diversi stakehol-

der locali; ciò caratterizza la struttura di FAB come elemento di incontro con

il territorio e le sue criticità e i suoi bisogni. Il processo che si viene a costitu- ire in questo modo (proposte per imprese sociali che rispondano a necessi- tà di comunità e territori locali) è denominato “restituzione al territorio”. Le idee che vengono ricercate sono, in particolar modo, quelle in grado di promuovere e riattivare l’attenzione verso i beni comuni, in grado di genera- re risorse aggiuntive che provino a reinterpretare luoghi, spazi, servizi e risorse con modalità innovative e virtuose. Fondamentale è il ruolo svolto dalle nuove tecnologie, viste come possibilità di un concreto miglioramento della qualità della vita, e dei servizi in generale, in un’ottica di ottimizzazio- ne e risparmio delle risorse (in particolar modo, quelle pubbliche).

Il fine ultimo di FAB è quindi la ricerca di idee e progetti in grado di generare considerevoli impatti ed esternalità positive sulla comunità interessata

dall’iniziativa progettuale, attraverso il coinvolgimento di diversi interlocutori. Lo spazio risponde alle necessità e ai bisogni dei fruitori caratterizzandosi per una struttura estre- mamente flessibile e modulare, sostenibile e attenta alle esigenze delle persone che accoglierà, in grado di favorire e incentivare sviluppi creativi.

Lo spazio è stato progettato in collaborazione con architetti e designer della rete internazionale di The Hub. Sono state progettate postazioni di lavoro personalizzate per gli utenti, spazi per riunioni e meeting e luoghi adatti a ospitare momenti di cowor- king. Come detto in precedenza, lo spazio è localizzato nel centro storico di Pordenone e si caratterizza per una buona accessibilità e per la vicinanza a diversi servizi di interesse urbano. Il funzionamento della struttura è legato alla partecipazione, da parte dei soggetti interessati, a The Village Academy, periodo di formazione intensiva e di supporto, durante il quale viene sviluppata la strategia comunicativa di ciascun progetto e si acquisiscono strumenti tecnici e relazionali in grado di aumentare l’efficacia e l’impatto delle idee selezionate. In questo modo si struttura un modello di sviluppo

imprenditoriale e di empowerment individuale volto al raggiungimento di finalità di carattere collettivo e sociale attraverso le attività d’impresa. Al momento

dell’ingresso in The Village Academy, a ogni candidato vengono associate molteplici figure di facilitazione e supporto, quali un coordinatore (congiunzione tra lo spazio e il contesto, riferimento per la gestione operativa, l’organizzazione e la comunicazione), un coach (supporto individuale e di gruppo) e un mentor (esperto con competenze ed esperienze specifiche legate al settore di riferimento dell’idea imprenditoriale). Inoltre viene predisposta la possibilità, per chi non risiede a Pordenone, di ottenere supporto economico per vitto e alloggio, possibile grazie al coinvolgimento dei partner progettua- li.

La rete di partnership di FAB è estremamente articolata e comprende una Direzione Strategica (Coop. Itaca; DOF consultino), Partner di Comunità (Comune e Provincia di Pordenone), Partner sostenitori (Fondazione CRUP), Partner scientifici (AICCON,

Università di Trento) e Partner artistici (DMAV, Social Art Ensemble).

The Village Academy si struttura quindi come un percorso di prima selezione e valida-

zione delle proposte progettuali pervenute alla struttura FAB. Le sei proposte che passano la prima selezione e poi la partecipazione trimestrale al programma The

Village Academy verranno ulteriormente selezionate per individuare infine le tre idee

imprenditoriali che meglio rispondono all’idea di impresa a forte impatto sociale a cui mira FAB. Questi tre progetti verranno effettivamente incubati, aiutati e supportati nell’espressione del massimo potenziale d’impresa delle loro idee.

