9. Dalla neuroestetica alla metafora.
9.6 Gli amalgami concettual
Gli amalgami concettuali sono legami neurali attraverso strutture distinte. Il punto essenziale di queste caratterizzazioni di modelli di circuito è che, nella NTL, si deve essere espliciti riguardo alle proprietà computazionali dello schema di circuito neurale. Ogni analisi cognitiva deve poter essere realizzata dal cervello o da relativamente semplici tipi di circuito di questa categoria, o da circuiti complessi formati da legature. Differenti tipi di operazioni mentali richiedono differenti tipi di schemi di circuito neurali che compiono computazioni neurali molto specifiche.
È un fenomeno cognitivo comune che un fatto il quale corrisponda nel complesso ad un’organizzazione concettuale sia ricordato meglio di un fatto isolato o tale da contraddire una generale organizzazione concettuale. Le idee hanno senso quando si accordano con un intero sistema di idee. Allo stesso modo un composto linguistico ha senso quando si inserisce in un contesto coerente.
Si confrontino queste due frasi: Bill ha bevuto una soda e Bill ha bevuto un elefante. Per cogliere il significato delle frasi si ha bisogno di fare una simulazione mentale, in cui Bill sta bevendo ed è attivato un frame in cui una soda è legata al ruolo passivo nel frame del bere, il quale richiede che essa sia liquida e potabile, come in effetti è. In Bill ha bevuto un elefante, di nuovo il frame del bere richiede un liquido consumabile. Poiché un elefante non è né l’uno né l’altro, il legare il concetto di un elefante al ruolo passivo negli scenari del bere si imbatte nell’inibizione neurale. Tuttavia il contesto può cambiare le cose. Elefante è una marca di birra danese, e così la frase può riferirsi ad un’esperienza danese del bere. O, in seconda battuta, si potrebbe immaginare un contesto in cui un
elefante è stato sacrificato essendo stato fatto a pezzi, messo in un frullatore e liquefatto così che lo si possa bere.
Che cosa determina l’”adeguamento”? Massimizzare il numero delle legature neurali complessive, includendo il contesto e la conoscenza globale, senza contraddizione, cioè senza incontrare alcuna inibizione reciproca.
Un nodo A si adatta ad un network complesso B meglio di un network complesso B’ se la forza delle legature neurali che si possono creare tra A e B senza inibizione reciproca è maggiore che con B’.
Terry Regier (1997) ha costruito un modello computazionale neurale per chiarire come una serie di concetti di relazioni spaziali potrebbe essere elaborata dal cervello. Narayanan (1997) ha costruito un modello computazionale neurale della struttura degli eventi, cioè gli schemi di X. Dodge & Lakoff (2006) hanno riflettuto su molti dei dettagli coinvolti in queste teorie. Gallese e Lakoff (2005), come si vedrà più avanti, hanno mostrato che lo schema di circuito di una certa azione ha la struttura dei frames. Essi hanno inoltre ipotizzato che i significati degli elementi e delle costruzioni grammaticali siano caratterizzati da “Cogs”, cioè da strutture neurali secondarie (ad esempio la corteccia premotoria/SMA) che si legano a strutture della corteccia primaria (ad esempio motoria o visiva). Questo spiegherebbe perché i significati grammaticali sono astratti, nel senso che essi hanno una struttura molto generale, ma mancano di dettagli specifici.
Si vedrà ora come questi assunti cambino la vecchia teoria della metafora nella NTM, la teoria neurale della metafora. Certi risultati presenti in Metaphors we live by (1979) hanno tuttavia resistito alla prova del tempo. Li si passerà in rassegna di seguito.
Le metafore sono mappature concettuali e sono parte di un sistema concettuale, non solo espressioni linguistiche. C’è un vasto sistema di mappature metaforiche fissate e convenzionali, il quale esiste fisicamente nel cervello. Certe metafore sono fondate attraverso correlazioni con l’esperienza incorporata (ad esempio More is up è basata attraverso la correlazione tra la quantità e la verticalità – si versa più acqua nel bicchiere e il livello sale). Le mappature metaforiche si verificano tipicamente attraverso domini concettuali (come in l’affetto è calore). Le mappature (come in la
gara è una corsa) possono anche essere poste a partire da un caso specifico (una corsa) fino ad un
caso più generale (una gara). Le mappature operano su un frame di dominio d’origine (source) e su una struttura di schema d’immagine. Attraverso le mappature metaforiche le strutture del dominio d’origine (schema d’immagine e strutture di frame) sono usate per ragionare riguardo al dominio d’arrivo (target). Inoltre molte attività di ragionamento impiegano metafore concettuali. Le mappature metaforiche sono parziali e il linguaggio metaforico fa uso di metafore concettuali. Molte espressioni linguistiche differenti possono esprimere alcuni aspetti della stessa metafora. Una metafora concettuale può essere usata nel comprendere una parola, anche se quella parola non è compresa nel dominio d’origine della metafora. La maggior parte delle metafore concettuali sono parte dell’inconscio cognitivo e sono apprese e usate automaticamente senza consapevolezza. Il linguaggio metaforico nuovo fa uso del sistema esistente di metafore convenzionali. Normalmente si assumono le metafore concettuali per definire la realtà e si vive in conformità con esse. Le entità e le predicazioni del dominio d’arrivo possono risultare da metafore. Due delle origini (sources) rilevanti di dati sono generalizzazioni attraverso schemi di inferenza (nei domini d’origine e d’arrivo) e generalizzazioni attraverso items lessicali (che possono essere usate in relazione ai domini sia d’origine che d’arrivo).
