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Alpine Space Programme

Monaco, Germania

Il Programma Spazio Alpino 2014–2020 è un programma di cooperazione transnazionale dell’Unione Europea a sostegno di uno sviluppo regionale sostenibile nell’arco alpino. Offrendo un contributo alla strategia dell’UE per il 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, offre ai soggetti interessati un quadro per sviluppare e realizzare nuove idee. Nel suo ruolo di volano dello sviluppo e del cambiamento, il programma coniuga tre funzioni:

• incoraggiare e finanziare progetti orientati ai risultati che contribuiscono al raggiungimento delle finalità del Programma;

• alimentare la discussione in merito alla politica di coesione e al futuro dello Spazio Alpino; • fungere da catalizzatore per la cooperazione e

soluzioni comuni nell’area di Programma. Il workshop aveva un triplice obiettivo:

• presentare il nuovo Programma Spazio Alpino 2014-20, specialmente gli specifici obiettivi e le azioni indicative della Priorità “Spazio Alpino Vivibile”;

• presentare i risultati dei progetti Spazio Alpino passati e presenti concentrandosi sulla tematica delle risorse naturali;

• discutere di idee di azioni per affrontare gli obiettivi della Priorità “Spazio Alpino Vivibile”.

Specifici obiettivi e azioni indicative della Priorità “Spazio Alpino Vivibile”

Dal 2014 al 2020 saranno approvati progetti nell’ambito delle quattro priorità del programma. La priorità “Spazio Alpino Vivibile” è dedicata all’utilizzo, alla valorizzazione e alla gestione delle risorse alpine. In questa priorità, il Programma segue due obiettivi ai quali i futuri progetti dovranno dare il proprio contributo:

1. Con lo specifico obiettivo “Valorizzare in modo sostenibile il patrimonio culturale e naturale dello Spazio Alpino”, il Programma punta a migliorare l’uso coerente, equilibrato e sostenibile del patrimonio culturale e naturale aumentando la consapevolezza delle opportunità di oggi e delle sfide di domani nello Spazio Alpino. Il Programma favorisce lo sviluppo di nuove soluzioni per la gestione del patrimonio culturale e naturale (ad es. l’adozione di strumenti di governance e lo sviluppo di nuove catene di produzione). 2. Per quanto attiene allo specifico obiettivo di

“Migliorare la protezione, la conservazione e la connettività ecologica degli ecosistemi dello Spazio Alpino”, il Programma mira ad armonizzare gli approcci gestionali, ad agevolare il trasferimento di conoscenze e a condividere i compiti per integrare le funzioni e

le esigenze dell’ecosistema dello Spazio Alpino in una serie di politiche.

Risultati dei progetti Spazio Alpino passati e presenti incentrati sulla tematica delle risorse naturali

Nel 2013 il Programma ha organizzato un apposito bando per progetti che avrebbero raccolto i risultati di altri progetti dello Spazio Alpino, li avrebbero valutati e li avrebbero presentati ai soggetti interessati. L’obiettivo era quello di capitalizzare questi risultati incoraggiando gli esperti, le amministrazioni e i politici a utilizzarli nei loro tentativi di agevolare uno sviluppo territoriale sostenibile. Tre di questi progetti sono stati approvati nei settori tematici dell’efficienza delle risorse e della gestione degli ecosistemi: conciliare gli ecosistemi fluviali con la produzione di energia idroelettrica, i servizi ecosistemici con la connettività, oltre che i rischi e i pericoli naturali.

Il progetto AIM (Spazio Alpino In Movimento, che punta alla capitalizzazione delle risorse idriche ed energetiche) punta a conciliare gli ecosistemi acquatici con la produzione di energia idroelettrica. Nell’ambito del progetto AIM è stata sviluppata una serie di software di facile utilizzo che consentono ai principali beneficiari, come le amministrazioni pubbliche, i politici, i proprietari delle dighe e gli investitori privati di accedere facilmente ai risultati dei progetti dello Spazio Alpino. Durante il workshop, Andrea Danelli (RSE SpA - Ricerca sul Sistema Energetico) ha presentato i principali strumenti e metodi sviluppati nel quadro dei progetti SHARE, Alp-Water-Scarce, SedAlp, SEAP_Alps, ECONNECT e recharge.green. Strumenti come SESAMO, VAPIDRO- ASTE, SMART Mini-Idro, Water Scarcity Index, SEAP_ Alps Action Tool e MORIMOR-GIS migliorano la gestione idrica, il funzionamento dei laghi artificiali, la valutazione delle potenzialità dell’energia idroelettrica e il piccolo sviluppo idroelettrico. Essi sono disponibili sul sito web del progetto www. aim2014.eu, insieme a una descrizione dettagliata ed esempi di applicazione in casi pilota concreti. I sistemi e la connettività degli ecosistemi sono i principali argomenti del progetto greenAlps (“Valorizzare la connettività e l’utilizzo sostenibile delle risorse per politiche riuscite di gestione degli ecosistemi alpini”). L’obiettivo di GreenAlps è consolidare la conservazione della biodiversità alpina individuando e integrando i risultati più importanti di progetti come ECONNECT, recharge.green ecc., tutti

