• Non ci sono risultati.

LCA sta per Life Cycle Assessment (valuta- zione del ciclo di vita), che acquista signifi- cato compiuto quando si specifica l’oggetto a cui si applica, ovvero l’impatto ambienta- le. Nell’attuale accezione comune con LCA si intende quindi la valutazione dell’impatto ambientale nel ciclo di vita. Una fra le de- finizioni più citate è la seguente: «La LCA è una metodologia per valutare l’impatto ambientale associato a un prodotto, pro- cesso o attività mediante l’individuazione e la quantificazione dell’energia e dei ma- teriali impiegati e rilasciati nell’ambiente e per identificare e valutare le possibilità di apportare miglioramenti ambientali. La valutazione considera l’intero ciclo di vita del prodotto, processo o attività, e com- prende l’estrazione e la trasformazione di materie prime, la produzione, il trasporto e la distribuzione, l’uso, il riutilizzo, la ma- nutenzione, il riciclaggio, e lo smaltimento finale …» (SETAC, 1993). La definizione fa riferimento all’intero ciclo di vita di un pro- dotto “cradle-to grave” ovvero estendendo l’analisi dalla fabbricazione allo smaltimen- to, anche se in pratica spesso si limita a una porzione dell’intero percorso. Appli- Tutte quelle descritte finora sono sostan-

zialmente posizioni “assolute” che rifiutano di accettare punti di vista diversi e, ideo- logicamente, o negano la realtà naturale o il ruolo del soggetto, o deificano questa o quello, o pretendono di dare risposte certe (ma la complessità e l’incertezza degli eventi della natura lo impediscono), o pretendono di cancellare l’esistenza della realtà natura- le (ma i limiti biofisici dell’ecologia ci dico- no che di questa bisogna tener conto, senza per questo disconoscere il ruolo del sog- getto osservatore). L’uomo è infatti indis- solubilmente legato alle antiche trame della natura, il suo processo di apprendimento è parte integrante della complessa e in gran parte sconosciuta storia della natura, il tem- po di esistenza della sua specie sul pianeta è paragonabile a pochi attimi in confronto alle dimensioni dei tempi biologici. All’ecologia viene offerta dalla storia l’op- portunità di assumere il ruolo di protagoni- sta in un cambio di paradigma. Un cambio di paradigma molto particolare perché non prevede né pretende di costruire un nuovo paradigma, ma semplicemente di superare sia la rigidità dei vecchi assunti newtoniani- cartesiani, sia le visioni antropocentriche, entrambe mancanti del parametro tem- po e dell’interazione uomo-natura-società. L’ecologia, come luogo di osservazione privilegiato e necessario per la sopravvi- venza dell’uomo e del pianeta, può assu- mere su di sé, accettando fino in fondo la sfida ambientale, il ruolo di fare politica e di fare filosofia. Può assumere su di sé la dimensione epocale di una grande svolta culturale nei rapporti tra la specie umana e la natura, per superare il razionalismo, il meccanicismo, l’Illuminismo, per costruire una scienza della complessità, dell’incer- tezza e dei vincoli, basata su un’epistemo-

152LCA/LIFE CYCLE ASSESSMENT

L

singola fase e dalla valutazione critica della

procedura nel suo complesso.

La definizione degli scopi dell’applicazio- ne della LCA è in stretta connessione con chi la promuove (il committente) e a chi si rivolge (utente). Per grandi linee si identi- ficano tre categorie, consumatori, produt- tori, settore pubblico, che possono agire in entrambi i ruoli. Le motivazioni a loro volta possono consistere nel fornire informazioni sulle prestazioni ambientali di un prodotto in relazioni ad altri simili, nel valutare i van- taggi (ambientali) conseguibili con un’inno- vazione di prodotto, nel promuovere azioni di mitigazione, stabilendo limiti di impatto da rispettare (incentivi, tasse) o fornire un etichetta ambientale (ecolabel) che ne cer- tifichi la sostenibilità, infine nell’analizzare possibili scenari per individuare strategie politiche (tipo e priorità di interventi), volte a eliminare o ridurre un problema ambien- tale (si pensi ad esempio alle iniziative poli- tiche per ridurre l’effetto serra).

Nella definizione degli obiettivi dell’appli- cazione rientra anche la definizione dell’u- nità funzionale, ovvero l’identificazione il più possibile esatta del “prodotto” analizza- to in relazione alla sua funzione. Si tratta in generale di scegliere una quantità unitaria, ad esempio, un chilo di pane, una tazzina di caffè, una tonnellata di granella di giraso- le, 1 MJ di biodiesel e simili, ma anche più complesse come ad esempio “il trasporto tramite autovettura di una persona per un chilometro”. Nel caso di un parco o di un giardino potrebbe essere ad esempio “un taglio di un ettaro di erba”, ma anche “la gestione di un ettaro di prato per un anno”. Un passo centrale e fondamentale della LCA è la “inventory analysis” che, ridotta all’es- senziale, consiste nell’elencare e quantificare i flussi di materiali, energia ed emissioni che cata inizialmente alle produzioni industriali

