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PARTE SECONDA

4.4 Turismo oggi a Zanzibar 1 La taglia reale del fenomeno

Stando ai dati ufficiali forniti dal Governo, nel 2007 avrebbero visitato l‟arcipelago 143.283 turisti. È questo il dato ufficiale fornito dalla locale Commission for Tourism526; un dato assolutamente parziale e incompleto. Il dato sottostima il fenomeno. La rilevazione statistica condotta dalle istituzioni locali presenta infatti diverse carenze: il nodo cruciale sta nel modo in cui vengono raccolti i dati. Fondamentalmente sfuggono alle statistiche tutti quei turisti che raggiungono l‟arcipelago per via aerea dalla Tanzania continentale. Zanzibar ha due punti di entrata: porto e aeroporto. Mentre nel primo, l‟ufficio immigrazione registra ogni turista straniero, per chi arriva in aereo la procedura è diversa: si registra infatti solo chi arriva nell‟isola direttamente dall‟estero. Chi arriva dalla Tanzania continentale ha già ottenuto un visto e non ha bisogno di registrarsi all‟ufficio immigrazione. Di conseguenza, questa parte – rilevante – del flusso turistico non compare nei dati ufficiali.

Si tratta di un‟omissione significativa in quanto un numero elevato di turisti sceglie Zanzibar come tappa finale di un viaggio più lungo e con più destinazioni e quindi non arriva direttamente, dall‟estero, nell‟arcipelago527

.

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I „Turisti mancanti‟ sono quelli che arrivano con compagnie aeree dalla Tanzania continentale e che non sono inclusi nelle statistiche ufficiali, come spiegato successivamente. Le stime sui dati precedenti al 2007 non sono disponibili (LANGE 2008).

526 Il dato è stato reperito durante la Conferenza Tourism and Poverty organizzata da ACRA all‟interno del PPT;

ma è citato in più documenti. Tra gli altri: ELIAS 2009; BISHOP 2009; LANGE 2008.

527 La formula “Safari + Zanzibar”, per esempio, è comune e diffusa, tanto tra i turisti indipendenti quanto tra i

Le implicazioni di tale mancanza sono diverse e rilevanti e non solo, evidentemente, per chi studia il fenomeno.

I turisti “mancanti”, quelli che sfuggono alle statistiche, nel 2007 sarebbero stati – secondo una ricerca condotta da Jiddawi e Lange – oltre 75 mila528, il che significa che, in quell‟anno, il numero di turisti internazionali che hanno visitato l‟arcipelago sarebbe maggiore del 53% rispetto a quanto rilevato dalle statistiche ufficiali: si parla infatti di quasi 220 mila arrivi529.

La ricerca di Jiddawi e Lange è estremamente utile per capire la taglia reale del turismo zanzibarino. La trattazione che segue ne è una sintesi; la scelta di questa come fonte principale è arrivata dopo aver passato in rassegna i dati ufficiali e averne appurato l‟incompletezza. Un incontro con la Professoressa Lange e il racconto della sua ricerca hanno convinto chi scrive della qualità dei dati in questione. Del resto, non esistono ad oggi dati più completi e la ricerca condotta da Jiddawi e Lange ha colmato un vuoto importante530.

Jiddawi e Lange individuano 4 categorie di turismo, distinte in base all‟impatto economico e alla relazione con le comunità locali531:

1. All-inclusive package tourism. La classica formula del pacchetto turistico tutto incluso. Le strutture sono generalmente di proprietà straniera (fondamentalmente europea) per un‟offerta pensata e riservata a turisti stranieri. La spesa media per turista è di circa 123 $ al giorno. L‟interazione con i locali non è prioritaria così come non lo è la riduzione al minimo dell‟impatto ambientale.

2. Large-scale, up-market tourism. Turismo di larga scala e di alta qualità. Grandi hotel, stranieri, sia per turisti indipendenti che per turisti da pacchetto. La spesa media pro-capite si aggira sui 173 $ al giorno e gli impatti sull‟economia locale e sull‟ambiente variano: alcuni di questi hotel sono più attenti alle esigenze locali (sia in termini di ritorno economico che di rispetto dell‟ambiente), altri meno.

3. Small-scale, up-market tourism. Turismo più elitario, con numeri ridotti e turisti che spendono cifre elevate (un segmento elevato dell‟offerta, in termini economici e qualitativi). Questo tipo di turista arriva a spendere una media di 225 $ al giorno. Le strutture in questione tengono conto dell‟impatto ambientale della propria attività e cercano di mitigarlo. Allo stesso modo impiegano manodopera del posto e si impegnano per migliorare le condizioni di vita delle comunità locali.

4. Budget e Mid-range tourism. I “Budget tourists” sono viaggiatori indipendenti che si affidano a strutture a basso costo di proprietà locale che impiegano personale del luogo. Del segmento Mid-range invece fanno parte turisti, sia indipendenti che da pacchetto, con

528 La stima è il risultato di una ricerca condotta tra le 5 maggiori linee aeree che coprono le diverse tratte tra

l‟arcipelago e la terra ferma. Come turisti internazionali vengono identificati i viaggiatori che hanno acquistato un biglietto con tariffa per non residenti e quelli che hanno pagato in dollari americani piuttosto che in valuta locale (LANGE 2008).

