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Bolzano, Italia Il workshop “Tematiche per una nuova rete alpina

di ricerca e istruzione incentrata sulla prospettiva dei giovani” è stato promosso dalla Presidenza italiana della Convenzione delle Alpi 2013-2014 in collaborazione con l’Università di Milano e l’”Università della Montagna” UNIMONT di Edolo. Il workshop faceva parte di un’iniziativa della task force “Nuove generazioni” istituita dalla Presidenza per promuovere azioni volte a migliorare le competenze dei giovani alpini, aumentare la loro partecipazione e far sentire meglio la loro voce nell’ambito istituzionale della Convenzione delle Alpi.

Uno degli obiettivi della Presidenza italiana della Convenzione delle Alpi nel biennio 2013-2014 era quello di coinvolgere i giovani nel processo istituzionale della Convenzione e creare per loro opportunità educative e lavorative a livello regionale. La task force era impegnata in particolare a sostenere i giovani talenti interessati o qualificati per contribuire alla promozione, allo sviluppo e alla sostenibilità della regione alpina. Le principali iniziative intraprese in questo ambito comprendono la partecipazione dei giovani alle riunioni istituzionali di alto livello della Convenzione delle Alpi (riunioni del Comitato Permanente e della Conferenza alpina) e l’organizzazione di un corso di project management per i giovani che si specializzano nello sviluppo delle aree alpine.

La sessione organizzata nel quadro del Forum Alpinum 2014 sottolineava le iniziative di istruzione e formazione esistenti nel campo dello sviluppo sostenibile della montagna. È molto probabile che la domanda regionale o locale (spesso con il sostegno di misure istituzionali, strategiche e/o finanziarie) favorisca l’offerta di corsi specifici per la montagna, programmi di laurea e altre iniziative ad hoc. A volte

si osservano strette collaborazioni tra i governi e le istituzioni di ricerca. In altri casi, la portata di qualche iniziativa inizialmente locale o regionale si estende al di là dei confini regionali comprendendo candidati provenienti da altre parti dello stesso paese (ad es. molte delle iniziative educative di UNIMONT in Italia), o da paesi confinanti (ad es. il Programma Comune MSc offerto a Berna e a Freising, in Svizzera e in Germania). La disponibilità, il rapporto costi- benefici e l’efficacia delle informazioni innovative e delle tecnologie di comunicazione offrono anch’essi opportunità per l’apprendimento a distanza senza sacrificare la possibilità di interazione e scambio tra docenti e studenti.

I partecipanti alla Tavola Rotonda hanno condiviso una vasta gamma di esperienze sviluppate lungo l’intero arco alpino (ad es. UNIMONT, Università di Innsbruck, Università di Berna, sistema di istruzione superiore della Slovenia e Università di Reims- Champagne Ardennes). Queste esperienze hanno illustrato alcune delle sfide insite nell’inclusione dei

principi dello sviluppo sostenibile nelle iniziative educative, nonché i potenziali partenariati e scambi transfrontalieri.

Solo alcune regioni delle Alpi hanno avviato specifiche iniziative educative incentrate sulle aree montane, come descritto sotto. Le università spesso offrono una varietà di programmi educativi legati alla sostenibilità; benché tali programmi rendano gli studenti in grado di affrontare una molteplicità di problemi di sostenibilità, essi si occupano di rado delle montagne in particolare. Più di frequente, sono i programmi di ricerca, più che quelli educativi o formativi, a dedicarsi alle aree di montagna, soprattutto in collaborazione con i governi e le organizzazioni locali. Un effetto positivo di questi programmi è il significativo coinvolgimento degli studenti nello sviluppo di progetti di ricerca locali, come nel caso dell’Università di Innsbruck in Austria, ad esempio.

Nei casi in cui sono stati avviati corsi dedicati nello specifico alla montagna, come il programma MSc di Berna e Freising e le varie offerte di UNIMONT a Edolo, i risultati sono stati altamente positivi. Programmi come questi hanno suscitato un grande interesse sia localmente, sia a livello regionale. I corsi di Edolo, ad esempio, sono tenuti principalmente in italiano e hanno richiamato un numero crescente di studenti provenienti da altre regioni italiane, senza dubbio per la loro unicità nel panorama nazionale.

Esperienze e casi concreti relativi all’istruzione legata alla montagna nell’arco alpino, e oltre

Austria

L’Università di Innsbruck dà prova di un notevole know-how nel coinvolgimento degli studenti a vari livelli in iniziative di ricerca sviluppate nell’area alpina, spesso in stretto contatto con governi regionali e locali. L’esperienza di Innsbruck si è concentrata su informazioni empiriche riguardanti le percezioni, la conoscenza e gli atteggiamenti dei giovani nei confronti di diversi argomenti legati alla sostenibilità montana (ad es. rischio, catastrofi naturali, energie rinnovabili, turismo) Gli argomenti vengono affrontati in modo olistico e sono incoraggiate le attività all’aperto locali. Coinvolgere studenti di tutte le età, dall’asilo fino all’università, nelle iniziative educative incentrate sull’ambiente alpino è un ottimo metodo per garantire che i giovani si impegnino nella cura e gestione dell’ambiente in cui vivono.