incentrati sulla connettività ecologica, sui servizi ecosistemici e sulla gestione degli ecosistemi. Nel prosieguo del lavoro svolto nei suddetti progetti, la partnership greenAlps individua i servizi ecosistemici più rilevanti e li valuta per la loro importanza e per la loro valorizzazione nelle regioni pilota attraverso un processo di consultazione dei soggetti interessati. Il progetto sta anche esplorando i motivi per cui le conoscenze a disposizione non si traducono meglio a livello di politiche. È stato condotto un sondaggio online per raccogliere le opinioni di soggetti interessati ben informati ed esperti sugli argomenti collegati alle politiche UE, nazionali/regionali in materia di biodiversità. I risultati hanno dimostrato che è molto più facile coinvolgere soggetti interessati ben informati (accademici, ricercatori, esperti ecc.) in attività progettuali rispetto a soggetti interessati dotati di potere e di interessi politici (politici, ministri, decisori ecc.). Inoltre, i soggetti interessati tendono a collaborare e a comunicare entro i propri gruppi (ossia professori universitari rispetto a politici); il contatto tra questi due gruppi è praticamente inesistente. Il Dott. Chris Walzer dell’Università di Medicina Veterinaria di Vienna ha presentato il progetto greenAlps descrivendo i tentativi di integrare questi risultati nelle politiche regionali, nazionali e Europe2020 attuali e future. Per ulteriori informazioni, visitare il sito www. greenalps-project.eu.

Susanne Mehlhorn del Ministero federale austriaco dell’agricoltura, delle foreste, dell’ambiente e delle risorse idriche ha presentato il progetto START_ it_up (Tecnologia di gestione dei rischi di ultima generazione: realizzazione e test di usabilità nella prassi e nelle politiche ingegneristiche), che affronta tematiche legate ai rischi e ai pericoli naturali. Il progetto raccoglie, valuta e divulga esempi di buone pratiche che già esistono a vari livelli nello Spazio Alpino. Si sta procedendo alla creazione di un database di norme e buone pratiche esistenti, mentre è in corso un processo di standardizzazione transnazionale nel campo dell’ingegnerizzazione dei pericoli naturali. START_it_up si concentra sui seguenti campi tematici dei pericoli e dei rischi collegati a inondazioni, colate detritiche, valanghe, cadute massi e frane: Mappatura dei pericoli e realizzazione dello sviluppo regionale, Tecnologie nell’ingegnerizzazione dei pericoli naturali, Processi decisionali esperti e Buona governance nella gestione dei rischi. Per ulteriori informazioni, visitare il sito www.startit-up.eu.

Idee di azioni volte ad affrontare gli obiettivi della Priorità “Spazio Alpino Vivibile”

Ai partecipanti del workshop è stato chiesto di individuare le restanti problematiche e potenzialità transnazionali nella regione alpina, nonché le possibili soluzioni e idee di azioni che potrebbero essere affrontate da futuri progetti dello Spazio Alpino. I partecipanti hanno concordato sul fatto che esistono già numerose buone soluzioni, strumenti, metodologie e pratiche, ma che i responsabili decisionali e i politici non li stanno utilizzando. Anche se i suddetti progetti di valorizzazione hanno compiuto passi avanti in questo ambito, è sempre difficile tradurre i risultati scientifici in politiche. È stata raccolta qualche idea su come superare questa problematica nel quadro dei progetti di cooperazione transnazionali.

– Coinvolgere i politici e i responsabili decisionali nei progetti fin dall’inizio in modo che i risultati dei progetti siano più adatti a soddisfare le esigenze politiche e gestionali.

– Il dialogo trans-settoriale e il coinvolgimento di esperti e di responsabili decisionali nei progetti può favorire la comprensione reciproca e migliori soluzioni e decisioni.

– In tempi di austerità economica, nei quali molti progetti di sviluppo si bloccano per carenza di risorse umane e finanziarie, i progetti di cooperazione transnazionale devono essere considerati un’opportunità per lo sviluppo di soluzioni innovative e di strumenti che sostengano più attività decisionali attente alla sostenibilità.

– Se le amministrazioni non riescono a diventare partner di progetto per una carenza di risorse umane, possono comunque essere coinvolte in veste di osservatori attivi e di beneficiari finali. – Il Programma Spazio Alpino deve proseguire

i propri sforzi di promozione di una migliore cooperazione e di migliori scambi tra diversi tipi di istituzioni, diversi settori e diversi livelli di governance.

– EUSALP (European Strategy for the Alpine Region) deve anche essere considerata un’opportunità per realizzare scambi più intensi tra i politici, i responsabili decisionali e i ricercatori.

Workshop 5-2

Strategia europea per la macroregione alpina

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