• Non ci sono risultati.

93A Cangelosi, R Prescia (a cura di), Salva-

tore Boscarino. Sul restauro architettonico, Franco Angeli, Milano 1999, pp. 134-137. 12_Cfr. P. Fancelli, Indagini preliminari e diagnostica. Il rilievo storico-critico delle fasi costruttive, in Manuale del Restauro, a cura di P. Rocchi, Mancosu, Roma 2001, sez. E, p. E9: «Il rilievo si svolge come ope- razione tendenzialmente sistematica, ma inevitabilmente discreta, vale a dire per punti (più o meno fitti), mirata ad appro- priarsi, misurandolo, di un edificio, nelle sue componenti ed articolazioni, entro lo spazio dell’esperienza».

13_Ivi, Sez. E, p. E11: «il rilievo, se con- dotto con le accortezze del caso […], co- stituisce elemento prezioso ed addirittura fondante dell’analisi storica».

14_Ivi, p. E15.

15_Come notava Paolo Marconi, sia pure a proposito di un contesto del tutto diverso, come quello degli interventi ottocenteschi sul Colosseo: cfr. P. Marconi, Roma 1806- 1829: un momento critico per la formazio- ne della metodologia del restauro architet- tonico, in «Ricerche di Storia dell’arte», 8, 1978-1979, pp. 63-72, ma p. 64.

16_V. Russo, Sant’Agostino Maggiore. Storia e conservazione di un’architettura eremitana a Napoli, Edizioni Scientifiche Italiane, Napoli 2002; Id., Adolfo Avena e il campanile di Sant’Agostino alla Zec- ca in Napoli: “integrità artistica” e pro- getti di “robustamento” (1911-1919), in «ANAΓKH», 20, 1997, pp. 4-12; S. Ca- siello, G. Bezoari, V. Russo, Il campanile di Sant’Agostino Maggiore in Napoli. Fo- togrammetria e conservazione della fab- brica, in «Le tecniche del rilevamento in ambito interdisciplinare», Atti del I Conve- gno AUTeC, (Napoli 17-18 maggio 2001), Associazione Universitari di Topografia e cartografia, Torino 2001, pp. 11-22. Cfr., inoltre, V. Russo, M. de’ Gennaro, P. Cap- pelletti, G. Ceniccola, The Bell Tower of the Basilica of Saint Augustine Mayor in Naples (Italy): Interdisciplinary Researches for the Conservation of an Architecture at Risk, in «Structural Analysis of Historical Construc-

tions», a cura di J. Jasieńko, Proceedings of the International Conference on Structural Analysis of Historical Constructions, (Wro- claw, 15–17 ott. 2012), DWE, Wroclaw 2012, vol. II, pp. 1922-1930.

17_Per queste problematiche, S. Gizzi, Adolfo Avena, in «Dizionario Biografico dei Soprintendenti Architetti (1904-1974)», Mi- nistero per i Beni e le Attività Culturali, Di- rezione Generale per il Paesaggio, le Belle Arti, l’Architettura e l’Arte Contemporanee, Centro Studi per la Storia del Lavoro e del- le Comunità Territoriali, Bononia University Press, Bologna 2011, pp. 40-51.

18_V. Russo, Sant’Agostino Maggiore, cit., p. 179, nota che Giuseppe Abatino e Ore- ste Siviero, sotto la regia di Adolfo Avena, avevano previsto «poche sarciture di matto- ni e pochissime demolizioni».

19_V. Russo, M. de’ Gennaro, P. Cappel- letti, G. Ceniccola, The Bell Tower, cit., p. 1923: «the cyclic problems of the tower, as it will be put in evidence in the paper, asks to afford the issue with a very deep attention to each detail and with the con- sciousness that the bell tower represents a stratified palimpsest of construction techni- ques, strengthening interventions, restora- tions».

Fig. 4 Napoli, campanile della chiesa di Sant’Agostino alla Zecca. Paramento esterno con mattoni originari ed integrazioni di Adolfo Avena

94

Il monitoraggio descritto fa se- guito alle opere di consolidamen- to delle strutture in elevazione delle torri Garisenda e Asinelli a Bologna. Gli interventi sono stati realizzati in due distinte fasi di cui la prima (2000) è consistita nel consolidamento delle murature e nell’installazione di telai di con- trasto, collegati alle catene che attraversano i paramenti murari e si attestano su piastre esterne; nella seconda fase, iniziata nel 2008, è stata eseguita l’installa- zione delle cinture perimetrali, unico intervento ritenuto dai pro- gettisti in grado di migliorare la sicurezza della torre anche nei confronti di eventi sismici.

