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I processi attivati dal senso di autoefficacia

Dalle cause dello stress e del burnout al benessere organizzativo

2.11 Il senso di autoefficacia

2.11.2 I processi attivati dal senso di autoefficacia

Le convinzioni di efficacia condizionano il comportamento umano attraverso quattro processi che si verificano di solito in modo integrato piuttosto che isolatamente.

Processi cognitivi

La scelta degli obiettivi personali viene influenzata dalla stima soggettiva delle proprie capacità: maggiore è l‟autoefficacia percepita, più elevati saranno gli obiettivi che ci si pone e l‟impegno per raggiungerli ( Locke e Latham, 1990). Bandura sostiene che “la maggior parte delle linee di azione

viene in un primo momento pianificata mentalmente”210; gli individui che possiedono un elevato senso di efficacia visualizzano mentalmente immagini in cui si vedono vincenti e che rappresentano, al tempo stesso, una guida ed un sostegno utile per le loro azioni. Invece, coloro i quali dubitano della propria efficacia visualizzano immagini di fallimento e “immaginano in modo selettivo tutto quello che potrà andare storto”211. Un elevato senso di autoefficacia consente di prevedere i fatti e di predisporre i mezzi per controllare gli eventi che possono avere rilevanza. Tale abilità richiede l‟elaborazione di una grande quantità di informazioni complesse, di strategie di regolazione del comportamento, per prospettare alternative di azione e rivedere i propri giudizi.

Processi motivazionali

Le convinzioni di efficacia hanno un ruolo importante nell‟autoregolazione della motivazione. La motivazione umana è generata, secondo Bandura, cognitivamente. Chi si considera efficace attribuirà i propri insuccessi ad un impegno insufficiente o a circostanze contingenti avverse, mentre chi si considera inefficace tenderà ad attribuire i propri fallimenti ad una sua personale scarsa capacità. Inoltre, le convinzioni di efficacia contribuiscono alla motivazione in diversi modi; esse determinano gli obiettivi che le persone si pongono, la quantità di impegno che attivano, quanto perseverano di fronte alle difficoltà e l‟entità delle capacità di recupero in seguito agli insuccessi. Gli individui che hanno poca fiducia nelle proprie capacità, dinanzi ad ostacoli o insuccessi, riducono l‟impegno o rinunciano all‟azione; chi invece crede saldamente nei propri mezzi, se non riesce a superare una difficoltà, si impegna ancora di più.

Processi affettivi

La convinzione nelle proprie capacità di gestione efficace influisce sulla quantità di tensione e depressione che si prova in situazioni difficili. Gli individui che considerano le situazioni difficili come inaffrontabili, vedono pericoli nel loro ambiente e ne amplificano la gravità, temendo eventualità che di rado si verificano. Le persone vivono costantemente in un “ambiente psichico”212 che è autoprodotto; Bandura parla di “ruminazioni mentali” e “pensieri disturbanti” che possono portare inevitabilmente all‟insorgenza di ansia e depressione se non vengono modulati attraverso un esercizio di autocontrollo garantito da buone convinzioni di efficacia. Non è tanto la frequenza dei pensieri disturbanti a costituire la maggior fonte di stress quanto piuttosto la sensazione della propria incapacità di interromperli; questa situazione è ben rappresentata nel proverbio che dice: “Non puoi evitare che gli uccelli dell‟inquietudine arrivino e volino attorno al tuo capo, ma puoi

210 Ivi, p. 19 211 Ibidem 212 Ivi, p. 23

impedire loro di costruirti un nido fra i capelli”. Un basso senso di autoefficacia nel controllo della ruminazione mentale contribuisce alla comparsa e alla recidività degli episodi di depressione. Uno dei rimedi contro l‟ansia e la depressione è sicuramente, per Bandura, la capacità di possedere un alto senso di efficacia sul piano delle relazioni sociali, le quali costituiscono una fonte di soddisfazione nella vita di ognuno e ammortizzano gli effetti dannosi degli stressor. “Il sostegno sociale riduce la vulnerabilità allo stress, alla depressione e alla malattia fisica”, ma è importante, tuttavia, che le persone si diano da fare a trovare o a crearsi delle relazioni capaci di fornire loro tale sostegno; ciò richiede dunque “un forte senso di autoefficacia in campo sociale”.213

Processi di scelta

Attraverso le scelte che si compiono, gli individui coltivano diversi tipi di competenze, interessi e relazioni sociali che determinano in questo modo il corso della loro esistenza. Le persone evitano le attività e gli ambienti che considerano al di là delle proprie capacità di gestione e scelgono attività stimolanti e ambienti che giudicano essere alla loro portata.

