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Le apocalissi fra testualizzazione e scritturalizzazione

A ciò si unisca la pressione esercitata da una cultura che, nonostante l’imprescindibile importanza della pratica scrittoria, non ha messo asso- lutamente da parte forme di trasmissione orale e/o memoriale. Le varianti attestate nei papiri riconducibili ai seguaci di Gesù tra il ii e il iv secolo d.C. dimostrano, ad esempio, la scarsa rilevanza attribuita dai tecnici della produzione testuale all’ordine delle parole; se a questo si unisce il fatto che, di norma, tali manoscritti non sono in scrittura calligrafi ca, l’idea che in questa fase per i vari credenti in Gesù il testo in quanto tale non fosse considerato un supporto materiale dotato di una sacralità intrinseca perché contenente libri “sacri”, acquista ancora maggiore sostanza. D’al- tronde, come è stato giustamente osservato (Luijendijk, 2010), molti dei frammenti papiracei contenenti il testo del cosiddetto Nuovo Testamento provengono in massima parte, ancora per il iv secolo d.C., da siti che rac- colgono materiali dismessi o semplicemente buttati via per lasciare spazio alla circolazione di nuove copie e nuovi testi; anche a Qumran è possibile osservare come alcuni manoscritti in uso per un certo lasso di tempo ve- nissero successivamente riutilizzati come supporto per esercizi scribali. La creazione, in ambito cristiano, dei grandi codici biblici come il Vaticano e il Sinaitico (iv secolo d.C.) ha certamente comportato un inevitabile processo di sacralizzazione del testo in quanto tale – implicando una gra- duale preservazione dei manoscritti che andasse oltre l’utilizzo pratico –, laddove il rabbinismo ha continuato a ritenere lo studio della Torah un equivalente della messa in atto dei comandamenti.

Guy G. Stroumsa (2016) ha sottolineato simili dinamiche con chiarez- za: ciò che chiamiamo giudaismo e cristianesimo delle origini vivono e agiscono in un universo in cui costellazioni di testi e pratiche di adatta- mento funzionale si sostengono a vicenda. Più che a una transizione da una religione incentrata sul culto a una incentrata sul libro, la rivoluzione cristiana tardoantica del iv-v secolo d.C., che ha visto la defi nitiva aff er- mazione del cristianesimo come religione uffi ciale dell’impero, ha pro- mosso un fondamentale passaggio da una religione incentrata sul culto a una in cui il libro è diventato oggetto di culto, spostando il baricentro della produzione testuale da forme di “testualizzazione”, adattamenti fun- zionali di materiali circolanti in forma orale e scritta a particolari usi e bisogni religiosi, a processi di vera e propria “scritturalizzazione”, in cui la sacralità della Bibbia come libro ha implicato il trasferimento dell’autorità alla scrittura in quanto tale.

ne che non inseriscono la scrittura in un orizzonte canonico rigido, chi è preposto a tale compito risponde primariamente a una sorta di “persona- lità autoriale” malleabile ed espandibile, soggetto astratto che colonizza e rimodula aree testuali capaci di rispondere a particolari bisogni. Il caso dei manoscritti rinvenuti a Qumran, in tale quadro, si mostra realmente decisivo: quello che il deserto di Giuda ha restituito dal 1947 in poi è un vasto universo testuale aperto e non un corpus di scritti rigidamente codi- fi cato, una varietà di produzioni testuali derivanti da e legate a un insieme di pratiche di utilizzo funzionale stratifi cate e complesse. Le personalità autoriali non sono soppiantate da o non sono isomorfe rispetto ai testi che vengono loro attribuiti, ma generano a loro volta pratiche di riutiliz- zo che spesso si concretizzano nell’associazione di scritti originariamente autonomi e nella creazione di corpora funzionali che se si generano e si conservano in taluni contesti, non è detto che si mantengano come tali in altri. Le persone autoriali sono fi gure wide-ranging che vanno oltre i sin- goli testi, ed è per questo che in molti resoconti visionari la pratica della te- stualizzazione implica, il più delle volte, una attribuzione pseudepigrafi ca che può, almeno in alcuni casi, condurre alla fusione di scritti di diversa provenienza, oltre che alla loro stessa rimodulazione sulla base di materiali preesistenti legati alla stessa attribuzione pseudepigrafi ca ma in contesti e ambienti diff erenti.

Il processo di testualizzazione implica l’emergere di fi gure autoriali poco o nulla autobiografi che e ampiamente fi gurative, per cui la loro sapienza si trova solo parzialmente registrata in un singolo testo; ciò implica la necessi- tà di una trasmissione realmente orizzontale e poco o per nulla gerarchica. In 1 Enoc si allude alle tavole celesti (cfr. 93,3; 103,2; 106,19), testi nascosti e non prodotti da mano umana il cui svelamento, almeno per alcuni sogget- ti privilegiati, funziona come strumento di fondazione o di accrescimento dell’autorità della maschera pseudepigrafi ca. Il processo di scritturalizza- zione, di contro, comporta che il contenuto del testo, ormai ritenuto “sa- cro”, assuma, come tale, una intrinseca autorità perché direttamente ispira- to da Dio. Pensare l’ispirazione in questo modo implica l’inserimento di ogni singolo testo rivelato in una collezione più ampia, che diventa così un unico “libro” composto di veri e propri capitoli, in una vicenda rivelativa che, per sua natura, tende alla chiusura e alla paradigmaticità.

In sostanza, ciò che defi niamo come giudaismo del periodo ellenistico- romano ci mette di fronte a una diff erente morfologia testuale e un diverso modo di concepire i canali di ottenimento e di diff usione della rivelazio-

ne in relazione alle diverse fi gure che la trasmettono; ciò signifi ca che il prodotto testuale giunto fi no a noi da quello specifi co contesto è, sempre e comunque, l’espressione di una parzialità e, quindi, di una fl uidità e di una proliferazione di cui ignoriamo i contorni e le reali dimensioni. I testi apocalittico-visionari, proprio in virtù della loro trasmissione sulla lunga durata, ci mostrano, in molti casi con notevole certezza, in altri con un cer- to grado di ipoteticità, questa stessa preistoria fatta di parzialità e fl uidità2.

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