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13. Gli studenti di quarta

13.2 Hany e gli altr

Hany interagisce quasi con tutti, sicuramente con tutte le femmine, ma pure con una buona parte dei maschi. Anche guardando a livello di status nella classe, Hany parla con Bruno, il migliore, insieme a lei, così come con Dario e Fabio, che hanno gravi difficoltà scolastiche.

489 Gobbo, 2000 op. cit.: 174-175. Infatti, sebbene sia innegabile una deviazione dell’ordine scolastico, si può parlare di “trasgressione educata […] che mira a saggiare i confini dell’istituzione” (ibidem: 175).

Sia nell’aula tradizionale, sia in quelle multimediali Hany predilige i rapporti con i vicini di banco, forse perché sono più facili e discrete le relazioni, ma parla anche con chi è distante, soprattutto però, in tal caso, con chi la stuzzica o la interpella.

La giovane sikh è particolarmente gentile e interagisce più di altri con Ila (che ha qualche difficoltà cognitiva), sebbene con lei non sia sempre accomodante e dolce, come potrebbe apparire, anche perché la sua priorità resta la buona riuscita. Infatti, un giorno, alle richieste d’aiuto di Ila, risponde: “Ho già dubbi miei, ora non lo so” e riprende a lavorare.

Hany, pur essendo una delle più brave della classe, è particolarmente apprezzata dai compagni, forse proprio perché non si vanta mai, è cortese e disponibile.

La si può vedere, infatti, suggerire durante la lezione, passare compiti e verifiche, tanto che un giorno durante la correzione di un esercizio, la professoressa chiama alla cattedra Fabio. Hany ascolta. Quando Fabio torna al posto, passa vicino a Hany e le dice: “Hai

sbagliato”, facendola sorridere e esplicitando il contributo della ragazza.

La sua bravura del resto è ampiamente riconosciuta dai compagni, che considerano Hany una fonte attendibile: ad esempio, Fabio le chiede se ha inserito un nome sul compito e poiché lei conferma, lui torna al posto avvisando che va messo e tutti correggono.

Hany, poi, spesso si complimenta o incoraggia le compagne: un giorno, così, Jessy non sa se farsi interrogare e la sikh la esorta. Jessy, però, è preoccupata perché teme la docente, allora Hany le spiega: “Io mi concentro e non penso che sia prof a

interrogarmi”.

In questo modo Hany si assume il ruolo della “saggia”, ma anche di quella che sa dare sostegno. Con la sua spiegazione e l’ascolto dell’amica, mostra di comprendere lo stato d’animo di Jessy e di trovare il modo giusto per superarlo.

Allo stesso modo, quando le amiche dicono di non aver voglia di fare qualche materia, lei rassicura: “Beh, dai un’ora passa”…

Accanto alla sua dolcezza, Hany mostra di aver le idee chiare e di sapere i suoi diritti, tanto che un giorno va dal rappresentante di classe e gli rivolge una proposta, che è anche una critica: “Ma i rappresentanti di classe non dovrebbero dir per ieri il

consiglio? A me interessa”.

La sua assenza o semplicemente un ritardo non passano inosservati e creano un certo allarme: così un giorno durante un appello in cui Hany non c’è, Sabry avvisa: “Beh

dovrebbe arrivare!”, mentre Ila le chiede se l’ha sentita, altri ipotizzano sia in ritardo

per la nebbia, ma intanto Hany entra e tutti la salutano calorosamente.

Hany, del resto, è stata subito accolta dagli altri e gli insegnanti credono che ciò sia dovuto al suo carattere dolce. La coordinatrice di classe mi spiega che in 3^ le ragazze hanno regalato un cellulare alla sikh, perché non l’aveva, così quando c’è stato lo tsunami e lei era in India, i compagni la cercavano. Hany, però, non rispondeva e i ragazzi, preoccupati, hanno chiesto ai professori, durante le vacanze di Natale, di interessarsi. Poiché non c’erano notizie, tutti erano in ansia e quando è tornata le hanno fatto una festa.

Hany mostra di apprezzare particolarmente i suoi compagni, tanto che si dichiara “fortunata” a stare con loro. Alle amiche, poi, affida i suoi racconti e con Gemma parla anche di un uomo che sceglierà e dovrà conoscere, smentendo tra l’altro, inconsapevolmente, i docenti che temevano le sue nozze imminenti (invece, dal suo racconto pare che ancora deve trovare il ragazzo).