Lo scopo del monitoraggio in corso, finanziato dalla Fondazio- ne Del Monte e attivo da quasi tre anni, è di controllare costan- temente gli stati di tensione e de- formazione delle torri nonché gli spostamenti globali delle stesse. I progettisti ritengono tale sistema necessario per lo svolgimento di ogni ulteriore operazione di dia- gnostica e di completamento di eventuali opere di consolidamen- to in fondazione (per entrambe le Torri) e/o in elevazione (per la sola Torre Asinelli).

Si ritiene utile, quali elementi di confronto, riportare alcuni dati desunti dalle indagini svolte dal prof. ing. Francesco Cavani nel 1912, indagini che fecero segui-

Note dal cantiere di monitoraggio delle torri Garisenda e Asinelli a Bologna Lucio Amato

to al crollo del Campanile di San Marco a Venezia.

Per la torre Asinelli, nel 2009, sono state eseguite misurazioni dell’altezza e inclinazione del- la torre con metodologia Laser Scanner Terrestre. L’altezza della torre è risultata pari a 97,38 m, lo strapiombo pari a 238 cm; consi- derando la misurazione del prof. Cavani (225 cm), si può desume- re che la torre ha evidenziato un incremento medio annuo dello strapiombo pari a circa 2,8 mm/ anno per circa 800 anni; dall’i- nizio del XX secolo in poi tale in- cremento si è ridotto a circa 1,34 mm/anno (13 cm in 97 anni), che rappresenta il valore differenziale attuale.

La Torre Garisenda conten- de alla Torre di Pisa il primato dell’elevata pendenza. Alta circa 48 metri, la torre sul lato est ha attualmente la sommità sporgen- te di circa 3.4 metri rispetto alla base, con un aumento di 18 cm rispetto a quello determinato dal prof. Cavani all’inizio del secolo. Probabilmente poco dopo la sua costruzione la torre risultava già fortemente inclinata; infatti, pro- prio questa si ritiene sia stata la causa dell’interruzione della co- struzione tanto che, per scongiu- rarne il crollo, intorno alla metà del XIV secolo ne furono demoliti circa 12 metri.

Lo scopo del sistema di moni-

toraggio è quello di approfondire la conoscenza della struttura ed accertare in via definitiva alcune questioni di fondamentale impor- tanza per la previsione delle rea- li risorse della torre. In sintesi, il monitoraggio è finalizzato a: - valutare il reale effetto dell’azio- ne del vento e delle variazioni ter- miche (giornaliere e stagionali); - accertare il corretto stato tensio- nale nei materiali;

- approfondire le informazioni circa il comportamento dinamico della torre ed accertare l’efficien- za del vincolo alla base offerto dal terreno in cui è immersa la fondazione;

- controllare gli spostamenti e le va- riazioni di inclinazione nel tempo.

In dettaglio, sono stati installati 62 sensori, differenziati per cia- scuna struttura:

Torre Garisenda

n. 4 sensori deformometrici a filo invar posti sulla muratura;

n. 5 sensori deformometrici posti a cavaliere su altrettante lesioni; n. 4 estensimetri posti sulle cintu- re metalliche;

n. 6 sensori inclinometrici biassiali; n. 3 sensori distanziometrici laser puntati sui seguenti bersagli: Tor- re Prendiparte; Cupola S. Maria della Vita; Torre Asinelli;

n. 1 stazione gonioanemometrica; n. 1 stazione meteoclimatica;

n. 2 sensori di temperatura. Torre Asinelli

n. 8 sensori deformometrici posti sulla muratura;

n. 5 sensori deformometrici posti a cavaliere su altrettante lesioni; n. 6 estensimetri posti sulle cintu- re metalliche;

n. 8 sensori inclinometrici biassia- li;

n. 3 sensori di spostamento laser puntati sui seguenti bersagli: Tor- re Prendiparte; Cupola S. Maria della Vita; Edificio sito in via San- to Stefano n.16;

n. 1 stazione gonioanemometrica; n. 2 sensori di temperatura.

I segnali acquisiti sono tra- smessi mediante linee GPRS ad un server dedicato e gestiti da un software predisposto, che con- sente, tramite accesso protetto via WEB, la visualizzazione dell’an- damento delle grandezze rilevate nel dominio del tempo. Il sistema è interrogabile in tempo reale, previo accreditamento tramite password dedicata, dal sito www. tecnoinmonitoraggi.it o dal sito www.tecnoin.it.

95

Outline

Documenti correlati