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2.4 “Evictions” differenziate: studio sui fattori d

2.9 Secondary prevention measures

2.9.1 Misure antecedenti l'inadempimento

La prima sotto-categoria di misure secondarie trova applicazione nel periodo antecedente il verificarsi della situazione emergenziale che conduce all'evizione.

Tra queste figura, in primo luogo, il supporto abitativo fornito da

parenti ed amici . I dati, infatti, confermano come le famiglie a rischio

di sfratto - per aver maturato arretrati nel pagamento del mutuo o dei canoni d'affitto, ma anche a seguito di conflitti familiari - cerchino in prima istanza di fruire delle cosiddette risorse di self-help126: ricorrono, cioè, - prima di ripiegare sulle forme di supporto offerte dallo Stato o dalle organizzazioni benefiche di assistenza - all'aiuto sovente offerto da amici o parenti127.

Seppur gli esperti nazionali mostrino resistenza a qualificare siffatto sostegno - e le altre ipotesi di “auto-aiuto” - alla stregua di una misura specifica per prevenire o contrastare gli sfratti, simile supporto -

125 Ivi, pp. 142 ss.

126 FEANTSA e altri, op. cit., p. 143.

127 Ibidem, secondo cui simile “supporto informale” è suscettibile di assumere forme differenziate: può trattarsi di un consiglio, di un prestito privato o di una sovvenzione da parte dei membri della famiglia per coprire i costi eccezionali del pagamento degli arretrati dell'affitto o del mutuo.

appunto definito “informale” - incontra ampia diffusione in pressoché tutti i Paesi europei128: questo accade perlopiù negli Stati che siano

dotati di un sistema di welfare relativamente debole ed offrano una limitata protezione legale o amministrativa dagli sfratti.

Entro il quadro di simili misure rientrano, poi, le forme statali di

supporto sociale o finanziario, destinate a persone a rischio di sfratto e

peraltro non limitate alla fase precedente l'inadempimento129. E' di

comune accettazione, infatti, la considerazione per la quale più si anticipa - dal punto di vista cronologico - l'arco temporale entro cui siffatto supporto è fornito e meno gravosi saranno i costi sostenuti, così come maggiore sarà l'efficacia preventiva. In questa direzione, un ampio numero di Stati membri - tra i quali emergono Francia, Spagna e Portogallo - hanno messo a disposizione fondi comunali, regionali o nazionali per sostenere le famiglie - secondo prestabiliti criteri di accesso - nel pagamento degli arretrati130.

Specifica menzione merita anche il caso italiano: il Governo Letta -

128 Nel 2012, in Spagna, circa il 40 % dei pensionati ha utilizzato una buona parte della propria pensione per aiutare amici e parenti in difficoltà. Statistiche simili coinvolgono tutti i Paesi dell'area mediterranea, che si caratterizzano per il preminente ruolo della famiglia come “paraurti sociale”, Ibidem.

129 Ivi, p. 144, come dimostrato dall'analisi degli strumenti di prevenzione primaria e come vedremo trattando delle misure di terzo livello.

130 <<Special emergency measures in Catalonia (ES) involve arranging payment of rent for those at risk of eviction, up to a maximum of EUR 3 000 or 12 months’ rent. In France, the DAAP (Dispositif d’accompagnement pour les accédants à la

propriété – support for first-time home buyers) in the Department of Loire (2014) is

available to households in difficulty with incomes less than EUR 1 500 per month. This support offers a loan without interest, for a maximum of 60 months, or a non- repayable grant. Ma ancora << in Austria, a subsistence benefit system exists called ‘help for those with particular needs’, which can be used to cover rent arrears. However, only in two regions is there a legal claim to fund rent arrears, while in the other seven regions, funding covers only a small part of the arrears and must be supplemented by private donations and charitable funds to fully cover existing arrears >>. << Danish municipalities may cover rent arrears for a short period, for people threatened with eviction, where certain criteria are fulfilled. The target group for this intervention includes those with social vulnerabilities and families with children. However, the criteria also include the future sustainability of the citizen’s financial situation, and high housing costs may disqualify tenants from receiving this assistance >>, FEANTSA e altri, op. cit., pp. 145-146.

con Decreto Legge 102 del 2013 - ha istituito un Fondo destinato agli

inquilini morosi incolpevoli come sostegno nel pagamento dei canoni

d'affitto, poi rifinanziato dal Governo Renzi con l'approvazione del “Piano Casa” del 2014131.