Inoltre, a partire da The Contemporary Theory of Metaphor, si può rilevare che le metafore complesse sono costituite di metafore più semplici e frames di uso comune. Ad esempio L’amore è
un viaggio è composta di metafore concettuali come I fini sono destinazioni, Le difficoltà sono impedimenti per il movimento, Una relazione è un contenitore, L’intimità è vicinanza, più una
viaggio, Un veicolo è un contenitore in cui i viaggiatori sono vicini e insieme, Ci si aspetta che la
gente abbia obiettivi di vita, L’ideale degli amanti è avere obiettivi di vita compatibili. Queste espressioni sono poste insieme in questo modo: Gli obiettivi della vita sono destinazioni, Gli amanti sono viaggiatori che cercano di raggiungere quelle destinazioni; La loro relazione è un veicolo tale per cui gli amanti sono nella relazione, Essi sono vicini, e La relazione, quando funziona, li aiuta a realizzare gli obiettivi di vita, Le difficoltà della relazione sono impedimenti per il movimento (ad esempio, una strada lunga e polverosa, l’essere sulle pietre o fuori strada).
Si è notato che tale composizione strutturale si è compiuta attraverso legature – identificazioni di un elemento con un altro. Dunque gli obiettivi di vita degli amanti ideali sono legati agli obiettivi di vita che sono compresi come destinazioni. Un veicolo usato per il viaggio è tipicamente un contenitore; tale veicolo è legato al contenitore nella metafora secondo cui La relazione è un
contenitore.
Si è anche notato che nella formazione di tali metafore composite è operativo un principio di ottimizzazione, quello della massimizzazione della forza globale delle legature. Destinazioni si verifica in un frame di viaggio in cui ci sono i viaggiatori. Dato che gli obiettivi di vita degli amanti sono legati agli obiettivi di vita compresi come destinazioni, il principio di ottimizzazione conduce alla legatura di amanti e obiettivi di vita con i viaggiatori che vanno verso le destinazioni, per produrre la mappatura metaforica secondo cui gli amanti sono viaggiatori.
Queste legature rendono possibili certe inferenze metaforiche: le inferenze del dominio d’origine che sono mappate si combinano con la conoscenza del dominio d’arrivo attraverso la legatura per produrre nuove inferenze: se gli amanti sono “incollati” nella relazione, se la relazione non sta andando da nessuna parte, allora non stanno facendo progressi verso obiettivi di vita comuni. Se gli amanti stanno andando in direzioni differenti, allora non possono essere capaci di raggiungere le stesse destinazioni, il che significa metaforicamente che i loro obiettivi comuni di vita sono incompatibili.
La prospettiva della NTL fornisce un modo di pensare molto diverso riguardo a tali metafore complesse. Il principio della massimizzazione delle legature è semplicemente la conseguenza del fatto che il cervello è un sistema adattato al meglio delle possibilità. Le inferenze sono nuove attivazioni che sorgono quando si verificano le legature. Ora si può spiegare perché esiste la metafora per cui L’amore è un viaggio, perché gli amanti dovrebbero essere viaggiatori, perché le relazioni sono veicoli e gli obiettivi comuni di vita degli amanti sono destinazioni.
In un sistema in cui L’ideale degli amanti è avere obiettivi di vita compatibili e gli obiettivi, cioè gli scopi, sono destinazioni, allora (legando obiettivi di vita e obiettivi) l’ideale degli amanti è avere destinazioni compatibili, fatto che induce (attraverso l’adattamento al meglio) le metafore per cui Gli amanti sono viaggiatori e L’ideale degli amanti è avere destinazioni compatibili.
Si consideri il sistema concettuale esistente in cui Una relazione è un contenitore, Un veicolo è un contenitore in cui i viaggiatori sono insieme vicini, L’intimità è vicinanza, Gli amanti sono intimi,
Un veicolo è uno strumento per il viaggio e Gli amanti sono viaggiatori. Legare contenitori a
contenitori, veicoli a veicoli e viaggiatori a viaggiatori, e riunire queste legature con la mappatura metaforica secondo cui gli amanti sono viaggiatori produce (attraverso l’adattamento migliore) Una relazione è un veicolo all’interno del quale ci sono gli amanti.
In sostanza, la metafora L’amore è un viaggio sorge naturalmente dal resto del sistema attraverso l’adattamento migliore.