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Promuovere i cambiamenti in sanità attraverso la Formazione sul Campo: un’esperienza da condividere

G. Giannetti, M. L. De Marchi, D. Costa, L. Carnevale e A. Fontana

Direzione Medica Presidi Ospedalieri, Qualità, Direzione Sanitaria Aziendale

Abstract

Il corso di Formazione sul Consenso Informato, nei PP.OO. Riuniti ASL NO, è stato pianificato nell’ambito delle attività dell’Unità Gestione Rischio Aziendale (UGR) in un’ottica di crescita professionale basata non solo sullo sviluppo delle conoscenze e del sapere in generale, ma anche delle competenze tecnico-professionale, emozionale, relazionale, giuridica ed etica applicate alle criticità del proprio contesto lavorativo.1 L’evento formativo ha risposto a quanto indicato dal Ministero

della Salute negli obiettivi formativi di interesse nazionale[2].

Obiettivi

L’esperienza condotta presso l’ASL NO testimonia come l’UGR dell’ASL NO sia riuscita ad accrescere la professionalità dei singoli specialisti ed a potenziare la comunicazione, fra medici e pazienti, all’interno della propria organizzazione sanitaria, attraverso l’apprendimento sul campo, utilizzando un evento formativo ECM (educazione continua in medicina)[3] intitolato: “Consenso Informato: formalità

burocratica o strumento di prevenzione del rischio clinico?”, della durata di due pomeriggi, tenutosi nell’anno 2007 presso il P.O. di Borgomanero e destinato ai medici che operano nelle strutture aziendali.

Metodi

Le determinanti che hanno portato l’UGR ASL NO ad organizzare un corso di apprendimento sul campo sono state: la necessità di divulgare la procedura aziendale sul consenso informato ed il contesto organizzativo favorevole alla formazione come strumento di evoluzione[4]. Prima degli incontri sono

state definite le metodologie e le tecniche didattiche[5] volte a raggiungere come principale obiettivo la

predisposizione ed un omogeneo utilizzo delle schede di consenso informato e dei moduli (per maggiorenni e minorenni) standardizzati in tutta l’ASL NO. Il corso si è tenuto nella sede di uno dei Presidi Ospedalieri dell’Azienda Sanitaria per rafforzare la cultura di appartenenza al luogo di lavoro che quindi è divenuto il setting privilegiato del processo di miglioramento. I formatori del corso, esperti di diverse professionalità sanitarie (Direttore Sanitario, Medico Legale, Psicologo, ecc.), sono stati individuati fra gli specialisti che operano all’interno dell’Azienda Sanitaria ed, in particolare, fra i componenti dell’UGR in modo da rendere il corso il più possibile coerente alla realtà e rispondente alle problematiche concrete che quotidianamente necessitano di soluzioni[6].

I medici specialisti, che hanno partecipato al corso, sono stati coinvolti direttamente mediante la partecipazione attiva, durante le lezioni in aula, e successivamente con l’applicazione pratica delle lezioni in quanto, per conseguire i crediti ECM, ogni partecipante ha dovuto elaborare minimo una scheda di consenso informato secondo le nuove istruzioni operative definite nella procedura aziendale. Le relazioni esposte durante il corso hanno avuto un approccio di tipo costruttivo basato sull’analisi delle competenze e sull’integrazione delle dimensioni cognitive (sapere), tecnico-funzionali (saper fare) e socio-comportamentali (saper essere).

Quindi partendo dall’apprendimento guidato dai contenuti (importanza dell’informazione e del coinvolgimento del paziente nell’iter diagnostico-terapeutico, aspetti etici e legali, nozioni di rischio clinico, ecc.), si è passati all’apprendimento guidato dall’azione (soluzione del problema con sostituzione dei vari tipi di documenti sul consenso all’interno dell’azienda ed istituzione di un solo modello di scheda per il consenso e due moduli standardizzati), per poi terminare con l’apprendimento guidato dalle relazioni (apprendimento tacito di esperienze e valori profondi). Durante le ore di aula sono stati presentati, analizzati e discussi dei casi reali che hanno reso più interattiva la lezione[7].