Italia

Il Centro di Eccellenza universitario “Università della Montagna”, con sede a Edolo, in Italia, è specializzato nell’analisi delle azioni di sviluppo sostenibile per le aree montane e si configura come un punto di riferimento nazionale per la ricerca sulle aree montane. Il primo partenariato accademico in Italia dedicato allo sviluppo sostenibile della montagna, l’Università della Montagna, è stato creato ai sensi di un accordo quadro tra il Ministero italiano dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) e l’Università di Milano. Oggi, beneficia di partenariati con istituti di istruzione superiore e di ricerca come le università di Milano, Firenze, Padova e Torino. Il Centro offre corsi che forniscono specifiche competenze nella gestione della montagna, oltre a considerevoli opportunità di ricerca. Gli studenti possono, ad esempio, specializzarsi in tematiche quali la prevenzione dell’instabilità idrogeologica, la

salvaguardia delle risorse idriche, la conservazione della diversità socioculturale e biologica, oppure lo sviluppo di prodotti locali di alta qualità e di offerte di turismo sostenibile.

Nel quadro della Presidenza della Convenzione delle Alpi 2013-2014, l’Università di Milano ha aperto un corso sul “Project management per la montagna: Metodologie e strumenti”. Il programma offre un’opportunità di analisi, sistematizzazione e consolidamento delle metodologie per la gestione dei progetti che agevolano la progettazione e la gestione delle politiche di sviluppo nelle zone di montagna. Gli obiettivi di apprendimento del corso comprendono la pianificazione e la realizzazione di progetti che promuovano le opportunità commerciali e le azioni di sviluppo sostenibile nelle aree di montagna. Il corso evidenzia l’importanza dei partenariati pubblico-privato e dello specifico quadro legale, istituzionale e finanziario necessario per la predisposizione di proposte di progetti proficui. Particolare attenzione è rivolta ai quadri di riferimento, ai programmi e agli accordi esistenti nelle zone di montagna, ivi comprese la Convenzione delle Alpi, la Convenzione dei Carpazi, la Strategia Europea per la Regione Alpina EUSALP e i programmi finanziari dell’UE come il Programma Spazio Alpino.

Francia

La regione delle Ardenne costituisce un territorio vulnerabile ed ecologicamente sensibile che sta attraversando una delicata transizione economica e sociale. Per affrontare queste sfide, l’Università di Reims (l’unico istituto di istruzione ad avere strutture nella regione delle Ardenne) ha avviato

un progetto di ricerca dedicato alle Ardenne in quanto sistema socio-ecologico. Questa regione ecologica è stata perciò riconosciuta come spazio naturale di interesse internazionale per il quale occorre raccogliere e analizzare dati, in linea con il framework di Ostrom. Questo lavoro è condotto dall’Istituto di Sviluppo Regionale, Ambiente e Urbanistica (IATEUR) e dal Centro Internazionale di Ricerca sulla Sostenibilità (IRCS). Inoltre, l’università sta definendo un programma educativo (MSc) in scienze della sostenibilità in collaborazione con altre università internazionali. Entrambe queste iniziative sono state promosse in stretta collaborazione con partner locali, tra cui la regione Champagne- Ardennes e il Parco Naturale Regionale delle Ardenne.

Svizzera e Germania

Il doppio “Master in Gestione Regionale delle Aree di Montagna” è il risultato di un partenariato transnazionale tra l’Università di Scienze Applicate di Berna (MSc in Scienze Naturali) e l’Università di Scienze Applicate di Weihenstephan-Triesdorf (MSc in Gestione territoriale delle zone di montagna). Il risultante programma unisce la formazione in argomenti ecologici e socio-economici e la formazione nella gestione dello sviluppo regionale nelle aree montane. Esso è incentrato sulle interazioni tra natura, utilizzo del territorio, società e politica e include nel piano di studi gli ultimi sviluppi nel campo della ricerca e delle politiche. Il programma offre competenze in campi quali le politiche e le misure di sviluppo regionale, le riserve naturali, le aree protette e la gestione delle calamità naturali. I corsisti che hanno terminato il programma sono qualificati per intraprendere carriere in campi che vanno dalla tutela e consulenza ambientali al turismo, all’amministrazione pubblica.

Altri paesi

Altri paesi alpini rappresentati alla Tavola Rotonda, come la Slovenia, non hanno ancora creato iniziative educative e formative che affrontino direttamente le sfide delle Alpi. Comunque, un gran numero di programmi di ricerca e di altre iniziative si occupano dei problemi dello sviluppo delle montagne in queste regioni. Molti dei programmi di sostenibilità avviati altrove in Europa sono direttamente realizzabili in paesi come la Slovenia. Pertanto, esistono grandi potenzialità di condivisione e di scambi transfrontalieri.

Note conclusive

Le prove raccolte rappresentano una parziale panoramica dei corsi e delle iniziative educative legati nello specifico alla montagna e rivelano il crescente interesse per lo sviluppo sostenibile della montagna. Tutte le iniziative presentate affrontano lo sviluppo sostenibile e l’esigenza di iniziative educative in questo ambito. Esistono notevoli opportunità di sviluppo di una vasta rete di istituzioni che possono scambiarsi idee ed esperienze sullo sviluppo sostenibile della montagna a diversi livelli e in diversi paesi. Gli approcci partecipativi che sottolineano la condivisione delle conoscenze e incoraggiano i giovani a “contribuire a plasmare” le attività e le politiche sono importantissimi per il futuro dello sviluppo delle montagne. Alcuni promettenti casi di cooperazione esistono già: il programma di master svizzero-tedeschi, UNIMONT e il Centro Internazionale di Ricerca sulla Sostenibilità (IRCS) di Reims. Infine, iniziative come quelle intraprese dalla Presidenza italiana nel 2013-2014 nel quadro della Convenzione delle Alpi dimostrano il rilevante ruolo che le istituzioni internazionali possono rivestire nel sostegno all’istruzione per lo sviluppo sostenibile in montagna.

Sessione politica (evento pubblico)

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