13.2.1 Un’amicizia particolare: Hany e Sabry

Con Sabry, Hany ha un rapporto complesso: sono spesso assieme, si cercano, si confrontano, partecipano agli eventi l’una dell’altra, ma poi si lanciano frasi dure e non si risparmiano nulla.

Innanzitutto, anche Hany e Sabry, come gli altri compagni, tessono vari discorsi e scambi non-verbali cercando di non farsi notare e non disturbare: usano un tono basso, spesso ricorrono a scritte o soprattutto a sguardi d’intesa e complicità, raramente ottengono le attenzioni dei professori, anche perchè sfruttano i momenti in cui i docenti non le guardano e quelle fasi che ritengono meno stimolanti (mentre si correggono compiti, ci sono interrogazioni…). Quando, però, la comunicazione tra pari viene a conoscenza del professore di turno, si crea lo stupore e si mina la segretezza del rapporto: infatti, un giorno Sabry chiede a Hany la pagina del testo su cui stanno leggendo, la professoressa sente e le risponde, le due si guardano stupite e sorridono imbarazzate.

Benché Hany voglia mantenere un comportamento “ideale” a scuola, a volte l’amica la coinvolge e travolge con i suoi scherzi, come quando questa finge un pianto (che si sente) e Hany ride accasciandosi sul banco.

scontra con l’obiettivo della sikh di comportarsi in modo adeguato e con il conseguente imbarazzo di chi devia dalle regole. Un giorno, ad esempio, Sabry vuole che Hany si metta in posa come se facesse basket, per ritrarla. Hany abbozza la posa, Sabry la corregge e la sikh dice di vergognarsi, ride, abbassa il braccio, che Sabry le mette in posizione da tiro a canestro. Hany non vuole farsi vedere e le due discutono: Sabry la sgrida perché non tenta, Hany non vuole, ma, dicendo che non sa come si gioca, riprova, infine ride e desiste... Qui si nota così, da una parte, la difficoltà di mediare tra due finalità diverse dello stare a scuola, dall’altra la strategia di Hany di non apparire fuori dai crismi della buona allieva. La giovane tenta di assecondare l’amica, ma avendo a cuore la rappresentazione di sé, che dà, e il non farsi scoprire.

Di certo la compagna di banco la allieta e la diverte, come quando, vedendola assorta, le ruba la sciarpa, facendo sì che Hany giochi a riprenderla, o ancora quando Sabry, mettendosi un guanto in testa, chiama l’amica e la fa sorridere. Forse in certi casi Hany supera momenti di stanchezza o noia grazie ai giochetti dell’altra, ma certamente questo è uno spazio privato dove le compagne si prendono del tempo per sé.

Hany, da parte sua, si mostra sempre disponibile verso l’amica: più volte le passa i compiti o suggerisce, anche quando i docenti fanno le domande alla classe. Un giorno, ad esempio, il professore chiama uno a uno per avere una risposta (nessuno la sa), Hany sorride e Sabry, capendo che l’amica è preparata, le chiede aiuto; la sikh le risponde e Sabry, annuendo, alza la mano, sfruttando l’indizio. L’interpretazione a tali atteggiamenti, di fatto, può essere colta da quanto la stessa Hany dice a Sabry, quando quest’ultima le fa notare che l’ha raggiunta come votazioni: “Non sei in competizione

con me, eh!”.

La nostra sikh, infatti, proprio partendo da tale prospettiva non disdegna neppure aiuti più sostanziosi alla compagna, ma se la docente, come nel caso riportato qui di seguito, mostra il suo disappunto, subito Hany privilegia il suo ruolo di brava studente:

Hany va da Sabry e la professoressa: “Perché Hany stai vasculando attorno a Sabry?” e Sabry: “Non può vivere senza di me!”, Hany ride e la prof. D: “Cerca di smettere, se la conosci la eviti. È mezz’ora che l’aiuti, adesso fa da sola”, ridono. Hany: “Mi ha chiesto un’informazione”, la professoressa invita a far da sé e Hany sorridente dice a Sabry: “Allora arrangiati”. La prof. D a Hany: “Brava, ogni tanto dille: rangiate! [nd: arrangiati, in dialetto cremonese]”… risate.

ad esempio, dopo un intervallo la sgrida con queste parole: “Sempre in giro! Mangi ora

che suona?”.

Parallelamente mostra di esser molto attenta e sensibile agli stati d’animo di Sabry e di aver una certa autorevolezza nei confronti dei compagni. Un giorno infatti, tutti si lamentano per come il prof. P. ha trattato Sabry, ma la ragazza sta piangendo, Hany se ne accorge e basta un suo gesto per far sì che gli altri cambino argomento.

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