Gli aiuti fiscali, è necessario metterlo immediatamente in evidenza, costituiscono solamente un sottoinsieme degli aiuti di Stato in genere e, nella quasi totalità dei casi, non si concretizzano in una erogazione di risorse statali ma nella rinuncia, da parte dell’apparato pubblico, a una entrata di carattere tributario.
L’incompatibilità degli aiuti di Stato con il mercato interno è sancita dall’art. 107, par. 1, del TFUE16, il quale distingue gli interventi statali in funzione dei loro effetti e non a seconda della loro causa o del loro scopo. Difatti, questi sono vietati nella misura in cui falsino o minaccino di falsare la concorrenza, condizione dalla quale il mercato interno non può prescindere.
Giurisprudenza e dottrina hanno individuato quattro elementi costitutivi della nozione di aiuto di Stato17.
15 Per un approfondimento di questo aspetto, si rimanda a G.COTTANI, La procedura di controllo, in L.
SALVINI (a cura di), Aiuti di Stato in materia fiscale, Padova, 2007, pp. 305 ss.
16 Art. 107, par. 1, TFUE:
«Salvo deroghe contemplate dai trattati, sono incompatibili con il mercato interno, nella misura in cui incidano sugli scambi tra Stati membri, gli aiuti concessi dagli Stati, ovvero mediante risorse statali, sotto qualsiasi forma che, favorendo talune imprese o talune produzioni, falsino o minaccino di falsare la concorrenza».
17 Per un approfondimento sulla nozione di aiuto di Stato, a titolo esemplificativo ma non esaustivo, si
rinvia a F.ROCCATAGLIATA-S.MEDICI, Normativa comunitaria in materia di aiuti concessi dallo Stato
alle imprese sotto forma di agevolazioni fiscali, in Riv. dir. pubbl. com., 1998, nn. 3/4, pp. 633 ss.; A.E.
LA SCALA, Il divieto di aiuti di stato e le misure fiscali di vantaggio nel quadro della politica regionale
dell’Unione Europea e degli stati membri, in Dir. prat. trib. int., 2005, n. 1, pp. 37 ss.; G.FRANSONI,
Profili fiscali della disciplina comunitaria degli aiuti di stato, Pisa, 2007, pp. 10 ss.; F. FICHERA, Gli aiuti
fiscali nell’ordinamento comunitario, in Riv. dir. fin. sc. fin., 1998, n. 1, pp. 98 ss.; W.SCHÖN, Taxation
and State aid law in the European Union, in Common Market Law Review, 1999, n. 5, pp. 919 ss.; F.
RASI, I confini della nozione, in L.SALVINI (a cura di), Aiuti di Stato in materia fiscale, Padova, 2007, pp.
Infatti, viene così definita ogni disposizione che conferisca un vantaggio economico al beneficiario falsando o minacciando di falsare la concorrenza. In secondo luogo, questa misura deve essere imputabile a risorse statali. Il beneficiario, inoltre, deve essere un’impresa o una produzione. Infine, vi deve essere selettività.
Dei quattro punti che costituiscono la nozione di aiuto di Stato, quello più interessante da analizzare è senz’altro il concetto di selettività. Questo, in effetti, benché facilmente definibile in termini generali, è particolarmente complicato da delineare quando si deve applicare al caso concreto18.
Su questo profilo la giurisprudenza della Corte di Giustizia è molto ampia ma tutt’altro che consolidata. Questo è sicuramente dovuto al fatto che la giurisprudenza europea in materia di aiuti di Stato ha segnato una importante evoluzione nel recente passato, soprattutto per quel che concerne la nozione di selettività, la quale è tuttora in continua evoluzione e presenta molti profili di estremo interesse. Per questa ragione ora si procederà a una analisi specifica delle tappe più significative che hanno caratterizzato la trasformazione di questo concetto.
cura di), Agevolazioni fiscali e aiuti di Stato, Napoli, 2009, pp. 129 ss.; G. CAPUTI, La selettività in
generale, in M. INGROSSO-G. TESAURO (a cura di), Agevolazioni fiscali e aiuti di Stato, Napoli, 2009, pp. 191 ss.; P.BORIA, Diritto tributario europeo, cit., pp. 219 ss.; E.TRAVERSA, L’autonomie fiscale des
Régions et des collectivités locales face au droit communautaire, cit., pp. 392 ss., C. FONTANA, Gli aiuti
di Stato di natura fiscale, Torino, 2012, pp. 40 ss.; R. FRANZÈ, I "tributi di scopo" nella disciplina
comunitaria degli aiuti di Stato alle imprese, in Dir. pubbl. comp. eur.,2005, n. 2, pp. 865 ss.; A.MARTÍN
JIMÉNEZ, El concepto de ayuda de Estado y las normas tributarias: problemas de delimitación del ambito
de aplicación del art. 87.1 TCE, in Noticias de la Unión Europea,2001,n. 196, pp. 87 ss. e ad A.MARTÍN
JIMÉNEZ, El concepto de ayuda de Estado y las normas tributarias en materia de imposición directa:
estado de la cuestión, in Noticias de la Unión Europea, 2012, n. 324, pp. 38 ss.
18 G.FRANSONI, Profili fiscali della disciplina comunitaria degli aiuti di stato, cit., p. 13, dove viene
posto in evidenza che «in realtà, l’esperienza giurisprudenziale ha dimostrato che quello della selettività costituisce uno dei profili di più complesso accertamento, in quanto la linea di confine fra discipline speciali e discipline generali può risultare assai sfumata se valutata in rapporto alle concrete ipotesi applicative»; S.MORENO GONZÁLEZ, Tendencias recientes de la jurisprudencia comunitaria en materia
de ayudas de estado de naturaleza tributaria, in Revista Española de Derecho Financiero, 2006, n. 132,
p. 14, la quale, a proposito della selettività, sottolinea che «sin duda éste es uno de los criterios
integrantes del concepto «ayuda de estado» que plantea los problemas más delicados porque, aunque desde una perspectiva teórica pueda resultar relativamente sencillo trazar la línea divisoria entre una medida general y otra selectiva, en la práctica la distinción se muestra mucho más complicada»; C.H.
PANAYI, State Aid and Tax: the Third Way?, in International Tax Review, 2004, nn. 6/7, p. 304; P.
PISTONE, Smart Tax Competition and the Geographical Boundaries of Taxing Jurisdictions: Countering
Selective Advantages Amidst Disparities, in Intertax, 2012, n. 2, p. 87 e H. DRABBE, The Test of
Selectivity in State Aid Litigation: The Relevance of Drawing Internal and External Comparisons to Identify the Reference Framework, in A.RUST-C.MICHEAU (edited by), State Aid and Tax Law, The