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Per l‟esattezza, nel 2007 i turisti mancanti sarebbero 75.764. In totale quindi i turisti sarebbero 219.048. Il dato è riproposto ed esplorato in seguito (LANGE 2008; JIDDAWI, LANGE 2009).

530 Un‟altra ricerca, commissionata da ZATI (Zanzibar Association for Tourism Investors), arriva a dei dati

simili a quelli di Jiddawi e Lange. In tale ricerca si parla, sempre per il 2007, di 220 mila arrivi, intendendo persone che hanno soggiornato in strutture turistiche (BISHOP 2009).

531 La categorizzazione prende quindi in considerazione il genere di struttura ricettiva, la spesa media del turista,

un budget leggermente più elevato (i Budget spendono in media sui 77$ al giorno, i Mid-

range sui 118$). Le strutture ricettive anche in questo caso sono di proprietà locale, il ché

fa in modo che i benefici economici – per l‟economia locale – siano relativamente elevati e maggiori rispetto ad altri tipi di turismo.

Il 45% del flusso turistico è costituito da turisti Budget e Mid-range che spendono cifre contenute (87$ a testa al giorno) e la cui permanenza media nell‟arcipelago è di 6 giorni e mezzo. Il 48% dei turisti è compreso nelle prime due categorie (All-inclusive e Large Scale) e la proprietà delle strutture che li ospitano è generalmente straniera.

Tabella 8 – Turismo a Zanzibar nel 2007

ALL- INCLUSIVE LARGE- SCALE SMALL- SCALE MID- RANGE & BUDGET TOTALE NUMERO DI TURISTI 44.410 60.463 16.077 98.098 219.048

PERCENTUALE SUL TOTALE 20% 28% 7% 45% 100%

DURATA MEDIA DEL

SOGGIORNO 8.4 6.0 6.0 6.6 6.8

SPESA MEDIA GIORNALIERA

PER PERSONA –US$ 123,27 172,84 225,47 87,83 124,97 SPESA MEDIA TOTALE, IN

MIGLIAIA DI US$ 46.164 62.598 21.692 54.476 184.930 PERCENTUALE SULLE SPESE

TOTALI 25% 34% 12% 29% 100%

Fonte: LANGE 2008; JIDDAWI, LANGE 2009

4.4.2 Gli impatti del turismo

Lo sviluppo turistico ha avuto sull‟arcipelago un impatto significativo, sotto diversi punti di vista. La struttura economica è cambiata, sono apparsi nuovi lavori e nuove fonti di reddito. Nuove opportunità occupazionali hanno modificato tanto l‟economia quanto le dinamiche sociali e hanno alimentato flussi migratori. Lo spazio è stato letteralmente ridisegnato, la geografia è cambiata. Le importanti somme di denaro generate dal settore hanno messo in luce dinamiche note e diffuse come la corruzione e il malgoverno. Non è mancato un impatto forte sui costumi e anche sulla cultura e sull‟identità, secondo alcuni assediate e messe in pericolo dal potere omologante dell‟occidentalizzazione e dal denaro. Sul legame tra turismo e cultura – tema estremamente rilevante – si torna in seguito, in sede di conclusioni.

Gli impatti economici ed occupazionali

Nel 2007 i turisti hanno speso a Zanzibar quasi 185 milioni di dollari.532 Attenendosi ai dati raccolti ed elaborati da Jiddawi e Lange, è il segmento Large Scale, up-market il più rilevante da un punto di vista strettamente economico: da solo conta per il 34% di quanto speso dai turisti nell‟arcipelago. I turisti che spendono meno (quelli Budget e Mid-range), nonostante costituiscano il 45% degli arrivi, contribuiscono solamente per il 29% alla spesa totale dei turisti a Zanzibar. Il segmento più elevato dell‟offerta – ovvero i turisti che spendono somme maggiori di denaro – costituisce solo il 7% dei visitatori.

Distinto da quanto speso dai turisti nell‟arcipelago è il contributo del turismo al PIL zanzibarino. Tale contributo è calcolato facendo una stima del valore aggiunto generato da ogni industria che produce beni e servizi acquistati dai turisti. Seguendo tale criterio, Jiddawi e Lange stimano che il turismo contribuisca per il 26% al PIL zanzibarino – si parla di circa 120 milioni di dollari.533

Di questo 26%, appena l‟8% è prodotto dai due segmenti più bassi (Mid-range e Budget): il 45% dei turisti ha quindi un impatto importante ma non particolarmente significativo sul PIL. Prevedibilmente, i segmenti più rilevanti da un punto di vista strettamente macroeconomico sono quelli più elevati: Large Scale e All-inclusive che insieme contano per il 15% del PIL zanzibarino (Tabella 9).

Tabella 9 – PIL prodotto dal turismo ALL-

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