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53La Mostra d’Oltremare a Napol

Recupero e riconversione di Palazzo Canino Luigi Casalini

glienza dell’albergo. Frontalmen- te la prospettiva si apre sul clas- sico peristilio, cortile interno con due filari di colonne laterali che filtrano la luce proveniente dalle candide facciate; vasca centrale.

Per questi ambienti si è prov- veduto al restauro conservativo esteso anche agli affreschi ed og- getti di complemento esistenti, in- tegrandoli con attrezzature ed ar- redi selezionati tra quelli dei grandi maestri del primo novecento (Le Corbusier, E. Gray, M. Breuer, W. Novak, W. Wagenfeld).

Sulla parte frontale del peri- stilio apre la sala colazione, ed alle spalle gli ambienti di servi- zio. Nell’angolo diametralmente opposto ai collegamenti verticali, in posizione strategica per la frui- zione dei servizi, sono allocati i collegamenti verticali (scala e montacarichi di servizio) che ac- cedono a tutti i piani, dal semin- terrato al secondo piano.

Sempre dalla hall, supera- to sulla destra il gruppo scale- ascensori si entra nel primo cor- ridoio di camere e continuando verso il fondo verso altre camere articolate nei corpi bassi al di fuo- ri del blocco centrale dell’edificio. Al 1° piano, che si estende solo su due ali del corpo centrale, per la presenza degli alti volumi degli ambienti di rappresentanza, sono altre cellule letto. Al 2° piano pro- seguono le camere per il totale

di 106 disposte in prosecuzione lineare, a cellule autosufficienti in varie tipologie complete di in- gresso, zona letto e bagno.

Al piano interrato sono le cen- trali degli impianti tecnologici, gli ambienti di servizio e di supporto necessari alla struttura alberghie- ra come spogliatoi e bagni per il personale, depositi, ambienti per i manutentori, controllo merci, box auto, locali di raccolta tem- poranea dei rifiuti.

Le camere sono improntate alla massima funzionalità e con- fort non trascurando la gradevo- lezza delle forme estetiche e cro- matiche. Gli arredi, disegnati e prodotti in esclusiva, sono inseriti in coerenza con le linee architet- toniche dell’intera struttura.

Di varie tipologie a seconda delle possibilità dimensionali dei corpi di fabbrica esistenti, si arti- colano in proporzioni superiori ai minimi standard per avere modo di sistemare armonicamente gli elementi di arredo conservando spazi di movimento adeguati.

La cellula, composta tipica- mente della zona ingresso, zona notte, zona bagno, è totalmente protetta acusticamente in quan- to le pareti divisorie, le strutture orizzontali, le superfici vetrate e le porte di accesso sono rigorosa- mente realizzate con materiali ad alto coefficiente di abbattimento acustico.

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Fig. 1 Mostra d’Oltremare, Palazzo Canino. L’esecuzione in cantiere (ripristino delle strutture, impianti tecnologici, restauri degli affreschi)

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tessere scure. E’ stato ricostruito il controsoffitto, che nasconde le strutture in acciaio a rinforzo del solaio di copertura, con pannelli in gesso con decorazione scana- lata montati a canestro, questo è distanziato dalle pareti laterali per dare maggiore visibilità pro- spettica alla trave di bordo mon- tante la colonne e, nello stesso tempo, consentire l’applicazione di lampade lineari nascoste per illuminazione diffusa ed indiret- ta per integrare l’illuminazione creata dalle esistenti e restaurate lampade d’epoca a sospensio- ne trasferite nelle nicchie laterali come in origine collocate.

Per tutti gli ambienti di rappre- sentanza e disimpegni vari sono previsti, come detto in preceden- za, elementi di arredo mobile facenti parte della collezione dei grandi maestri del primo nove- cento, integrati da arredi fissi, di- segnati e prodotti appositamente, quali i blocchi unici monocromati del front-office e del banco bar.

