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4.3 La normativa in materia d’asilo: status e procedura per il riconoscimento

4.3.1 Le tipologie di protezione

Dopo aver fornito un quadro della normativa spagnola in materia di asilo, nel presente paragrafo verranno esposte le tipologie di protezioni che possono essere riconosciute dalle autorità spagnole ai richiedenti, in seguito alla presentazione della domanda e all’analisi del caso specifico: si tratta dello status di rifugiato e di quello di beneficiario di protezione sussidiaria, a cui si aggiunge anche il permesso di residenza per ragioni umanitarie.

Sulla base dell’articolo 3 della Legge 12/2009

la condizione di rifugiato viene riconosciuta ad ogni persona che, per un fondato timore di essere perseguitata per motivi di razza, religione, nazionalità, opinioni politiche, appartenenza ad un determinato gruppo sociale, di genere o di orientamento sessuale, si trovi fuori dal Paese di cui è

65 Testo originale: Art. 38. Solicitudes de protección internacional en Embajadas y Consulados: con el fin

de atender casos que se presenten fuera del territorio nacional, siempre y cuando el solicitante no sea nacional del país en que se encuentre la Representación diplomática y corra peligro su integridad física, los Embajadores de España podrán promover el traslado del o de los solicitantes de asilo a España para hacer posible la presentación de la solicitud conforme al procedimiento previsto en esta Ley.

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nazionale e non possa o, a causa del suddetto timore, non voglia invocare la protezione di tale Paese […]66 (Traduzione della scrivente, Ley 12/2009, art. 3).

Si sottolinea ancora una volta che, ai presupposti contenuti all’interno della Convenzione di Ginevra, la normativa spagnola aggiunge espressamente la questione della persecuzione per motivi legati al genere e all’orientamento sessuale.

Sulla base dell’articolo 4 della medesima Legge, la protezione sussidiaria verrà invece riconosciuta a

persone di altri paesi e agli apolidi che, sebbene non soddisfino i requisiti per ottenere l’asilo o essere riconosciute come rifugiate, pero rispetto alle quali si hanno motivi fondati per credere che, se facessero ritorno al Paese di origine, nel caso dei nazionali, o a quello della precedente residenza abituale, nel caso degli apolidi, si ritroverebbero di fronte ad un rischio reale di soffrire per uno o più danni gravi67 tra quelli previsti all’art 10 di questa Legge, e che non possono, o, a causa del sopracitato

rischio, non vogliono invocare la protezione del Paese in questione […]68 (traduzione della scrivente,

Ley 12/2009, art. 4).

Oltre alle due tipologie di protezione appena elencate, l’ordinamento spagnolo (nello specifico la Ley Orgánica 4/2000 e il corrispettivo Regolamento) prevede la possibilità di autorizzare la residenza temporanea (ovvero per un periodo da novanta giorni a cinque anni, a seconda del caso) in territorio spagnolo per circostanze eccezionali quali, ad esempio, “ragioni umanitarie, collaborazione con autorità pubbliche, ragioni di sicurezza nazionale o interesse pubblico”69

(traduzione della scrivente, Reglamento de la Ley Orgánica 4/2000, art. 123.1). Nel presente

66 Testo originale: La condición de refugiado se reconoce a toda persona que, debido a fundados temores

de ser perseguida por motivos de raza, religión, nacionalidad, opiniones políticas, pertenencia a determinado grupo social, de género u orientación sexual, se encuentra fuera del país de su nacionalidad y no puede o, a causa de dichos temores, no quiere acogerse a la protección de tal país […].

67 Con l’espressione “danni gravi”, si fa riferimento alle seguenti tipologie di atti, elencati all’art. 10 della

stessa Legge e in linea con quanto si afferma nella Convenzione di Ginevra del 1951: - Condanna alla pena di morte o il rischio della sua esecuzione materiale. - Tortura e trattamenti disumani o degradanti.

- Minacce gravi contro la vita e l’integrità dei civili, motivate da una violenza indiscriminata in situazioni di conflitto internazionale o interno.

68 Testo originale: a las personas de otros países y a los apátridas que, sin reunir los requisitos para obtener

el asilo o ser reconocidas como refugiadas, pero respecto de las cuales se den motivos fundados para creer que si regresasen a su país de origen en el caso de los nacionales o, al de su anterior residencia habitual en el caso de los apátridas, se enfrentarían a un riesgo real de sufrir alguno de los daños graves previstos en el artículo 10 de esta Ley, y que no pueden o, a causa de dicho riesgo, no quieren, acogerse a la protección del país de que se trate […].

69 Testo originale: “razones humanitarias, colaboración con autoridades públicas o razones de seguridad

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lavoro risulta di evidente importanza l’autorizzazione di residenza temporanea per ragioni umanitarie poiché è concessa a:

1. Stranieri vittima di reati […] in cui vi sia la circostanza aggravante della sua commissione por motivi razzisti, antisemiti o di altra classe di discriminazione […] o di reati dovuti a condotte violente realizzate nell’ambiente familiare […]

2. Stranieri che attestino di avere una malattia sopravvenuta di carattere grave che richieda un’assistenza sanitaria specializzata, inaccessibile nel paese di origine, e che il fatto di interromperla o di non riceverla presupponga un grave rischio per la sua salute o la vita […]

3. Stranieri che attestino che il loro trasferimento al Paese di cui sono originari o dal quale provengono, con il fine di richiedere il visto che corrisponde loro, implichi un pericolo per la loro sicurezza o per quella della loro famiglia, e che riuniscono gli altri requisiti per ottenere un’autorizzazione temporale di residenza o di residenza e lavoro70 (traduzione della scrivente, Reglamento de la Ley Orgánica

4/2000, art. 126).

In relazione alla concessione dei permessi di residenza temporanea per ragioni umanitarie, inoltre, la Legge sull’Asilo afferma che anche coloro a cui sia stata denegata la richiesta di protezione internazionale possono fare richiesta di ottenimento per tale autorizzazione di residenza: ad esempio, contempla esplicitamente la possibilità che tale autorizzazione venga concessa in casi di particolare vulnerabilità che non presentano i requisiti per il riconoscimento di protezione internazionale, come i minori, minori non accompagnati, donne incinte, vittime di tratta, vittime di torture, stupri o altre modalità di violenza fisica e psicologica, persone con disabilità, fra altri casi (CEAR, 2014). La durata di questa autorizzazione, in virtù della sua eccezionalità, corrisponde ad un anno: è rinnovabile solamente qualora, al momento del rinnovo, le autorità competenti stabiliscano che continuano a sussistere le motivazioni che precedentemente portarono alla sua concessione.

70 Testo originale: 1. A los extranjeros víctimas de los delitos […] en los que haya concurrido la circunstancia

agravante de comisión por motivos racistas, antisemitas o de otra clase de discriminación […] o de delitos por conductas violentas ejercidas en el entorno familiar […]

2. A los extranjeros que acrediten sufrir una enfermedad sobrevenida de carácter grave que requiera asistencia sanitaria especializada, no accesible en su país de origen, y que el hecho de ser interrumpida o de no recibirla suponga un grave riesgo para la salud o la vida […]

3. A los extranjeros que acrediten que su traslado al país del que son originarios o proceden, a efectos de solicitar el visado que corresponda, implica un peligro para su seguridad o la de su familia, y que reúnen los demás requisitos para obtener una autorización temporal de residencia o de residencia y trabajo.

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