Infine è interessante sottolineare l’importante ruolo svolto nel processo dagli stakeholder territoriali e locali, i quali saranno coinvolti direttamente nello sviluppo dei progetti dopo la prima valutazione strategica degli stessi, in modo da assicurare e migliorare l’effettivo impatto territoriale di questi progetti e queste proposte.

Fonti: i-fab.it

FAB (Faber Academy Box) è un incubatore specializzato nell’innovazione

sociale situato nel centro di Pordenone, che si pone al servizio della coope- razione e della comunità nel suo insieme. Si caratterizza come luogo d’innovazione in risposta alle richieste, ai bisogni e ai temi emergenti nei territori locali, dove la qualità diventa una componente relazionale e motiva- zionale fondamentale. FAB è anche luogo di contaminazione tra soggetti diversi, il cui obiettivo principale è la costruzione di opportunità per tutte le persone escluse dal mondo del lavoro o precarie che abbiano immaginato e ideato soluzioni innovative per tutta una serie di bisogni della collettività. Il progetto FAB nasce nel 2012 come idea della Cooperativa Itaca, attiva da oltre vent’anni nel territorio friulano, con lo scopo di intervenire operativa-

mente sulle tematiche dell’inserimento lavorativo, dello sviluppo economico e della coesione sociale scommettendo su saperi e potenzia-

lità diverse espresse da soggetti precari o in condizioni di lavoro provvisorie e instabili. Quello che Itaca mira a costruire, tramite lo sviluppo di FAB, è un nuovo modello di comunità sociale, adatto a sostenere le sfide contempora- nee poste dalla situazione e dal contesto economico attuale. Quindi FAB si pone come un modello inclusivo e aperto a tutti gli interessati, fondato sulla valorizzazione delle caratteristiche che rendono unico ciascun essere umano, mirando, in ultima analisi, a favorire un effettivo progresso sociale delle comunità locali.

Il progetto FAB si rivolge a tutte le professionalità, non solo a soggetti appartenenti al mondo del sociale, strutturandosi come luogo di elaborazio- ne e sviluppo progettuale, rivolto a soggetti interessati a sviluppare gli aspetti sociali e relazionali dei propri progetti e delle proprie idee. I progetti ricercati/sostenuti sono quindi quelli maggiormente in grado di trasformarsi in impresa e costruire occupazione effettiva nel tempo. Per questo motivo vengono innanzi tutto analizzati e valutati nel dettaglio gli aspetti relativi alla fattibilità commerciale e al business plan di ciascuna proposta. Le idee vengono così valorizzate a partire dalla sostenibilità delle proposte e dall’efficacia delle risposte ipotizzate ponendosi come possibili soluzioni

per bisogni critici emergenti nelle comunità di riferimento che non vengano attualmente soddisfatti dal soggetto pubblico. La ricerca viene

quindi indirizzata verso i problemi concreti e urgenti per i quali la comunità necessita di una soluzione, attraverso il coinvolgimento di diversi stakehol-

der locali; ciò caratterizza la struttura di FAB come elemento di incontro con

il territorio e le sue criticità e i suoi bisogni. Il processo che si viene a costitu- ire in questo modo (proposte per imprese sociali che rispondano a necessi- tà di comunità e territori locali) è denominato “restituzione al territorio”. Le idee che vengono ricercate sono, in particolar modo, quelle in grado di promuovere e riattivare l’attenzione verso i beni comuni, in grado di genera- re risorse aggiuntive che provino a reinterpretare luoghi, spazi, servizi e risorse con modalità innovative e virtuose. Fondamentale è il ruolo svolto dalle nuove tecnologie, viste come possibilità di un concreto miglioramento della qualità della vita, e dei servizi in generale, in un’ottica di ottimizzazio- ne e risparmio delle risorse (in particolar modo, quelle pubbliche).

Il fine ultimo di FAB è quindi la ricerca di idee e progetti in grado di generare considerevoli impatti ed esternalità positive sulla comunità interessata

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