A chiusura del corso sono stati identificati tre tutor, tre componenti del team UGR, che hanno seguito l’affiancamento8 degli specialisti nell’elaborazione delle schede, hanno valutato la rispondenza di tutti i

requisiti stabiliti nella procedura aziendale ed hanno, con la supervisione del Direttore Sanitario, approvato e dichiarate applicabili le schede di consenso informato.

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Risultati

A fronte di un atteso del 100% di adesione con la produzione di almeno una scheda di consenso informato per ciascuna struttura partecipante, si sono registrati i seguenti risultati:

N° partecipanti effettivi N° invitati al corso % adesione

40 40 100%

N° schede prodotte N° schede attese Δ rispetto all’atteso

54 40 + 35 %

Su 22 strutture che hanno partecipato, la Struttura che ha elaborato il maggior numero di schede di CI, in totale 7, è stata l’Unità Operativa Cure Palliative. La SSvDip. Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva, la SC Nefrologia e Dialisi e la SC Cardiologia hanno prodotto ognuna 5 schede di CI. La SC Medicina ha realizzato 4 schede di CI. La SSvDip. Oncologia, la SC Oculistica, la SC Anestesia e Rianimazione, SC Anatomia Patologica e Citologia Diagnostica, SC Radiodiagnostica, SC Pediatria Neonatologia, SC Medicina Legale e dello Sport, SC SerT, SS Servizio Igiene e Sanità Pubblica e ciascun specialista ambulatoriale hanno strutturato una sola scheda di CI. Le altre rimanenti Strutture, che hanno aderito al corso formativo, hanno preparato 2 o 3 schede di CI. Delle 54 schede di CI elaborate 19 riguardano esami diagnostici e 35 sono relative a trattamenti terapeutici medico/chirurgici. Dei 40 medici specialisti partecipanti all’evento formativo: 5 appartengono alla SC Medicina, 2 alla SC Chirurgia Generale, SC Cardiologia, SC Urologia, SC Ortopedia Traumatologia, SSvDip Allergologia e SC Anestesia e Rianimazione ed 1 a tutte le altre Strutture che hanno aderito. Il corso di formazione ha permesso inoltre di individuare, per ogni struttura dell’azienda, un referente per il consenso informato con il mandato di identificare gli interventi per cui raccogliere il CI secondo la procedura, redigendo apposito elenco, e di svolgere un’attività di comunicazione ed interazione trasversale tra la struttura di appartenenza e i referenti dell’UGR. Il giudizio finale dei partecipanti sull’efficacia che il corso ha avuto, sulla loro formazione continua, è evidenziata dal seguente grafico:

1 0 2 30 7 0 5 10 15 20 25 30 35 inefficace parzialmente efficace abbastanza efficace efficace molto efficace molto efficace efficace abbastanza efficace parzialmente efficace inefficace Conclusioni

La letteratura scientifica internazionale, in relazione anche alle aree della clinical governance[9], riporta

numerose evidenze sulla necessità di coinvolgere maggiormente i pazienti nelle decisioni dei percorsi diagnostico-terapeutici da effettuare, senza influire negativamente, ma spiegando dettagliatamente i benefici, i rischi e le alternative possibili[10]. Per poter dare un’adeguata informazione al paziente11,12

