• Non ci sono risultati.

CooRdinatoRe T. Cantelmi

Psicopatologia delle realtà virtuali

D. La Barbera, V. Rumeo

Dipartimento di Neuroscienze Cliniche, Università di Palermo

L’evoluzione delle tecnologie della comunicazione sta comportando una serie di complesse modificazioni so- ciali e culturali che, oltre a riguardare le abitudini, lo stile di vita e di consumo, la percezione e la gestione del tempo e dello spazio, hanno un impatto diretto sul funzionamento cognitivo e sulla sfera emotivo-affettiva. Caratteristica degli odierni dispositivi tecnologici e me- diatici, diffusi e pervasivi, è quella di configurare luoghi virtuali di esperienza e di relazione che, oltre ad eser- citare una forte attrazione psicologica soprattutto nelle fasce adolescenziale e giovanile, tendono ad influenza- re il comportamento, le scelte esistenziali, ma anche la regolazione dei sentimenti e delle emozioni, il pensiero e la creatività.

Nella società post-moderna la rappresentazione tecno- mediata della realtà assume un ruolo sempre più im- portante nell’orientare la percezione e la significazione della realtà esterna.

Vengono, quindi, esaminati i caratteri specifici degli

odierni spazi virtuali, le loro determinanti psicologi- che, la loro capacità di vincolare condotte disfunzio- nali, comportamenti additivi, disagi psicosociali e di- sturbi psicopatologici.

Nello sviluppare tale tematica viene assunto come ver- tice di osservazione il paradigma di de Kerckhove, che considera i media elettronici e la Information Techno- logy come “psicotecnologie”, cioè specifiche tecnolo- gie della mente che interagiscono in modo diretto e intenso con i processi psichici e sensoriali.

Sotto questa prospettiva vengono esaminate questioni come la sensorialità estesa e la dipendenza da tecnolo- gie di realtà virtuale, che, in senso lato, comprendono tutti gli attuali strumenti di tecnologia della comunica- zione che delineano spazi immateriali di esperienza e interazione, verso i quali sembrano spostarsi sem- pre più velocemente molte delle fondamentali attività umane.

Il fascino mutagenico della rete

V. Caretti

Cattedra di Psicopatologia dello Sviluppo, Dipartimento di Psicologia, Università di Palermo

Al fine di testare empiricamente il costrutto di “Trance Dissociativa da Videoterminale”, secondo cui le di- pendenze tecnologiche sono strettamente connesse al funzionamento dei meccanismi dissociativi e all’inca- pacità di autoregolare le emozioni, abbiamo realizzato uno studio in cui si è indagata la relazione tra fenome- ni di dipendenza da Internet, esperienze dissociative e disregolazione affettiva all’interno di un gruppo di tardo-adolescenti estratti dalla popolazione normale. Abbiamo dunque somministrato a 118 soggetti diciot- tenni residenti nelle province di Avellino, Palermo, Ro- ma e Trapani (55 maschi, 46,6%; 63 femmine, 53,4%), i seguenti reattivi self-report: a) Internet Addiction Test (IAT: Young, 1998), per la misurazione della di- pendenza da Internet; b) Toronto Alexithyimia Scale – 20 item (TAS-20: Bagby, Taylor e Parker, 1994), per la misurazione dell’alessitimia/disregolazione affettiva; c) Dissociative Experiences Scale II (DES-II: Carlson, Putnam, 1993), per la misurazione della dissociazione psicologica.

Dieci soggetti (8,5% dell’intero gruppo) hanno presen- tato un punteggio all’IAT compreso tra 50 e 79 al test (range suggerito per discriminare l’abuso di Internet), e nessuno ha riportato punteggi di 80 o più.

Alla TAS-20, 46 soggetti (39%) sono risultati non alessi- timici, 45 (38,1%) borderline per le aree alessitimiche, 27 (22,9%) sono risultati alessitimici.

Alla DES-II i soggetti hanno ottenuto un punteggio medio di 20,98 (ds = 11,78), valore che, pur non rag- giungendo il cut-off clinico dello strumento, risulta tendenzialmente elevato. L’analisi dei punteggi medi agli item che compongono la scala della dissociazione patologica (DES-T) all’interno della DES-II (M = 12,98; ds = 12,80) dimostra però che i punteggi elevati otte- nuti da questo campione non sono da ascrivere ad un utilizzo patologico del meccanismo di difesa della dis- sociazione. Utilizzando il punteggio medio alla DES-T per la discriminazione tra casi e non-casi di dissocia- zione patologica, ad un valore di cut-off di 30 risulta- no importanti sintomi dissociativi in 13 casi (11% del campione).

Le ulteriori analisi statistiche effettuate ci dicono inoltre che sia la dissociazione che, in misura minore, l’alessi-

timia, si associano significativamente alla dipendenza da Internet.

l’intelligenza connettiva e la fluidità dei rapporti di interconnessione: dalla società liquida alla rete delle reti

P.L. Scapicchio

Professore a contratto, Università del Sacro Cuore di Roma

Com’è universalmente noto, senza internet non sareb- be mai nata la società globale né potremmo immagi- nare un fenomeno economico e culturale dirompente come la globalizzazione. Ma ciò che invece è ancora oggetto di studio, è quale sia la natura del rapporto tra la società globale e la Rete. Esplorando questo rap- porto si evidenzia un dato abbastanza sorprendente: la caratteristiche strutturali costitutive della società globale (o società liquida, secondo la fortunata defini- zione del sociologo anglo-polacco Zygmunt Bauman) si ritrovano integralmente nelle modalità di accesso e di utilizzazione della Rete da parte dei suoi utiliz- zatori.

In particolare, la qualità dei rapporti di connessione è in pratica coincidente con quella che si riscontra, in modo prevalente, a livello dei rapporti interpersonali nel tessu- to sociale. È nata cioè una società virtuale che funziona con meccanismi sostanzialmente analoghi a quelli della società reale.

Ma l’interazione della società liquida con la Rete si spinge ancora oltre. I modelli affermati e condivisi dell’intelligenza connettiva, finiscono col diventare modelli di funzionamento della società reale e ne diri- gono l’evoluzione psicocomportamentale fino a creare possibili condizioni di sviluppo di una specifica psi- copatologia. Fra i molti esempi possibili ci pare em- blematica, al riguardo, l’espansione inarrestabile del modello “a rete” della società reale che, da alcuni anni a questa parte, sta rapidamente sostituendo le forme di aggregazione statiche proprie del modello sociale comunitario.

VeNerdì 13 FebbraIO 2009 – Ore 11.10-13.10

Sala BoRRoMini

Outline

Documenti correlati