In alcuni Stati membri, altresì, - quali Austria, Spagna e Germania - anche le ONG e le organizzazioni di beneficenza concorrono a garantire un fondamentale aiuto finanziario alle famiglie nel pagamento degli arretrati132. Complessivamente, la forza risolutiva di

simili misure dipende dalla condizione - economica e sociale - delle famiglie interessate: per coloro che vivono una crisi limitata nel tempo - perché temporaneamente senza lavoro o in quanto necessitano di risorse aggiuntive per aumentare la loro stabilità abitativa e coprire i canoni arretrati - tali interventi assumono una penetrante forza preventiva, scongiurando sovente l'evenienza di un processo di sfratto. Accanto ad provvedimenti di carattere propriamente economico, figurano quelli di natura giuridico-legale, quali la disponibilità di

forme di consulenza ed assistenza abitativa tempestiva ed informata

per i soggetti a rischio di sfratto133.

Il descritto “servizio abitativo” è fornito nella maggior parte degli Stati membri dell'UE - attraverso agenzie statali, centrali e locali o grazie

131 Il Fondo prevedeva uno stanziamento iniziale di 20 milioni di euro sia per il 2014 che per il 2015. Il nuovo Piano Casa stanzia ulteriori 15,73 milioni di euro per il 2014 e 12,73 milioni per il 2015. I restanti 197 milioni vengono distribuiti fino al 2020 con un criterio di riparto decrescente che va dai circa 60 milioni del 2016 ai 9,5 milioni di fine periodo, cfr. F. DERIU, op. cit., p. 296.

132 Per esempio, la Caritas di Barcellona nel 2013 ha messo a disposizione due milioni di euro come aiuto abitativo, sia per gli inquilini che per i proprietari.

133 Simile attività, per necessità, si presenta complessa ed accessibile, proprio in quanto generalmente molte famiglie a rischio di sfratto hanno debiti molteplici: un'ampia percentuale di persone non apre le lettere "ufficiali”, molte hanno perso la fiducia e l'iniziativa per aiutare se stessi - proprio perché sono in debito con una varietà di creditori - o devono confrontarsi costantemente con la mancanza di conoscenza e di risorse per far fronte alla loro situazione, FEANTSA e altri, op. cit., p. 146.

all'attività di organizzazioni non governative o di tutela134 -, pur

variando notevolmente in portata, natura e intensità: si va dalla specifica consulenza individuale alle famiglie in arretrato o in crisi immobiliare per superare il sovra-indebitamento o problemi di carattere socio-sanitari alla rappresentanza diretta in giudizio, dalla fornitura di informazioni generali sui diritti garantiti e sulle misure per prevenire gli sfratti alla mediazione tra proprietari ed inquilini - nel tentativo di sviluppare un piano di rimborso degli arretrati d'affitto - o ancora alla facilitazione di un accordo per la cancellazione o la posticipazione dei mutui in essere.

Pochi sono gli studi che attestano l'efficacia e l'efficienza di tali servizi, ma sembra lecito optare - anche sulla scorta dei dati disponibili - per il ruolo centrale assolto dall'opera di consulenza135, come confermano -

sollecitando un potenziamento del servizio - le raccomandazioni per gli Stati a conclusione del progetto de quo .

134 In Austria, ad esempio, i servizi di consulenza sono prevalentemente offerti da ONG, ad eccezione di Vienna, in cui le autorità locali sono responsabili della prevenzione degli sfratti dagli alloggi pubblici. In altre Regioni, simili servizi sono svolti da organizzazioni non governative sostenute da fondi regionali, Ibidem. Alcune agenzie si concentrano - nel fornire il servizio - sui proprietari occupanti in crisi, anche se generalmente i destinatari privilegiati dell'attività di consulenza sono le famiglie in affitto, sulle quali si concentra il rischio principale di sfratto e di accesso alla homlesssness.

135 In questo senso M. HOLL, L. J. VAN DEN DRIES e altri, Interventions to

prevent tenant evictions: a systematic review, Health Soc Care Community, 2015, i

quali ritengono che l'assistenza legale e la consulenza in materia di debito rappresentino la più efficace attività di prevenzione. I risultati disponibili inoltre suggeriscono un elevato tasso di successo dell'attività svolta: << prevention services in the German state of North Rhine-Westphalia claim to have prevented eviction in more than two thirds of all their cases. The results of the FAWOS prevention service in Vienna were more modest. In 2013, the service was informed about 8 277 tenancy terminations and eviction proceedings. It became involved in 35 % of all cases, but only 262 tenancy contracts were sustained. This relatively low proportion must be viewed in the context of a significant number of tenants exercising self-help, judging from the information received from FAWOS >>, FEANTSA e altri, op. cit., p. 148.

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