non solo si necessita, all’interno delle aziende sanitarie, di una metodologia comune di interazione ma anche di eventi formativi che forniscano agli operatori gli strumenti cognitivi necessari per applicarla. Il corso di formazione sul consenso informato realizzato dall’UGR dei PP.OO. Riuniti ASL NO ha superato le aspettative che gli stessi organizzatori si erano prefissati a tal punto che in questo anno è stata programmata un’altra edizione che ha lo stesso target e gli stessi docenti della precedente. Gli eccellenti risultati ottenuti scaturiscono da una ponderata preparazione e pianificazione del corso, che i componenti dell’UGR hanno svolto per identificare le specifiche esigenze di apprendimento, dall’adattabilità e dalla flessibilità che i docenti hanno mostrato nello svolgimento della didattica, rispondendo alle numerose e svariate domande poste, e da un costate e paziente lavoro di affiancamento, realizzato da un piccolo gruppo multidisciplinare che è riuscito a far applicare in pratica le nozioni esposte nel corso ed a valorizzarne i contenuti. L’esperienza che l’UGR intende condividere consiste nel favorire, durante l’organizzare di un corso di formazione sul campo, le attività didattiche che affrontino le criticità aziendali percepite come rilevanti, docenti interni capaci di motivare i corsisti e l’utilizzo di metodologie interattive che provochino un cambiamento specificatamente predefinito.

Inoltre l’esperienza del corso di formazione sul campo ha permesso all’UGR di sperimentare una tipologia di aggiornamento continuo in medicina che si è rivelata particolarmente applicabile anche per i corsi di formazione sulla gestione del rischio clinico. La nuova sfida che ora l’UGR intende intraprendere è quella di proporre in Azienda dei corsi di formazione sul campo per l’implementazione delle nuove procedure elaborate sulle ultime raccomandazioni del Ministero della Salute.

Riferimenti bibliografici

6Belleri, G.

2007 L’acquisizione delle competenze assistenziali privilegia la pratica, A&M Formazione, n. 8, Novembre

7Bienstock, J. L., Katz, N. T., Cox, S. M., Hueppchen, N., Erickson, S. e Puscheck, E. E

2007 To the point: medical education reviews—providing feedback, American Journal of obstretics and gynecology Volume 196(6), June, p 508–513.

3Biocca, M. et al.

2007 Educazione continua in medicina in Emilia-Romagna Rapporto 2002-2006, Agenzia Sanitaria Regionale Dossier 150

9Damiani, G. e Ricciardi, G.

2004 Manuale di Programmazione ed Organizzazione Sanitaria, Idelson Gnocchi, Napoli

12Davison, B. J., Parker, P. A., Goldenberg, S. L.

2004 Patients' preferences for communicating a prostate cancer diagnosis and participating in medical decision-making, BJU Int., Gennaio, 93(1):47-51

11Edwards, A., Elwyn, G., Hood, K., Atwell, C., Robling, M., Houston, H., Kinnersley, P. e

Russell, I.

2004 Study Steering Group Patient-based outcome results from a cluster randomized trial of shared decision making skill development and use of risk communication aids in general practice, Fam Pract, Agosto, 21(4):347-54.

5Knowles, M. S.

1999 Quando l’adulto impara, Milano, Franco Angeli

1Pencheon, D., Guest, C., Melzer, D. e Gray, J. A. M.

2004 Manuale Oxford della pratica in Sanità Pubblica, Ed. Italiana a cura di Renga, G., Torino Centro Scientifico Editore

4Pisacane, A. e Continisio, I.

2007 Come fare Educazione Continua in Medicina, Il Pensiero Scientifico Editore

10Say, R., Murtagh, M. e Thomson, R.

2006 Patients' preference for involvement in medical decision making: a narrative review, Patient Educ Couns, Febbraio, 60(2):102-14

8Thomson O’Brien, M. A. et al.

2003 Continuing education meeting and workshops: effects on professional practice and health care outcomes (Cochrane review) In: The Cochrane Library, Issue 1

2www.ministerosalute.it/ecm/presentazione/obiettivinazionali del 08/03/2008

INDIRIZZO COMPLETO DEL PRIMO AUTORE Cognome e Nome Giannetti Giovanna

Ente di appartenenza Azienda Sanitaria Locale NO di Novara

Luogo e CAP Borgomanero - 28021

Via/C.so/P.zza Viale Zoppis, 10

Tel. 0322/848307 Fax 0322/848301

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La valutazione della tutorship pedagogica e clinica:

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