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Verso un sistema di Accreditamento Regionale Piemontese della Formazione sul Campo (FSC)

Alda Cosola

Coordinatrice del progetto A.Re.S.S. “FORMAZIONE ECM”

La definizione “formazione sul campo” evoca il terreno, ovvero il livello base, il campo appunto su cui nascono e poggiano le radici delle piante.

Così osservando nel campo una pianticella assai comune denominata Dente di Leone (Taraxacum officinale) si può notare che presenta alcune caratteristiche per diventare metafora della “formazione sul campo”:

- fiorisce in questi giorni di primavera – come questo convegno

- è una piantina bassa – come è bassa ancora la riflessione sulla “formazione sul campo”

- la forma della sua corolla favorisce il processo di disseminazione – è proprio di disseminazione ci stiamo occupando attraverso questa giornata di convegno

- vive in prati, terreni incolti, boschi –tutti i terreni culturali possono accoglierla - è una pianta perenne – stiamo per avviare un lavoro duraturo e importante - è una pianta officinale – aiuta cioè a migliorare la qualità della formazione

Ma allora fuor di metafora occorre chiedersi su quale terreno può poggiare oggi la Formazione sul campo in Piemonte.

Il contesto

La Regione Piemonte ha approvato nel dicembre 2007 la delibera che definisce il sistema regionale per la Formazione continua in sanità e affida all’Agenzia Regionale per i Servizi sanitari la gestione del processo di accreditamento per gli eventi formativi. Dal 10 gennaio è stata avviata una prima fase provvisoria e sperimentale per permettere agli organizzatori pubblici di formazione di non interrompere la propria attività formativa a seguito delle ultime novità legislative. Infatti da un lato con il 31.12.2007 si andava a chiudere la fase sperimentale dell’Educazione Continua in Medicina (ECM) Nazionale, durata dal 2002 al 2007, per dare avvio ad un complessivo riordino del sistema nazionale per la Formazione Continua. Il sistema ECM nazionale era fino ad allora il riferimento per l’accreditamento degli eventi formativi, al quale tutti gli organizzatori di formazione presenti ed operanti sul territorio piemontese si erano rivolti in assenza di un sistema di riferimento regionale. D’altro canto la normativa regionale di riordino del sistema sanitario, andava a ridefinire le nuove Aziende sanitarie articolandole in tre tipologie: locali, ospedaliere e ospedaliero - universitarie, frutto di un nuovo disegno territoriale per la sanità piemontese, nel quale dal 1 gennaio 2008 non sarebbero più esistite le vecchie aziende. Pertanto l’accreditamento degli eventi formativi a livello delle singole aziende avrebbe avuto un’inevitabile battuta d’arresto. L’A.Re.S.S. è incaricato dalla Regione Piemonte nel 2007 di avviare un progetto per la gestione della Formazione ECM. Dal giugno 2007 il gruppo di lavoro individuato per tale progetto esamina la situazione organizzativa delle aziende sanitarie piemontesi e avvia un confronto con modelli regionali per la formazione continua in uso in altre regioni d’Italia. Quindi individua una piattaforma informatica idonea per la raccolta dei dati e fissa le modalità per avviare un accreditamento a livello regionale degli eventi residenziali. Il sistema ottiene il consenso di tutti gli organizzatori pubblici di formazione e l’accreditamento regionale prende avvio il 10 gennaio 2008.

La situazione

Dal monitoraggio dei primi tre mesi possiamo riflettere su qualche dato quantitativo, ma ancora su pochi dati qualitativi. Al 31 marzo 2008 erano stati inseriti in piattaforma 502 eventi formativi

residenziali. Ad un’analisi più dettagliata compiuta lo scorso 2 aprile, a due giorni dal convegno, si può osservare quanto segue.

Eventi

Dalla tabella emerge che sono attualmente inseriti e gestiti in piattaforma 513 eventi residenziali

Numero Corsi Numero Edizioni Previste Numero Edizioni Svolte Numero Edizioni Chiuse Numero Edizioni

Autorizzate %(svolte/chiuse) Sponsor

513 1514 281 255 69 90.75 18

Fornitori

I Fornitori pubblici registrati in piattaforma sono 52

I Fornitori pubblici che hanno presentato eventi al 30 marzo sono 30.

Destinatari

I destinatari della formazione previsti nelle edizioni di corsi già inseriti da fornitori pubblici di formazione (profilo B) sono 41.795, mentre i partecipanti effettivi alle 281 edizioni realizzate sono stati 5.243. A questi vanno aggiunti 47 operatori che hanno partecipato alla prima edizione di un corso organizzato da un ente professionale (Ordine o collegio) appartenente al profilo D.

Obiettivi regionali

Sono stati poi esaminati gli obiettivi regionali ( o ambiti del piano) che sono stati scelti con maggiore frequenza dagli organizzatori di formazione. Ecco i primi sette obiettivi maggiormente scelti nella progettazione regionale.

