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55Il tutto non trascurando le con-

dizioni di facile manutenzione e durata.

2_La realizzazione

Un importante aspetto dell’ap- proccio in cantiere per un interven- to di questo tipo, che si differenzia sostanzialmente dalla realizzazio- ne di una nuova opera, è che, una volta impostato il cantiere, dopo aver protetto le parti da re- cuperare, la prima fase esecutiva è stata rivolta all’intervento sulle murature e sui solai con opere di rinforzo strutturali, di demolizione e ricostruzione ove necessario, applicando i materiali di nuova generazione e le più recenti tec- niche esecutive anche in ottem- peranza alle esigenze della sicu- rezza ed il rispetto delle specifiche norme dei Vigili del Fuoco.

Durante tali interventi è stata necessaria la massima cura nel porre attenzione contemporane- amente alla progettazione archi- tettonica ed impiantistica posi- zionando, in uno agli interventi strutturali, i livellamenti, il tracciato dei nuovi vani nelle murature por- tanti, la demolizione dei solai per la realizzazione delle nuove scale di sicurezza, l’apertura dei varchi e dei passaggi delle linee princi- pali delle canalizzazioni impianti- stiche, le forature, così come pre- disposto graficamente nelle tavole della progettazione esecutiva.

Superata questa fase lavorativa si è potuto operare per la creazio- ne delle nuove partiture interne e la stesura delle varie canalizza- zioni e tubazioni impiantistiche per le distribuzioni localizzate negli ambienti. In seguito le ope- re di protezione e finitura riguar- danti le controsoffittature di ogni tipo, gli intonaci e la posa delle pavimentazione e dei rivestimenti dopo aver eseguito la prepara- zione dei piani di posa.

Quindi il montaggio delle ap- parecchiature speciali, delle fale- gnamerie e degli accessori in uno con le pitturazioni.

Gruppo di progettazione - capogruppo per il coordina- mento e progettazione architetto- nica: arch. Luigi Casalini

- progettazione strutturale: Spa- racio & Partners s.r.l.

- progettazione impiantistica: ing. Aniello Castaldo – coll. dott.ssa Francesca Castaldo

- direzione dei lavori: arch. Ga- briella Di Perna (M.d’O.)

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Un edificio complesso sul pia- no costruttivo e su quello impian- tistico come la Torre Eurosky può essere controllato nella sua re- alizzazione solo se esso è stato pensato e sviluppato secondo un particolare criterio, quello di con- centrare il massimo delle scelte su pochi elementi. In effetti la Torre Eurosky è sostanzialmente defini- ta da elementi seriali – il modulo base della pianta, che si rappre- senta in prospetto come la fora- tura ripetitiva della loggia è di m 4,55 in asse – ciò che permette di normalizzare la progettazione di questa principale componente genetica. Da questo punto di vista non si è verificata nel corso dei lavori la necessità di modificare le operazioni costruttive previste proprio perché è stato possibile ottenere un valido controllo della cellula fondamentale dell’organi- smo – ovvero la campata, ripetu- ta in modo uniforme in pianta, in sezione e in prospetto.

La Torre Eurosky è uno dei due edifici alti che sorgono dalla piaz- za dell’Europarco Castellaccio, una delle diciotto centralità metro- politane previste dall’ultimo Piano Regolatore Generale di Roma. Lo schema insediativo dell’interven- to, situato in prossimità dell’Eur, una delle principali realtà di quel- le che il Piano definisce come Cit- tà Storica, è stato disegnato dal- lo studio Purini/Thermes e dalla

La Torre Eurosky a Roma Franco Purini, Laura Thermes

Studio Transit. I due edifici alti invertono la sostanziale orizzon- talità dell’Europarco Castellaccio in una misurazione verticale del- lo spazio urbano. Eurosky è una costruzione destinata a un uso prevalentemente residenziale. Il manufatto, una lastra a pianta rettangolare di m 60,00 x 30,00, incisa verticalmente da ponti di collegamento, comprende ventot- to piani. I primi tre ospitano oltre all’atrio di ingresso alcuni uffici. Altri due piani, destinati a servizi per gli abitanti sono situati sotto il livello della Piazza a quota m +16,50. Dalla superficie della Piazza, forata da un vuoto rettan- golare, fuoriesce l’edificio, col- legato alla Piazza stessa da due passerelle, raccordate alla quota m +10,50, il livello più basso, da una scala. Due sono gli ac- cessi a Eurosky uno alla quota m +10,50 l’altro, collocato accanto a una grande fontana, alla quota m + 16,50, quella della piazza. Da questo grande spazio pubbli- co, il cuore di Europarco, l’edifi- cio si eleva per m 89,04, corri- spondenti a m 105,54 sul livello del mare. Sopra questa quota è previsto un volume che accoglie gli impianti tecnici. L’altezza com- plessiva, comprendente le struttu- re che accolgono i pannelli solari e fotovoltaici raggiunge i m 115. All’interno del problema dell’e- nergia – che è un problema poli-

tico, etico, tecnico e organizzativo – le architetture hanno acquisito una nuova dimensione. Esse non solo devono riuscire a contene- re i consumi, ma sono chiamate anche a farsi sistema produttivo di energia rinnovabile, punto di accumulazione, di scambio e di utilizzazione di quanto viene cap- tato. Questa trasformazione è ov- viamente determinante anche dal punto di vista del linguaggio. Ciò significa che la sostenibilità non deve esprimersi esclusivamente sul piano tecnico, ma può, e anzi deve, risolversi nel promuove- re nuove forme linguistiche. Ciò che si è visto finora è uno sfoggio spesso gratuito e sempre eccessi- vo di dettagli complicati, di erme- tici gadget tecnologici, di miste- riosi dispositivi meccanici. Quello che invece si dovrebbe ottenere non è la rappresentazione forte- mente dimostrativa di una neces- sità ottenuta da una sua illustra- zione per eccesso, quanto una semplicità strutturale e formale che metta in evidenza l’essenza naturale e per così dire inevitabile della soluzione.

La Torre Eurosky vuole fornire una risposta attendibile sul piano tecnico e su quello architettonico alla questione ambientale. L’edi- ficio non è ancora un produtto- re di energia esportabile, ma si propone come un consumatore virtuoso che comunica tale atti-

tudine attraverso una immagine architettonica semplice e incisiva. Il manufatto, a destinazione pre- valentemente residenziale, è un oggetto architettonico semplice, ispirato alle torri medievali che punteggiano il centro di Roma, misurato dalle bucature regolari delle logge/serre. In particolare un riferimento centrale è stata la Torre delle Milizie, per la severità volumetrica e la solidità iconica che la caratterizzano. La Torre Eurosky è attrezzata con un im- pianto solare fotovoltaico e uno a pannelli solari. Essa dispone di un sistema di recupero dell’ac- qua piovana, con strumenti per il risparmio dell’acqua sanitaria e per la raccolta differenziata pneumatica, al piano, dei rifiuti solidi. Essa è dotata di un com- plesso e innovativo apparato di ventilazione assistita che garanti- sce la qualità dell’aria all’interno delle abitazioni. Queste possono essere servite da impianti avanza- ti di domotica. Gli appartamenti sono tutti dotati di logge profonde che possono trasformarsi in ser- re attraverso vetrate scorrevoli. Le serre permettono di regolare in modo ottimale il clima interno degli alloggi. Il comfort climatico è assicurato anche da un innova- tivo sistema di trigenerazione che produce caldo, freddo e energia elettrica, permettendo il recupe- ro della percentuale di calore di-

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