La scelta dei materiali di finitu- ra, delle superfici, degli arredi, dei complementi di arredo e delle de- corazioni delle aree comuni è de- terminata nella forma e nella cro- mia, con distribuzione per piano che dal più basso (piano rialzato), sono caratterizzati, per i successi- vi livelli, dai colori della terra, del verde, del cielo, a conferma di un rapporto interno/esterno.

Nel rispetto delle norme sono previste sei camere per disabili collocate in prossimità degli ac- cessi al piano terra e al primo piano. Queste sono di ampiezza tale da facilitare la mobilità dei clienti e dotate di due bagni di cui uno attrezzato con ogni accesso- rio necessario e prescritto.

Gli ambienti come l’atrio, il bar ed il grande salone, che, come detto in precedenza, si identifica- no nelle grandi sale monumenta- li, sono stati oggetto di restauro conservativo esteso agli elementi d’arredo quali bussole e corpi il- luminanti.

Accurati lavori di restauro con- servativo sono stati eseguiti, da maestranze specializzate, alla pavimentazione originale dell’a- trio costituita da tessere di mosai- co 2x2 in gres di colore avorio e nero con disegno geometrico, ai grandi affreschi ed al controsoffit- to a volta ribassata con scanala- ture radiali. Sottoposti al restauro anche il portone di ingresso dal piazzale Tecchio, le porte laterali e le lampade d’epoca.

Nella sala d’onore, caratteriz- zata da absidi laterali e grandi affreschi alle pareti di testata, si è provveduto alla sostituzione del pavimento in piastrelle di gres ros- so, con pavimentazione in mosai- co 2x2 similare a quello esistente nelle altre sale e configurato in tre pannelli con doppia cornice di

Il tutto non trascurando le con- dizioni di facile manutenzione e durata.

2_La realizzazione

Un importante aspetto dell’ap- proccio in cantiere per un interven- to di questo tipo, che si differenzia sostanzialmente dalla realizzazio- ne di una nuova opera, è che, una volta impostato il cantiere, dopo aver protetto le parti da re- cuperare, la prima fase esecutiva è stata rivolta all’intervento sulle murature e sui solai con opere di rinforzo strutturali, di demolizione e ricostruzione ove necessario, applicando i materiali di nuova generazione e le più recenti tec- niche esecutive anche in ottem- peranza alle esigenze della sicu- rezza ed il rispetto delle specifiche norme dei Vigili del Fuoco.

Durante tali interventi è stata necessaria la massima cura nel porre attenzione contemporane- amente alla progettazione archi- tettonica ed impiantistica posi- zionando, in uno agli interventi strutturali, i livellamenti, il tracciato dei nuovi vani nelle murature por- tanti, la demolizione dei solai per la realizzazione delle nuove scale di sicurezza, l’apertura dei varchi e dei passaggi delle linee princi- pali delle canalizzazioni impianti- stiche, le forature, così come pre- disposto graficamente nelle tavole della progettazione esecutiva.

Superata questa fase lavorativa si è potuto operare per la creazio- ne delle nuove partiture interne e la stesura delle varie canalizza- zioni e tubazioni impiantistiche per le distribuzioni localizzate negli ambienti. In seguito le ope- re di protezione e finitura riguar- danti le controsoffittature di ogni tipo, gli intonaci e la posa delle pavimentazione e dei rivestimenti dopo aver eseguito la prepara- zione dei piani di posa.

Quindi il montaggio delle ap- parecchiature speciali, delle fale- gnamerie e degli accessori in uno con le pitturazioni.

Gruppo di progettazione - capogruppo per il coordina- mento e progettazione architetto- nica: arch. Luigi Casalini

- progettazione strutturale: Spa- racio & Partners s.r.l.

- progettazione impiantistica: ing. Aniello Castaldo – coll. dott.ssa Francesca Castaldo

- direzione dei lavori: arch. Ga- briella Di Perna (M.d’O.)

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