Riassumo in uno specchietto (Tab. 7) il diverso approccio alla vita e all‟azione di soggetti con differente senso di efficacia.

Tabella 7.

Persone con basso senso di efficacia Persone con alto senso di efficacia

Si allontanano da attività difficili e le considerano come minacce personali.

Affrontano compiti difficili come sfide da vincere piuttosto che come pericoli da evitare e tale atteggiamento favorisce la motivazione intrinseca. Hanno basse aspirazioni e investono uno scarso

impegno nel raggiungimento degli obiettivi che si sono prefissati.

Si pongono obiettivi ambiziosi e si impegnano nel loro raggiungimento.

Di fronte a compiti difficili, indugiano a considerare le proprie carenze personali, gli ostacoli che incontreranno e tutte le conseguenze avverse possibili piuttosto che concentrarsi su cosa fare per riuscire.

Di fronte alle difficoltà intensificano il proprio impegno e lo mantengono costante.

Riducono il proprio impegno e rinunciano facilmente trovandosi di fronte a difficoltà.

Recuperano velocemente il proprio senso di efficacia in seguito a insuccessi o regressioni. Sono lente nel recuperare il loro senso di efficacia

in seguito a insuccessi e regressioni. Attribuiscono l‟insuccesso ad un impegno insufficiente o ad una mancanza di conoscenze o di abilità che possono comunque essere acquisite. Siccome attribuiscono le prestazioni scadenti alla

mancanza di capacità e doti personali, non hanno bisogno di molti insuccessi per perdere la fiducia nelle proprie capacità.

Affrontano le situazioni minacciose con la sicurezza di poter esercitare un controllo si di esse.

Sono facili prede dello stress e della depressione. Un atteggiamento efficace procura successi personali, riduce lo stress e limita la vulnerabilità alla depressione.

Anche nel sistema educativo le convinzioni di efficacia operano come fattori fondamentali per il raggiungimento del successo formativo degli studenti. Per quanto concerne gli insegnanti, sono importanti:

- le loro convinzioni circa la propria autoefficacia nel motivare e promuovere l‟apprendimento negli studenti;

- il senso di efficacia collettivo del corpo insegnante circa l‟idoneità delle proprie scuole a favorire progressi culturali significativi.

Il compito di creare condizioni ambientali favorevoli all‟apprendimento ricade sulle capacità e sull‟autoefficacia degli insegnanti. I docenti privi di senso di autoefficacia creano ambienti di cattiva qualità che, oltretutto, si ripercuotono negativamente sul senso di efficacia e sullo sviluppo cognitivo degli studenti:

L‟atmosfera che regna nelle aule scolastiche è in gran parte determinata dalle convinzioni degli insegnanti circa la propria efficacia come docenti. […] Quelli con un basso senso di efficacia prediligono un atteggiamento da guardiano che si avvale di incentivi esterni e punizioni per favorire lo studio. Quelli che credono fermamente nella propria efficacia favoriscono lo sviluppo della motivazione intrinseca e dell‟autonomia degli studenti214.

Ashton e Webb215 sostengono che le convinzioni degli insegnanti riguardo alla propria efficacia come docenti predicono il successo o l‟insuccesso degli studenti nel corso dell‟anno scolastico, a prescindere dal livello da cui sono partiti. Molti insegnanti vengono quotidianamente messi in difficoltà da studenti problematici e coloro che sono privi di un saldo senso di efficacia risultano particolarmente vulnerabili al burnout. Esiste inoltre, si diceva poc‟anzi, un senso di efficacia collettivo della scuola. Le scuole in cui il corpo docente si considera impotente nel condurre gli alunni difficili a risultati positivi sono caratterizzate da un senso diffuso di scarso interesse nei confronti delle questioni scolastiche e dalla convinzione circa la propria incapacità di far progredire gli alunni nell‟apprendimento; tutto ciò si traduce in termini di assenze frequenti da parte dei docenti, scarsi risultati e un intenso ricambio di insegnanti da un anno all‟altro.

214 Ivi, pp. 37 - 38

215 Ashton P. T. e Webb R. B. (1986), Making a difference: Teachers‟ sense of efficacy and student achievement, White

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