Aree tematiche

In piattaforma tutti gli eventi inseriti sono catalogati sulla base dell’area tematica cui afferiscono. Ecco in tabella le aree tematiche maggiormente scelte, con il numero di eventi correlati.

22 RETE OSPEDALIERA

Sviluppo dei modelli organizzativi di tipo dipartimentale e di governo clinico alla base delle attività di ricovero

15 SENZA CREDITI REGIONALI

14 PROMOZIONE DELLA SALUTE E PREVENZIONE

Salute e sicurezza in ambienti di vita

13 GOVERNO DEL SISTEMA

Gestione del Cambiamento organizzativo

12 PROMOZIONE DELLA SALUTE E PREVENZIONE

Sviluppo delle competenze relative alla Comunicazione e all’Ascolto

11 GOVERNO DEL SISTEMA

Sviluppo della cultura di umanizzazione dei servizi

10 PROMOZIONE DELLA SALUTE E PREVENZIONE

Sviluppo e innovazione degli stili di lavoro e miglioramento del clima organizzativo

AREA EMERGENZA ED URGENZA 90

AREA COMUNICAZIONE E RELAZIONE 53

AREA METODOLOGICA 32

AREA GESTIONALE ORGANIZZATIVA 32

AREA SPECIALITÀ MEDICHE 32

AREA MATERNO INFANTILE 31

AREA SICUREZZA LUOGHI DI LAVORO 26

AREA PREVENZIONE 23

AREA CURE PRIMARIE E CONT ASSISTENZIALE 17

AREA DIAGNOSTICA 18

AREA RIABILITAZIONE 17

AREA SALUTE MENTALE 16

AREA QUALITÀ E RISK MANAGEMENT 14 AREA SPECIALITÀ CHIRURGICHE 14

AREA ONCOLOGICA 12

AREA INFORMATICA 12

51

Gli interventi della segreteria tecnica ECM in A.Re.S.S.

Occorre ora chiedersi, per tentare un’analisi qualitativa, su quali criticità la segreteria tecnica in A.Re.S.S. si è confrontata in questi primi tre mesi?

Principalmente con delle incongruenze. Per lo più i programmi non risultavano completi: il calcolo orario non corrispondeva a quanto dichiarato ovvero alcuni dati erano completamente mancanti, o ancora erano stati compiuti errori di inserimento dei dati ai quali il fornitore chiedeva alla segreteria di porre rimedio.

Va rilevato che i programmi inseriti in piattaforma per l’accreditamento sono stati esaminati ad uno ad uno nel dettaglio e che per la quasi totalità delle incongruenze rilevate sono state richieste integrazioni, per altro puntualmente fornite dagli organizzatori.

Se dovessimo sintetizzare in una frase il senso delle incongruenze rilevate potremmo dire che è

risultata scarsa un’adeguata progettazione dei corsi e una loro corretta divulgazione.

Per contro occorre riconoscere che lo sforzo organizzativo per accreditare gli eventi, dalla novità della piattaforma al breve lasso di tempo nel quale ha preso avvio il nuovo Sistema Regionale, giustifica alcuni errori legati soprattutto alla non precisa conoscenza dello strumento informatico.

Ma in ogni caso i risultati raggiunti e sin qui presentati danno prova di un grande e importantissimo lavoro condotto da A.Re.S.S. Piemonte, ma realizzato in modo sinergico e integrato con tutte le Aziende regionali e gli organizzatori pubblici di formazione.

Su quali elementi possiamo allora davvero contare per sviluppare la “formazione sul campo”in Piemonte?

- Una ricca e importante esperienza maturata dagli organizzatori pubblici di formazione

- La partecipazione attiva ed entusiasta dei fornitori accreditati, che hanno costituito una Rete dei Fornitori, in grado di confrontarsi alla pari e di conseguenza migliorare in modo continuo sul piano professionale e organizzativo.

- Dei professionisti attenti alla qualità dei corsi e spesso impegnati direttamente nella progettazione e realizzazione di corsi.

- Un gruppo di lavoro A.Re.S.S. che lavorerà sui criteri di accreditamento per la “formazione sul campo”.

- Un gruppo di lavoro A.Re.S.S. che lavorerà sulle ricadute organizzative della formazione e dunque anche della FSC.

E ancora occorre avviare un approfondito studio per affrontare le seguenti criticità:

- Individuare competenze nuove e innovative per nuovi modalità di apprendimento (tutor e progettisti per la FSC)

- Sviluppare iniziative formative regionali sulle caratteristiche proprie della “formazione sul campo” - Sviluppare il portale regionale in costruzione per la formazione in sanità

- per raccogliere, condividere e archiviare materiali di apprendimento

- per offrire riviste e banche dati in consultazione per sostenere l’apprendimento dal e nel lavoro quotidiano.

In conclusione

- La FSC richiede nuove prospettive di riferimento - La FSC richiede una costruzione accurata del Progetto - Progettare FSC è diverso dal progettare eventi residenziali - Occorre definire gli obiettivi e non le attività da svolgere

- La presenza di un facilitatore /conduttore è un elemento nuovo e fondamentale

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