(le prime applicazioni risalgono agli anni Sessanta), è stata successivamente estesa anche al settore agricolo. Data la diffusione applicativa della LCA, l’ISO (International Society for Standardization) ha emesso una serie di norme volte a definirne gli aspetti metodologici (ISO 14000 e ISO 14040). L’importanza della metodica LCA è sostan- zialmente il riflesso dell’importanza attri- buita alla sostenibilità ambientale di un processo, divenuta criterio imprescindibile di valutazione della sua qualità, fattibilità e accettabilità. La metodica LCA è ormai con- siderata fondamentale per la valutazione della sostenibilità in agricoltura (Audsley, 1997), sia per la valutazione degli impatti ambientali dei vari processi agricoli, sia come strumento per il confronto e la va- lutazione delle azioni di miglioramento e delle tecniche innovative (Spugnoli et al., 2009). Stessa cosa si può dire per il settore dei parchi e del verde pubblico e privato (Cross and Spencer, 2009), un esempio per tutti le linee guida per la progettazione e la gestione dei parchi pubblici della città di New York (High performance, 2009): anche in questo caso viene considerata imprescin- dibile l’applicazione rigorosa del concetto di sostenibilità e di conseguenza di un me- todo di valutazione riconosciuto a livello internazionale.

Per quanto attiene agli aspetti applicativi, la metodica LCA si articola nelle seguenti fasi principali: definizione degli scopi, de- finizione del sistema e inventario dei flussi, classificazione e quantificazione degli im- patti, valutazione e analisi dei risultati. La loro esecuzione non avviene però secondo un percorso unidirezionale, ma con azioni migliorative di affinamento delle fasi prece- denti in relazione a quanto emerge in ogni

153 LCA/LIFE CYCLE ASSESSMENT carbonica naturalmente, ma anche metano e protossido di azoto. Note queste emissio- ni l’impatto GWP è espresso in termini di quantità di anidride carbonica equivalente sommando i tre gas elencati, moltiplicati per un fattore pari, rispettivamente, a 1, 23 e 296. Questa modalità di calcolare il GWP è indicata dall’International Panel on Climate Change (IPCC), che è ritenuto l’organismo di riferimento in materia di cambiamenti climatici. Fabio Baldi, Paolo Spugnoli Riferimenti bibliografici

Rob Cross, Roger Spencer, Sustainable Gardens, CSIRO Publishing, Collingwood, Victoria 2009. Harmonization of Environmental Life Cycle As-

sessment for Agriculture, Final Report Concer- ted Action AIR3-CT94-2028, European Commis- sion DG VI Agriculture, Pp 103, Coordinator E. Audsley, 1997.

High performance infrastructure guidelines, New York City Department of Design and Construc- tion and the Design Trust for Public Space, New York 2005.

SETAC, Guidelines for Life-Cycle Assessment: A “Code of Practice”, Society for Environmental Toxicology and Chemistry, Brussels and Pensa- cola 1993.

Paolo Spugnoli, Fabio Baldi, Alessandro Parenti, An LCA model to assess the environmental im- provement of new farming systems, «Journal of Agricultural Engineering», 4, 2009, pp. 19-25. entrano e escono dal sistema in studio in un

prestabilito periodo di tempo, suddivisi in flussi economici e in flussi ambientali. Così come per un’analisi economica occorre sa- pere il costo di ogni fattore di produzione (input), per condurre un’analisi LCA occorre conoscere il “costo ambientale” di ogni input che in questo caso però è rappresentato da un insieme di circa una trentina di valori che esprimono le emissioni in aria, in acqua, nel suolo, nonché l’energia primaria consumata per la sua produzione e distribuzione. La ca- ratterizzazione degli output ambientali di si- stema è fatta con un analogo insieme di emis- sioni, mentre l’output economico principale è caratterizzato mediante l’unità funzionale. Una volta completato l’inventario, il passo successivo consiste nel trasformare questi dati in una misura dell’impatto ambienta- le associato all’unità funzionale. L’impatto ambientale è valutato sulla base del consu- mo di risorse ambientali, ad esempio ener- gia fossile, uso del suolo, uso dell’acqua, e degli effetti potenziali delle emissioni sull’ecosistema, sulla salute e il benesse- re umano. L’impatto su cui da tempo si è concentrata l’attenzione è il riscaldamento globale, indicato con la sigla GWP (Global Warming Potential). Tale impatto è il risul- tato delle emissioni di gas serra, anidride

154MANIFESTO DEL TERZO PAESAGGIO URBANO

abitanti, a diminuzioni o aumenti progressivi del numero.

7. L’antropizzazione planetaria, comparata ai fenomeni naturali, comporta una violenza e una militarizzazione delle popolazioni analoghe a quelle prodotte dal cataclisma.

8. L’uniformazione delle pratiche antropiche comporta una diminuzione delle varietà di comportamento.

9. Di fronte all’oscillazione del numero, il Terzo